Verde [racconto breve quasifantasy]
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Elyria
«Anjin»
Messaggi: 4837 Località : fra la terra e il mare
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Inviato: Gio 04 Giu 2009 21:34 pm Oggetto: Verde [racconto breve quasifantasy] |
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Ecco il raccontino, breve breve, che doveva essere buono e utopistico.
Spero vi piaccia anche se non è che sia proprio fantasy....
Semmai lo tolgo...
VERDE
All’alba, la pianta-albero aprì gli occhi.
Quella notte le sue percezioni crepuscolari non avevano captato minacce dal Verde.
Cauta, lasciò affiorare i sensi diurni.
Dopo l’Armageddon il Verde aveva conquistato la Terra ma la lotta per la supremazia continuava: specie contro specie, famiglia contro famiglia. Albero contro albero.
Sopra le rovine della Città , il lembo di scorie calcinate in cui affondava le radici era ricco di humus chimico e residui radioattivi. Altre creature del Verde avevano più volte cercato di gettarvi semi o insinuare tralci striscianti, e alcune si erano spinte ad attaccare il suo fusto, ma lei si sapeva difendere. Era sopravvissuta.
Stirò i rami esponendo le foglie lunghe e affilate come rasoi alle radiazioni UVB del sole nascente e attivò al massimo la fotosintesi. Ne aveva un particolare bisogno in quel periodo: i frutti gravidi, cullati dalla brezza mattutina, erano pronti a schiudersi.
Il loro peso piegava i rami come mai era accaduto, facendola sentire gonfia e vulnerabile ma felice.
I suoi organi sotterranei, forti quanto il fusto era esile, perforavano strati e strati di ceneri e detriti. Scansavano inutili frammenti metallici, assorbivano nutrienti pesticidi e soprattutto cercavano particelle organiche. Le più gustose erano quelle umane, ormai rare: sepolti sotto la Città , i resti degli Scomparsi si celavano negli strati più profondi, in quel suo piccolo fazzoletto di terra erano straordinariamente abbondanti.
Un brivido percorse il tronco. Un rumore secco, e il guscio di una capsula si spaccò arricciandosi. La pianta-albero si concentrò sul momento più importante del proprio ciclo vitale: semi spumosi come fiocchi di cotone avrebbero preso la via del vento, uno dopo l’altro. Lei non sarebbe mai stata partecipe del loro destino e avrebbe ricominciato a scavare, sempre più a fondo, succhiando gli elementi necessari a fruttificare di nuovo.
Ma questa volta dalla placenta vegetale qualcosa cadde a terra. Diverso. Sporco. Deforme. Perplessa, abbassò la guardia, concentrandosi sulla stranezza che aveva generato. Immediatamente, un ramo d’Acacia eruppe dal folto della vegetazione sfoderando le spine verso il nuovo nato. La pianta-albero seguì l’istinto più antico della Terra: le foglie si tesero di scatto verso l’intruso, poi colpirono e colpirono, fino a spezzarlo.
L’odore di linfa fresca attirò altre piante. Uno sciame di Muschio aggredì i suoi rami, un viticcio scuro di Wisteria eruppe dal terreno e si avvinghiò al tronco. Infine, dal Verde emerse il gigantesco stelo della Drosera Rex, la bocca uncinata stillante resina. La pianta-albero, indebolita dal travaglio, si sentì perduta. Stese le foglie sulla sua creatura, l’ultima inutile difesa.
Il nuovo nato abbandonò velocemente la posizione fetale, si alzò sulle due gambe, si pulì il viso dalla membrana tegumentale e aprì gli occhi. Riconobbe il pericolo, la sua memoria Sapiens era intatta. Accarezzò la madre e sorrise per rassicurarla, poi impugnò una delle lunghe foglie taglienti e si preparò a combattere. Alle sue spalle, schiocchi e tonfi: altri frutti – fratelli e sorelle - si erano aperti, ma lui non si voltò.
Sapeva perfettamente cosa fare. |
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Inviato: Gio 04 Giu 2009 21:35 pm Oggetto: |
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Per me è Fantasy!
E, l'autrice lo sa già , lo trovo davvero Bello! |
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Palin
«Re sotto la montagna»
Messaggi: 15146 Località : Solace
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Inviato: Gio 04 Giu 2009 21:42 pm Oggetto: |
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Sì diciamo che è fantasy, con tono da crossover
Probabilmente varrebbe la pena di togliere la maiuscola a Città (a meno che non sia lì per un motivo che alla prima lettura mi sfugge).
Carina la possibilità di modificare il regime della fotosintesi, ma a questo punto stona un po' il termine attivare, sembra più una piantarobot: sostituirei la frase con "e si nutrì al massimo con la fotosintesi". Sempre che la pianta non sia effettivamente cibernetica e io non l'abbia capito TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
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Elyria
«Anjin»
Messaggi: 4837 Località : fra la terra e il mare
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Inviato: Gio 04 Giu 2009 21:49 pm Oggetto: |
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Grazie Musp!!! Ci tengo molto al tuo parere, visto che sei il mio alfa-reader!
@Palin: WOW grazie del commento! la maiuscola di Città serve ... beh, non so se riesco a spiegarlo, ma per indicare una specie di nome proprio.
La pianta non è cibernetica, solo un po' "mutata"
Ho usato "attivare" (accidenti alla mia formattazione scientista) perchè la fotosintesi funzione più o meno come un motore che si mette in moto... |
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Sivrielle
«Trista Mietitrice ad interim»
Messaggi: 3229 Località : Silvaryon delle Terre di Confine
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Inviato: Gio 04 Giu 2009 22:56 pm Oggetto: |
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Bello, inquietante, già prima non mi fidavo delle piante, adesso ancora di meno C'erano tre stati ben distinti in cui il gatto poteva trovarsi: vivo, morto o incavolato nero.
Greebo e il paradosso di Schrödinger |
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Inviato: Ven 05 Giu 2009 9:05 am Oggetto: |
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Ma sì che è fantasy! E molto carino, Kinzica |
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Yenvel
«Insuperabile Tonno delle Nevi»
Messaggi: 1999 Località : giù al nord
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Inviato: Ven 05 Giu 2009 10:40 am Oggetto: |
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Ha scavato troppo in profondità e ha causato una nuova rovina per il pianeta?
Bello, mi è piaciuto. Mi ha lasciato un profondo senso di inquietudine e i mille interrogativi aperti fanno vagare la mente.
Mmh... fantasy? Penso di si, anche se non proprio canonico. |
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Elyria
«Anjin»
Messaggi: 4837 Località : fra la terra e il mare
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Inviato: Ven 05 Giu 2009 12:32 pm Oggetto: |
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Yenvel ha scritto: | Ha scavato troppo in profondità e ha causato una nuova rovina per il pianeta?
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Grazie Yenvel e Coram! ^___^
@Yenvel: si è nutrita di Molte particelle organiche Umane... e questo ha prodotto qualcosa di "imprevisto". |
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Albacube
«Balrog»
Messaggi: 1239 Località : paesello in provincia di Padova
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Inviato: Ven 05 Giu 2009 15:11 pm Oggetto: |
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Ollallà ... gioiellino che merita attenta rilettura e meditazione.
Ci oscureremo in un mondo di luce. |
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Inviato: Sab 06 Giu 2009 11:11 am Oggetto: |
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L'inizio mi aveva lasciata un po' interdetta, ma la fine è veramente bella. |
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Inviato: Lun 08 Giu 2009 15:18 pm Oggetto: |
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1. Un brivido percorse il tronco mi sembra inappropriato, anche se cerchi di umanizzare il più possibile l'albero, perchè la corteccia è rigida e se venisse scossa da qualcosa si spaccherebbe. Credo.
2. Potresti chiarire prima che le rovine della Città sono infestate totalmente dal Verde? Io immaginavo l'albero solo in mezzo alle macerie.
Infine racconto carino, molto fantasioso. |
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G.C.
«Apprendista Mago»
Messaggi: 3692 Località : Rivendell
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Inviato: Lun 08 Giu 2009 16:15 pm Oggetto: |
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Cristallo ha scritto: | 1. Un brivido percorse il tronco mi sembra inappropriato, anche se cerchi di umanizzare il più possibile l'albero, perchè la corteccia è rigida e se venisse scossa da qualcosa si spaccherebbe. Credo.
2. Potresti chiarire prima che le rovine della Città sono infestate totalmente dal Verde? Io immaginavo l'albero solo in mezzo alle macerie.
Infine racconto carino, molto fantasioso. |
Scusa se rispondo io
Citazione: | Dopo l’Armageddon il Verde aveva conquistato la Terra ma la lotta per la supremazia continuava: specie contro specie, famiglia contro famiglia. Albero contro albero. |
Se vedi le betulle non hanno la corteccia rigida. Dice anche che il fusto è esile
Citazione: | I suoi organi sotterranei, forti quanto il fusto era esile, |
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Inviato: Lun 08 Giu 2009 17:11 pm Oggetto: |
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Sarò demente io, ma non riesco a immaginare, qualunque sia la corteccia, un albero che rabbrividisce |
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Inviato: Lun 08 Giu 2009 17:23 pm Oggetto: |
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Suvvia, Cristallo, questo è un mutalbero, un OGM, o un ODM... ha delle reazioni da animale, più che da vegetale.
Il suo tronco si piega sotto il peso delle bolle uterine che contengono i nuovi umani e quando esse si rompono e liberano il contenuto, la pianta, per reazione, trema.
O almeno io lo immagino così. E io, che sono Tenebra, altro non posso vedere se non la Luce, e perciò sono la Luce.
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata ride e prepara il suo fucile. |
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ringstorm
«Giullare del Massacro»
Messaggi: 3507 Località : siano (sa)
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Inviato: Lun 08 Giu 2009 18:48 pm Oggetto: |
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madò kinzica!
ho riempito la cameretta di esclamazioni e versi tipo 'oanema' che si usa solo qui dalle mie parti, per la meraviglia, tanto che il fidanzato mi sta sfottendo...
spettacolare!
non so che altro aggiungere se non ricominciare a mugugnare di meraviglia. brava brava!
bellissima ambientazione, splendide le creature post armageddon. anche se le hai riviste sotto aspetti fantastici noto che hai rispettato alquanto la natura delle piante. in effetti, sembrano immobili, calme e innocue ma sono proprio i vegetali gli esseri viventi più agguerriti nella lotta per la sopravvivenza.
bellissimo anche il finale, e l'idea di creature umanoidi nate dall'albero.
10 e lode!
p.s. mi godrei oltremisura una eventuale versione estesa del racconto.... se la scrivi ti premio regalandoti una drosera rex! Era brilligo e gli unsci tovi / girondavano sulla rava, / eran birbizzi i borogovi / e il momo ratso ultragrattava
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