[Sogni del Mondo Sotterraneo] - L'Oracolo


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Barbagianni
Balrog
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MessaggioInviato: Sab 24 Ott 2009 22:21 pm    Oggetto: [Sogni del Mondo Sotterraneo] - L'Oracolo   

Potrei dire che ho aspettato per fare un'ultima rilettura, ma la realtà è che mi è saltato completamente fuori di testa e mi sono ricordato adesso che oggi toccava a me Rolling Eyes
Vediamo come funziona e comunque mi consolo sapendo che fra un mesetto o due posterò un racconto sicuramente molto più bello di questo Wink

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La luce era accecante. Pareva arrivare da tutte le direzioni contemporaneamente, annullando le ombre e rimbalzando sulle superfici con una brillantezza che non aveva mai visto. Penetrando attraverso le palpebre, la poteva vedere perfino a occhi chiusi e si stupì che non le ferisse gli occhi fino a renderla cieca.
Era in una bizzarra caverna dal pavimento coperto da un tappeto di un muschio soffice e fresco, dal colore brillante e dalla forma che non aveva mai visto prima. La volta, nascosta da un fitto strato di quello che dovevano essere funghi dai filamenti verdi, tondeggianti e appiattiti, era sorretta da grandi colonne di pietra rugosa grigio-marrone, solcata da una miriade di piccole fratture. Da sopra la sua testa provenivano strani suoni che non riconosceva: alcuni sembravano richiami striduli e minacciosi di qualche bestia nascosta, altri il fruscio di decine di piedi che strisciano nel pietrisco.
Mosse qualche passo incerto in quell’ambiente così estraneo, cercando di capire dove fosse o come ci fosse arrivata, osservando tutto con la vaga sensazione che non fosse la prima volta, ma senza riuscire a ricordare esattamente. Fece per appoggiarsi a una colonna ma ritrasse la mano disgustata: sotto le sue dita aveva percepito qualcosa di diverso dalla roccia, qualcosa di alieno, di vivo.
Lo scroscio di acqua corrente la distrasse dai suoi pensieri. A poche decine di passi scoprì un ruscello che scorreva veloce tra le pietre e si inginocchiò sulla riva, immergendovi le mani per bere; per lo meno l’acqua le sembrò la stessa di sempre, anche se un bizzarro pesce dalle squame verde-marroni, di una specie che non aveva mai visto, guizzò vicino alla superficie e la fissò con un occhio dalla pupilla nera e lucente invece della sfera lattiginosa a cui era abituata.
Si sedette sul bordo del torrente, sconsolata e un po’ intimorita. Non capiva come avesse potuto perdersi così lontano da casa senza ricordarsi nulla del viaggio e temeva di non poter ritrovare la strada. Stava per mettersi a piangere quando un’improvvisa corrente d’aria le scompigliò i capelli, distraendola dai suoi pensieri. Era la prima volta in vita sua che sentiva un vento così freddo soffiarle addosso, di solito quelli che provenivano dai pozzi di magma erano roventi e puzzavano vagamente di zolfo e cenere.
Si tolse i capelli scompigliati dalla faccia e notò che il fruscio di piedi si era ora trasformato in un rombo sordo, come se il soffitto della caverna dovesse crollare da un momento all’altro. Alzò lo sguardo impaurita per cercare l’origine del rumore, ma quando i suoi occhi misero a fuoco le immensità azzurre sopra di lei si mise a gridare con quanto fiato aveva in gola.

E continuò anche quando i suoi genitori accorsero nella stanza; si calmò solo dopo aver bevuto un sorso di infuso di licheni, che sua madre ormai teneva sempre pronto.
Mentre ricadeva in un sonno nervoso anche se pietosamente senza sogni, qualcuno battè un sasso all’ingresso della grotta per avvisare della visita. Sulla soglia, suo padre trovò uno dei Guadiani del Senato, con la tunica grigio cenere bordata di rosso; lo invitò ad entrare con un cenno del capo e nel più assoluto silenzio lo condusse nel suo studio. Lì si girò di scatto, afferrandolo per il bavero prima che l’altro avesse tempo di aprire bocca. «E’ solo una bambina! Non vedete come soffre?»
L’altro non si scompose e mantenne una espressione il più possibile neutra mentre staccava le mani aggrappate al suo vestito. «Lo so, ma è un Oracolo. Nè tu, nè io, nè il tantomeno il Senato possiamo cambiare questo fatto.»
Il padre lasciò cadere le braccia lungo i fianchi. «E allora perchè sei venuto di nuovo qui?» La luce rossastra che emanava dalle pietre incandescenti posate in un braciere lì vicino lo faceva sembrare più vecchio di almeno dieci anni.
Il Guardiano questa volta ebbe uno scatto d’ira. «Per cercare di farti ragionare, maledizione. Io, a differenza di altri, non voglio usare la forza.»
«E di questo ti sono grato.»
«Ma sembra che tu non ti renda conto della situazione! Se non fossi un membro così influente della comunità lei sarebbe già al cospetto degli Esegeti.»
Il padre sbuffò, pieno di disprezzo mal celato. «E per cosa? Per farla soffrire di più?»
«Per capire» spiegò l’altro. «Lei continuerà ad avere visioni, non importa quante droghe tu possa somministrarle; l’unica cosa che possiamo fare è ascoltare le sue sacre parole e apprendere da esse quali prove ci attendono.»
Il padre gli puntò contro un dito minaccioso. «Non provare ad abbindolarmi con del catechismo da quattro soldi. Qui si tratta di potere. Potere che il Senato ha paura di perdere.»
Il Guardiano scosse la testa. «Non c’è nessuna congiura di palazzo in atto, puoi credermi.»
«Questi sono tempi difficili» il volto del padre si rabbuiò. «I raccolti sono scarsi da troppo tempo, sempre più creature pericolose vengono avvistate ai livelli inferiori e la gente si fa irrequieta e parla di rivolta. Perchè non dovrei temere che i Senatori pensino a consolidare il loro potere, piuttosto che preoccuparsi per la salute di mia figlia?»
«Proprio perchè è nata Oracolo!» Strofinò meccanicamente il simbolo sacro che portava appeso al collo, sotto alla tunica. «Questo è un segno che nemmeno i Senatori possono ignorare. Non è forse nei momenti di crisi che il nostro popolo si è sempre rivolto alle parole profetiche di una donna prescelta? Non sono sempre state le parole di un Oracolo a guidare le nostre migrazioni nelle Caverne, sfuggendo ai pericoli e prosperando?»
Il padre sospirò. «Ma è solo una bambina...lei...»
«Cosa successe quando un Oracolo sognò un muro di roccia che bloccava lo scorrere del fiume?»
«Che noi costruimmo una diga che ci salvò da una inondazione e che ci garantì una riserva di acqua potabile» ammise il padre.
«E cosa successe» incalzò il Guardiano «quando un Oracolo sognò un bambino che giocava con una pietra arroventata?»
«Che scoprimmo come forgiare il metallo in armi per combattere le creature delle profondità.»
«E’ ormai da venti generazioni che l’Oracolo ci porta visioni di speranza, cosa ti turba così tanto?»
Il padre scosse la testa. «Purtroppo non riesco a essere così fiducioso.»
«Perchè, amico mio?»
«Perchè a giudicare dalle sue grida, questa volta il futuro non promette nulla di buono.»
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
un muspeling
apprendista incendiario
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MessaggioInviato: Dom 25 Ott 2009 0:12 am    Oggetto:   

Scaricato,
in lettura appena posso.
Frigg
Balrog
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Località: AmsterDam Nation
MessaggioInviato: Dom 25 Ott 2009 13:53 pm    Oggetto:   

Letto.
Citazione:
Il desiderio di scavare buche in terra e di tenere in mano le ossa degli antichi costruttori di vasi era sceso su di me come lo Spirito Santo


Olorin
Ultimo Elfo Inguardabile
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Località: dove osano le anatre
MessaggioInviato: Lun 26 Ott 2009 13:05 pm    Oggetto:   

a causa dell'intro che hai fatto al racconto, con tanto di ammissione nerosubianco della tua 'colpevolezza', provvederò ad applicare ad ogni voto numerico, un'opportuno decremento pari a una unità. Wink

ciapa' lì!
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
uljanka
Sua Luminosa Oscurità
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MessaggioInviato: Lun 26 Ott 2009 13:14 pm    Oggetto:   

Visto che sei il nostro segretario e che avresti dovuto sapere benissimo che toccava a te...

E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.

Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile.
Elyria
Anjin
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Località: fra la terra e il mare
MessaggioInviato: Lun 26 Ott 2009 15:32 pm    Oggetto:   

Letto! ^__^ La prima impressione è: mi è piaciuto!
(Naturalmente questo non esclude i massacri... burning )
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
Bran
servitore di due padroni
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MessaggioInviato: Lun 26 Ott 2009 15:50 pm    Oggetto:   

prima ancora di leggerlo questo racconto fa contento me (e molti altri) per l'utilizzo del simbolo delle virgolette e non il detestabile "<<"

Mr. Green Mr. Green Mr. Green Rispetto
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
-Sì, cose meravigliose-

Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
Barbagianni
Balrog
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MessaggioInviato: Lun 26 Ott 2009 16:41 pm    Oggetto:   

In realtà l'ho fatto solo per arruffianarmi la critica Twisted Evil Wink
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
Zhora
Hobbit
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MessaggioInviato: Lun 26 Ott 2009 19:51 pm    Oggetto:   

Ho apprezzato molto la prima parte, il modo in cui hai fatto ambientare il lettore nello spazio onirico pur sottolineando il disorientamento della protagonista. Hai dato un buon punto di vista soggettivo con sufficienti parametri per fare un confronto col mondo 'reale' e infondere così il meccanismo di straniamento nel lettore.

Nella seconda parte, apprezzabile per i tempi delle battute e la punteggiatura, sei riuscito a definire i contorni di una situazione senza troppi flashback quindi, a parere mio, senza appesantire troppo il testo.

Complimenti! Mi è piaciuto Wink
Non ti fidar di me se il cuor ti manca.
Bran
servitore di due padroni
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MessaggioInviato: Gio 29 Ott 2009 11:44 am    Oggetto:   

stile- 3

non si tenta nulla di nuovo, ma quello che viene fatto viene fatto bene, senza sbavature

struttura narrativa-4

ben orchestrate le due parti, il racconto è breve, quindi la struttura non rischia di risultare pesante

trama-4

senza pretese, ma in senso buono! Il racconto parla di un piccolo episodio che si svolge nel giro di pochi minuti, un sogno e poi uno scambio di battute. lettura piacevole

registro-3

vale quanto detto nel primo punto

comunicazione-3

bene i dialoghi, il racconto in se non ha un forte impatto sul lettore, ma comunque è una lettura che non annoia e non stanca.
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
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Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
Barbagianni
Balrog
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MessaggioInviato: Gio 29 Ott 2009 12:36 pm    Oggetto:   

Il silenzio cominciava a farmi venire dei brutti dubbi... Wink

@zhora: grazie, soprattutto per il coraggio di aver commentato per prima Wink . Spero di trovare conferma anche negli altri di un paio di punti che hai messo in evidenza.

@bran: diciamo una sufficienza abbondante Smile Comincia a venirmi il dubbio se in futuro io possa osare di più...
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Trolls? Io odio i trolls! - Willow
Bran
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Località: Era Hyboriana (Trento)
MessaggioInviato: Gio 29 Ott 2009 12:41 pm    Oggetto:   

Barbagianni ha scritto:

@bran: diciamo una sufficienza abbondante Smile Comincia a venirmi il dubbio se in futuro io possa osare di più...


di più di una sufficienza abbondante Wink

osare di più potrebbe essere una buona idea in questo caso!
Nipote di Pick e di Julia ///
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ThomasMore
Rivolzottoso Rivolzottoso
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Località: Ahi Pisa, vituperio de le genti!
MessaggioInviato: Gio 29 Ott 2009 14:09 pm    Oggetto:   

Il racconto l'ho letto e l'ho trovato piacevole Very Happy
però non riuscirò, temo, a postare un commento completo per questa settimana Embarassed


Un porco che non vola è solo un porco.
Cristallo
Eldar
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MessaggioInviato: Gio 29 Ott 2009 16:31 pm    Oggetto:   

L'ho letto... gnam gnam Twisted Evil

@ulji: che emoticon è quella? Shocked
In my field of paper flowers
and candy clounds of lullaby
I lie inside myself for hours
and watch my purple sky fly over me
Imaginary-Evanescence

cOs'E' iL GenIo SeNza lA foLliA?
Olorin
Ultimo Elfo Inguardabile
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Località: dove osano le anatre
MessaggioInviato: Ven 30 Ott 2009 14:31 pm    Oggetto:   

Trama – 4
Devo dire che hai un modo di interpretare il fantasy che apprezzo. Gli atteggiamenti dei tuoi personaggi, i dialoghi e il modo di rapportarsi tra loro, sono molto verosimili. L’impressione è che tu traduca in racconto la visione di un film ben girato, col risultato di mettere anche il lettore davanti a quello schermo e questa strategia narrativa, nell’era dell’immagine, la trovo molto efficace.
La condotta del padre della bambina, che per intenderci era quella più critica perché abbastanza stereotipata e comunque scontata nelle sue motivazioni, trova invece nella considerazione finale, una portanza che fa decollare il gradimento per la vicenda fin lì narrata e che quindi mi sono letto una seconda volta con entusiasmo.

Stile – 3
Dolenti note, a mio parere, ce ne sono.

Citazione:
Penetrando attraverso le palpebre, la poteva vedere perfino a occhi chiusi e si stupì che non le ferisse gli occhi fino a renderla cieca.


Infelici sia quel gerundio che la ripetizione. In ogni caso tutta la frase andrebbe proprio ripensata.

Citazione:
altri il fruscio di decine di piedi che strisciano nel pietrisco


“strisciassero”

Citazione:
Mosse qualche passo incerto in quell’ambiente così estraneo, cercando di capire dove fosse o come ci fosse arrivata, osservando tutto con la vaga sensazione che non fosse la prima volta


‘osse, ‘osse, ‘osse… un po’ troppi in due righe. Secondo me potevi trovare una costruzione della frase per ometterne qualcuno. Quel ‘così’ non si può cambiare in ‘del tutto’, ‘totalmente’,?

Citazione:
Lo scroscio di acqua corrente la distrasse dai suoi pensieri


non può essere stato repentino se è un ruscello. O c’è un gabinetto nei dintorni, oppure…

E poi, a poca distanza c’è

Citazione:
un’improvvisa corrente d’aria le scompigliò i capelli, distraendola dai suoi pensieri


Due distrazioni dai pensieri in dieci righe.

Citazione:
la fissò con un occhio dalla pupilla nera e lucente invece della sfera lattiginosa


“al posto della”?

La punteggiatura: non sono un drago in tale argomento, ma di omissioni che saltano all’occhio come quella che ti segnalo, ce ne sono una marea lungo il testo.

Citazione:
Alzò lo sguardo impaurita per cercare l’origine del rumore, ma quando i suoi occhi misero a fuoco le immensità azzurre sopra di lei (virgola) si mise a gridare con quanto fiato aveva in gola


C’è scritto ‘Gua(r)diani’

Citazione:
una espressione il più possibile neutra


Mi sa di shampoo

Due frasi dopo c’è un ‘il’ di troppo

Citazione:
Il padre sbuffò, pieno di disprezzo mal celato. «E per cosa? Per farla soffrire di più?»


“ - E per cosa? - il padre sbuffò, pieno di disprezzo mal celato – per farla soffrire di più?”

Citazione:
I raccolti sono scarsi da troppo tempo, sempre più creature pericolose vengono avvistate ai livelli inferiori


Non ne comprendo il senso
Sempre più spesso creature pericolose ecc..?
Creature sempre più pericolose vengono ecc…?


Registro – 4
Adeguato e ben equilibrato, anche se piuttosto asettico, lungo tutto il racconto. A tutti gli effetti, non ci sono banchi di prova che obblighino a qualcosa più che non l’omogeneità ndi tale caratteristica.

Struttura narrativa – 4
La parte onirica non è ben suddivisa da quella reale. Questa parte:

Citazione:
E continuò anche quando i suoi genitori accorsero nella stanza; si calmò solo dopo aver bevuto un sorso di infuso di licheni, che sua madre ormai teneva sempre pronto.
Mentre ricadeva in un sonno nervoso anche se pietosamente senza sogni, qualcuno battè un sasso all’ingresso della grotta per avvisare della visita. Sulla soglia, suo padre trovò


dove mantieni il punto di vista sulla figlia per poi toglierla di mezzo, non è a mio parere corretta.
Sarebbe forse stato meglio spostare da subito il punto di vista sul padre.


Efficacia della comunicazione - 5
Il finale, con tutta la sua forza evocativa, è un effetto vedononvedo che mi ha sorpreso, cosa che, nella lettura, non è così frequente. Bravo.
Gli ideali sono pericolosi. La realtà è preferibile: è spietata ma preferibile.

Una scrivania ordinata è sintomo di una mente malata
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