Io non amo le etichette per giovanissimi, per giovani, per adulti ecc...
C.S. Lewis diceva che un libro buono lo è sia per un bambino di 10 anni sia per un adulto di 40. E aveva ragione, perchè la maggior parte dei libri fantasy e non che ho apprezzato sono indicati come grandi pezzi della letteratura sia da grandi che da piccoli. Riguardo il contenuto, la questione dove si vuole spesso arrivare è:ai bambini le caramelle, ai giovani le pomiciate, agli adulti il sesso. Il risultato di questo criterio si è visto, o meglio si è letto. Ognuno di noi matura in modo diverso e con i suoi ritmi. Se un romanzo lo si sente inadatto, lo si lascia. Così come ho fatto io con Martin, schedato come autore per adulti. E io ormai lo sono perchè ho 18 anni tondi tondi, e di certo non vivo in Alice e il paese delle meraviglie. Le favole, che si ritengono siano per bimbi, io le apprezzo tutt'ora. Così come ho apprezzato gran parte della letteratura per adulti con tematiche molto forti. Della letteratura schedata per adolescenti, chissà perchè, ho pochissimo . E non perchè il settore sia carente, si è scritto molto sull'adolescenza. Semplicemente perchè ritengo non si è riusciti a scriverne bene, cadendo nei soliti stereotipi o nelle esagerazioni.
Tutto questo per dire che ogni stile va bene, perchè frutto di scelta personale, purchè si adatti alla storia e alle tematiche. Il brutto di molti scrittori moderni è di considerare i bambini e i giovanissimi dei sempliciotti idioti che capiscono solo il linguaggio moderno. Capiscono tutto, se li si invoglia a farlo! Perchè se sono abbastanza intelligenti da capire una storia, lo sono anche per prendere un vocabolario e incrementare il loro lessico. Io lo faccio, è meraviglioso scoprire nuove parole ogni giorno!
Infondo un libro serve anche a questo:ad arricchire la cultura personale con nuove storie, a crescere e a maturare!