I modelli del fantasy


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Autore Messaggio
Okamis
«Rufus in tabula»
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Località: Lago Maggiore; ma la sponda giusta, eh!
MessaggioInviato: Gio 11 Giu 2009 21:05 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
Sfumature a parte, non mi pare che Chiara sostenga qualcosa di molto diverso. Non a caso tra i suoi autori preferiti c'è Michael Swanwick, il quale in cuore d'acciaio riprende un topos (il rapporto uomo/drago) e lo stravolge. Il tutto sta proprio in quest'ultimo termine: oggidì per poter risultare davvero originale occorre ribaltare quelle che erano le vecchie certezze, e questo lo si può fare in vari modi (e qui sto parlando a titolo personale). C'è chi lo fa attraverso lo stile (vedi Mieville, le cui trame non sono nulla di particolare, ma grazie allo stile unico rendono unici i suoi libri) e c'è invece chi lo fa attraverso le trame. Pensa ad esempio ai romanzi di Jacqueline Carey: a ben vedere la sua è null'altro che una fantastoria del nostro periodo rinascimentale; eppure i suoi romanzi godono di grandissima originalità, sia per il ribaltamento filosofico alla base (una religione fondata sul piacere) sia per il particolare punto di vista della storia (una prostituta d'alto borgo). La differenza (forse, visto che non sono in grado di leggere nelle menti altrui) è che per Chiara tale ribaltamento deve essere quanto più estremo possibile, mentre tu hai un livello di "sopportazione dei topoi" (spero mi perdonerai questo termine, ma è tardino e il mononeurone è già andato a nanna da un pezzo Laughing ) è maggiore. Si tratta semplicemente di gusti e sensibilità letterarie diverse.

Un'ultima cosa: Tolkien, e non mi stancherò mai di ripeterlo, NON è il padre del Fantasy, visto che il genere esisteva già da decenni (basti pensare, giusto per fare un nome, a Mark Twain e al suo "Un americano alla corte di re Artù") Wink

PS: ma perché hai inserito questa discussione nel canale OT? Io la trovo perfettamente congeniale al canale Leggere Fantasy.
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Gio 11 Giu 2009 21:28 pm    Oggetto:   

Io credo che questa è un'età di crisi per tutto, letteratura e fantasy comprese. Non si riesce a capire veramente cosa si vuole. Ci si attacca alle vecchie storie perchè si cerca stabilità, ma si vuole andare oltre perchè tutte le certezze sembrano svanire. Un atteggiamento, ritengo, che ci portiamo dietro dal Novecento e che oggi sfocia sempre più nel così detto vuoto esistenziale. Lo stesso Tolkien del resto, col suo finale non proprio a lieto fine, è portatore di questo messaggio. Gli eroi super hanno stancato, anche perchè sono falsi miti. Molte fiabe e leggende che celebrano eroi forti e coraggiosi sono, in fin dei conti, storie tragiche o per lo meno il lieto fine ha sempre un prezzo. In quest'era ci siamo un po' esaltati, per trovare posto nel mondo abbiamo sviluppato una sorta di delirio di onnipotenza, e questo si riversa nella letteratura e nella fantasy. Nihal, Lyannen, in una certa misura Eragon sono tutti eroi falsi,che vanno a battersi senza un ideale o un vero motivo, solo perchè sono buoni e i cattivi vanno tolti di mezzo senza fare tante storie. Poi sono imbattibili con la spada, non seguono percorsi di crescita, riescono a battere il nemico in cinque minuti. Sono questi i clichè moderni che, secondo me, andrebbero evitati.
ps:cerco lettori per il mio romanzo da poco ultimato. Contattatemi, se siete interessati, a meloth@live.it(sia per mail che per msn).
frankifol
«Balrog»
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MessaggioInviato: Gio 11 Giu 2009 21:41 pm    Oggetto:   

un muspeling ha scritto:
Esatto!
Prendere il lavoro di rielaborazione dei cliché che ha fatto Tolkien, come una scopiazzatura, vuol dire aver compreso molto ma molto poco dei generi. Rolling Eyes


Quoto. Il problema sta invece nel tolkienismo. Ovvero qualche decennio di fantasy classico/spazzatura che ci ha ammorbato. Ed ora ci ammorba in altra forma, ovvero con i cambiamenti del punto di vista (heitz, nichols), in cui il tutto è molto manieristico. Ed inutile. E ci ammorba con il baby boom, e con italiani al di sotto della sufficienza.
E poi sì, cose originali ci sono. Erikson, keyes, mieville (anche sulle trame, IMHO, vedi treno degli Dei), esslemont, bakker (che sto leggendo ora, sta una spanna sopra) e vari altri.
Concordo anche sull'idea secondo cui certe rielaborazioni possano essere ben riuscite, ma si tratta di casi molto rari (rothfuss)
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Gio 11 Giu 2009 22:39 pm    Oggetto:   

Io ho dato ad Isgard, il mio mondo secondario, una sua storia ben definita e delle culture diverse come fece Tolkien per la TdM, ma questo significa aver seguito un buon esempio e non aver copiato.
Okamis
«Rufus in tabula»
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Località: Lago Maggiore; ma la sponda giusta, eh!
MessaggioInviato: Gio 11 Giu 2009 23:31 pm    Oggetto:   

Ehm, scusate l'OT, ma quel mio commento di autoquotazione come ci è finito? Io non l'ho mica inserito... Shocked
"Gli uomini veri non ballano. Stanno seduti, sudano e imprecano." (Bill Hicks)

frankifol
«Balrog»
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Località: roma
MessaggioInviato: Ven 12 Giu 2009 7:46 am    Oggetto:   

inserire culture ed una storia in un romanzo non è copiare, è la base per creare l'ambientazione. Nessuno può tacciare qualcun altro di copiare in questo caso. Al contempo accostarsi a tolkien, o a qualunque altro scrittore, per aver creato l'ambientazione per una propria storia è un pleonasmo. E' come dire che anche io, come vesalio, per fare il medico ho studiato l'anatomia umana....
Settima proposizione - Il resto è conseguenza
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Ven 12 Giu 2009 9:48 am    Oggetto:   

XOkamis: Misteri della rete! Shocked Laughing

XMeloth: inventare un mondo fantastico, secondario se preferisci, non è in sé opera di copiatura, né inutile. Le popolazioni di questo mondo hanno storie, costumi, credenze, miti propri? Può andar bene, ma solo fino a un certo punto.

La Terra di Mezzo esprimeva la Weltanschauung di Tolkien, la sua Visione del Mondo così come dovrebbero fare qualsiasi mondo inventato che voglia affascinare. Prendere pezzi di orecchie a punta, bellezza eterea e comportamenti da superscout, solo perché li si avverte come "fighi" è Male, non esprime un punto di vista, è sterile copia/incolla.
Quando Tolkien, invece, ha preso la storia dello Specchio Nero in Le fate dell'ombra (Phantastés) e ne ha fatto i Palanthir (per quello che sono e per come fungono le pietre vedenti nel Signore degli Anelli, qualcosa di più di un miserrimo fanta-cellulare cioé), ecco un esempio di appropriazione proficua e meritevole che prende il vecchio e lo rende nuovo, ma lo fa perché s'infila il proprio punto di vista, con lo scanner o il tasto destro del mouse bello lontano... Rolling Eyes

Di qui, anche, il motivo per cui c'è in me (e non solo) una certa diffidenza a fidarmi delle storie scritte da adolescenti che vanno ancora il liceo, fanno palestra e cacciano ragazzine... Come dire, loro, la Weltanschauung mi sembra se la debbano ancora procacciare. Rolling Eyes
Negróre
«dannatamente umano»
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Ven 12 Giu 2009 13:34 pm    Oggetto:   

Okamis ha scritto:
Ehm, scusate l'OT, ma quel mio commento di autoquotazione come ci è finito? Io non l'ho mica inserito... Shocked

Ah, no, caro! Hai copiato! E' inutile che dici di essere stato originale! Anche tu copi, come tutti!
Vergognati! E non venire a dire che è una rivisitazione! Mr. Green
Un sorriso, Andrea
meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Ven 12 Giu 2009 14:56 pm    Oggetto:   

Il mondo dei liceali, è vero, risulta sempre più banale e sciocco. Forse è per questo che io non vado d'accordo con nessuno nella mia classe. La mia visione della vita è molto simile a quella di Tolkien, anche se con delle differenze, soprattutto riguardo la concezione della morte e dell'essenza degli elfi(se siano o meno creature legate ad un altro mondo o indissolubilmente vincolate al mondo "attuale"). Non disdegno nemmeno la mescolanza delle varie mitologie, al pari di C.S.Lewis, cosa che Tolkien non apprezzava molto. Invece, al pari del mio maestro(è stato un maestro per me, anche se non è l'inventore del genere fantasy) disprezzo apertamente l'allegoria, pur amando la metafora e il simbolismo anche con dei rimandi molto forti. Non a caso, il mio romanzo è tutta una metafora della società, una critica. Ecco come si può essere originali pur partendo da modelli
Jirel
«Haut-lady» Haut-lady
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Località: milano
MessaggioInviato: Ven 12 Giu 2009 16:54 pm    Oggetto:   

meloth ha scritto:
<cut cut>
Ora, per fare un paragone fantasy, prendo il triangolo Tolkien-Paolini-Swanwick. In Tolkien i draghi sono del tutto malvagi, vivono immersi in un'ambientazione favolistica medievale, non hanno assolutamente un buon rapporto nè con gli uomini nè con gli elfi. In Swanwick, da quello che ho leggiucchiato qua e la,accade lo stesso. Anzi, volendo essere precisi, Swanwick si avvicina moltissimo a Tolkien nel trattare del drago. Questa creatura infatti, anche se "meccanicizzata", è crudele e stupra la mente altrui insinuandovisi con la forza. Vi ricorda rualcosa? A me si, precisamente la scena tra Glaurung e Nienor, quando questo penetra nella mente di lei soggiogandola. Anche qui c'è imitazione di un modello, come vedete. Il tocco in più c'è, è innegabile. Swanwick si rifà ad una realtà industrializzata, mentre Tolkien no, e in più i suoi elfi sono cattivi e rapiscono i bambini per farli lavorare nelle fabbriche dei draghi a vapore. Ma, per dirla tutta, nel fantasy esistono eccome gli elfi cattivi:i drow. Gli elfi di Swanwick possono anche non assomigliare ai classici drow con capelli argentei e pelle nera dei classici giochi di ruolo, però l'imitazione è innegabile. Passiamo a Paolini. Saphira è buona, vuole un bene maniacale(e sospetto anche promiscuo Twisted Evil )a Eragon ed è una delle creature più belle ed eleganti di Alagaesia. Fin ora abbiamo visto solo esempi di dragi cattivi, ecco invece la svolta di Paolini. Eppure anche Saphira ha un modello preciso alle spalle:il drago cinese. In Cina, a differenza di altri paesi, il drago è visto come qualcosa di positivo, spesso legato alla benevolenza e alla fertilità(quindi alla fortuna in generale). Inoltre, i draghi cinesi hanno il corpo affusolato ed elegante, e i loro colori sgargianti sono meravigliosi.
Come vedete, l'originalità è una questione di piccoli dettagli


ehm... i draghi buoni nel fantasy non sono nati con Paolini.... Cool Cool Cool
La paura uccide la mente
Dendarii forever!!!!!
Socio Fondatore Zzott Fun Club

BI forever
DiVega
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Località: Dark Border
MessaggioInviato: Ven 12 Giu 2009 17:01 pm    Oggetto:   

Jirel ha scritto:
ehm... i draghi buoni nel fantasy non sono nati con Paolini.... Cool Cool Cool


Sono ricordi seppelliti o dispersi nell'oblio di tempi e luoghi oramai dimenticati... Medieval
Sul suo mantello grigio scuro spiccava una spilla d'argento: un ponte di pietra, illuminato da fiamme di rubino. Un Arsore di Ponti.
Steven Erikson - The Malazan Book of the Fallen
meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Ven 12 Giu 2009 22:34 pm    Oggetto:   

Ehm...io ho detto che anche Paolini si è rifatto ad un modello, lo spiego dopo(il drago cinese)
ps:aggiungo una piccola precisazione. Chiara non voleva dire che Tolkien era un brutto copione, sono io che ho frainteso. Mi sono già chiarita, e comunque io non sparlo di nessuno. Chiara l'ammiro e la rispetto, ma non condivido molte delle sue idee. Tutto qui Wink
metalupo
«Ospite»

MessaggioInviato: Dom 14 Giu 2009 1:09 am    Oggetto:   

un muspeling ha scritto:
vuol dire aver compreso molto ma molto poco dei generi. Rolling Eyes


La stessa Stele-di-Rosetta-Cuore-D'Acciaio tanto sbandierata, gratta-gratta è un romanzo di fantascienza. Ma non diteglielo, eh? Sorridi
Jaime Lannister
«Il Predicatore»
Messaggi: 1455
Località: Casterly Rock
MessaggioInviato: Dom 14 Giu 2009 1:37 am    Oggetto:   

Che pena...
Hear me *meeeow*
meloth
«Eldar»
Messaggi: 368
MessaggioInviato: Dom 14 Giu 2009 17:23 pm    Oggetto:   

Jaime Lannister ha scritto:
Che pena...

A che ti riferisci?
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