L'Ira del Cielo


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Autore Messaggio
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 21 Apr 2010 18:19 pm    Oggetto:   

Pawin ha scritto:

Non parliamo di colazione perchè non ho neanche pranzato.. ko


Meglio rimediare andando al più presto a cena Wink


Pawin ha scritto:
Dai commenti che sento il fantasy è per ritardati o nerd.
Ma il punto è.. Questo libro è un fantasy? Non l'ho capito. Quelle poche parole sulla trama si adattano a qualunque cosa.


Esatto: è una trama aperta a tutto Razz Sui commenti rivolti a chi legge fantasy, la gente dovrà sempre dire qualcosa, il più delle volte senza cognizione di causa.
Ma c'è un'altra cosa preoccupante: che chi legge viene ormai visto come un alieno, un'anomalia, un essere che disorienta Confused
Pawin
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mer 21 Apr 2010 18:33 pm    Oggetto:   

Stefano Procopio ha scritto:
Qualcuno di voi lo sapeva già. E' con grande piacere che apro questo topic. Voglio segnalarvi l'uscita nelle librerie del mio libro "L'Ira del Cielo", un fantasy moderno che ho cominciato a scrivere quando ero alto un metro e un ginocchio.
Copio e incollo quanto scritto dai siti che mi pubblicizzano:

L’Ira del Cielo (pp. 320, € 16,00), tipico esempio di Fantasy italiano, si presenta anche come un originale esempio di romanzo di formazione[...]. Procopio, infatti, ha incominciato a concepire a nove anni questo libro, che è cresciuto con lui fino a divenire la sua opera prima.

Vorrei aggiungere molte cose, ma non voglio essere prolisso. Fantasy, giallo, e una goccia d'horror, tanto per rendere il tutto più saporito.

A questo punto vi presento il trailer del libro. Non è il massimo, ma posso comunque ritenermi soddisfatto.
http://www.youtube.com/watch?v=ycfLmR9k11w


Persino lui non sa cosa dire del suo libro. O almeno sembra che non gli interessi molto il genere a cui appartiene, purchè sia un moderno romanzo di formazione.
Dal trailer ho capito solo che il felino potrebbe avere un suo perchè. Poi niente
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 21 Apr 2010 18:40 pm    Oggetto:   

Ancora non si evince nulla sul romanzo. Cosa importa l'età? E non basta dire è fantasy perchè sia fantasy.
Pawin
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mer 21 Apr 2010 19:01 pm    Oggetto:   

No, no, i suoi dati biografici non mi interessano.
Volevo dire che, benchè sia intervenuto su diversi siti, ha sempre e solo scritto la stessa tiritera. Nient'altro. Oltre al suo essere incline a un'allegra sociopatia e altri dettagli per i quali il dottor Reid l'avrebbe già ritenuto un possibile S.I. (Una parte che hanno tagliato dal comunicato stampa, ma che contribuisce a far sembrare il lettore fantasy un giovane "particolare".)

"Ogni anno si è appassionato a un genere diverso" e il risultato è questo. C'è l'eterna lotta bene\male, va be'. Credo si parli di angeli sterminatori ma non metterei la mano sul fuoco, forse ho sbagliato libro.
Non so cosa sia

Io mi arrendo
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 21 Apr 2010 20:23 pm    Oggetto:   

Pawin ha scritto:
No, no, i suoi dati biografici non mi interessano.
Volevo dire che, benchè sia intervenuto su diversi siti, ha sempre e solo scritto la stessa tiritera. Nient'altro.


La mia comunicatività oggi è andata per altri lidi Rolling Eyes Intendevo quello che dici tu (difficile però riuscire a capirlo dalle mia parole). E qui mi fermo sennò mi vado a complicare di nuovo nel discorso Razz
Pawin
«Balrog»
Messaggi: 1023
Località: Sardegna
MessaggioInviato: Mer 21 Apr 2010 20:51 pm    Oggetto:   

No, mi sono espressa male io.
Dalla tua frase ho capito che ti riferivi a chi ha scritto della sua età per pubblicizzarlo, non a me. Quindi ho capito bene.
Poi però volevo assicurare a chiunque leggesse che non lo stavo prendendo in giro per le cose che hanno scritto di lui. Non le ho mica scritte io. E alla fine ho mischiato le due cose.
Questo perché ero molto concentrata su un pensiero. Perchè uno scrittore non parla del suo libro con parole sue? Anzi, perchè non ne parla affatto? Perchè riproporre sempre la stessa cosa e nient'altro? Per di più io sarei stata imbarazzata dalla scelta di certe frasi..
E perchè molti gli assicurano che il trailer è stupendo e non vedono l'ora di comprarlo?
Forse voleva un'aura di mistero..e ha tragicamente richiamato il nulla cosmico.

Non vorrei che qualcuno o lui stesso si offendesse. Ho solo commentato le parole usate; e visto che parlano di stupidaggini piuttosto che del libro.. Confused
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 21 Apr 2010 21:18 pm    Oggetto:   

Ho capito Smile
ZaRaKiBi
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Gio 22 Apr 2010 12:48 pm    Oggetto:   

Ehm. Salve a tutti. Sono l'autore del libro. E vengo in pace. Very Happy
Ho letto tutta la discussione, con un po' di dispiacere ok, ma... Ho deciso di iscrivermi in modo da poter rispondere proponendo le mie ragioni in modo civile. Non sono qui assolutamente per litigare. Ci mancherebbe.

Ohdrein ha scritto:
E' diventata una gara a chi scrive prima un libro? Non è che l'iniziare in tenera età a scrivere fa risaltare di più un romanzo


No. Non era mia intenzione apparire come il Beethoven della letteratura. Non a caso c'è scritto "ha cominciato" non "ha pubblicato", questo vuol dire che abbiamo di fronte una storia che mi ha seguito per tutta la vita, che è cresciuta con me. Stop.

G.C. ha scritto:
Leggendo le note sull'autore faccio una considerazione: se questo è l'aspetto carismatico di chi ha scritto il libro avrebbero potuto evitare.

Non volevo apparire carismatico. Volevo apparire me stesso. Mi dissero "scrivi un curriculum", io risposi: "cosa ci devo scrivere?", loro: "Sii te stesso". E così è stato. Ma permettimi una domanda: si può cogliere il carisma dal curriculum di una persona? Wink Da "è nato a - studiato là - insegnante di" si può davvero trarre qualcosa?

Pawin ha scritto:
Dopo accurata analisi ha scelto il liceo in cui poteva entrare mezz'ora dopo. E quindi?
Meglio cancellare quei dati sull'autore

O forse no. Perché io non ero il pupillo dei professori, io per loro ero un 6 e nella vita non sarei stato niente di più. L'umorismo è sottile, ma sottolinea un malcotento generale della mia adolescenza che inevitabilmente si riversa sulle pagine del libro.
Lo fece anche l'Alfieri.

Pawin ha scritto:
Secondo me i fratellini litigheranno per la nuova venuta, il maggiore vincerà la sua mano e tutti insieme troveranno il parente scomparso. Il padre-zio in realtà sta benissimo, si è allontanato per farsi curare, e accetterà di buon grado il fidanzamento tra il figlio e la nipote per formare ufficialmente una famiglia unita.

Forse ti deluderò, ma non sono così banale. Strizzatina d'occhio.

Pawin ha scritto:
Persino lui non sa cosa dire del suo libro. O almeno sembra che non gli interessi molto il genere a cui appartiene, purchè sia un moderno romanzo di formazione.
Dal trailer ho capito solo che il felino potrebbe avere un suo perchè. Poi niente

Ma come hai fatto ad arrivare a quella pagina? Very Happy
Comunque, anche qui voglio dire la mia. Io so esattamente cosa dire del mio libro. Chi era alla presentazione tenutasi ieri pomeriggio lo ha potuto verificare, alcune persone che non conoscevo mi hanno detto di essersi fermate per caso e di essere rimaste colpite dalle mie parole. Potrei riempire paginate e paginate, raccontando di me, di com'è nato, di cosa ho sentito, di cosa ho vissuto. Ma a pochi interessano queste cose. Tieni presente che hai linkato il passaggio di un forum dedicato al cinema, dove però la maggior parte degli utenti non leggono molto, Twilight a parte. Basta considerare il numero delle risposte. Chi ne ha voluto sapere di più mi ha contattato via messaggio privato.
Mh. Poi. Sembra che non mi interessi il genere, dici? Sì. E' esattamente così. La scelta di etichettarlo fantasy è stata lunga. La prima volta che ci incontrammo, io dissi: "Salve, mi chiamo Stefano Procopio. Questo è il mio libro. E' violento e disturbato. Siete interessati?" (questo il riassunto di circa due ore di conversazione). Ho tentato con altre Case prima. C'è chi lo ha definito giallo, thriller, horror, fantascientifico, chi addirittura lo ha definito "fumettistico". 'Romanzo di formazione' perché c'è una cosa che mi sta a cuore ancor prima dell'etichetta: il lato psicologico dei personaggi.
Questo libro - è mio. Stop. I personaggi sono miei. Non volevo metterci l'elfo, il nano, il goblin, perché non sono creazioni mie. Il mondo in cui si svolge il romanzo è questo. Tra Africa, Malesia, Giappone, ecc. potrei definirla una caccia al tesoro, o un viaggio in pieno stile salgariano.
Per quanto riguarda il trailer è semplicemente dadaista. Confuso come se fosse lo specchio della mia mente. C'è a chi è piaciuto. Tipo me.

Pawin ha scritto:
E perchè molti gli assicurano che il trailer è stupendo e non vedono l'ora di comprarlo?

Vedi sopra

Pawin ha scritto:
Non vorrei che qualcuno o lui stesso si offendesse.

Ma no. Figurati. A parte per il "mentecatto" che mi ha fatto fare una faccia tipo questa --> Sad , è tutto ok.

Non spero di avervi fatto cambiare idea, ci tenevo solo a dire la mia. Spero di non aver offeso nessuno, e nel caso sono comunque disponibile ad intraprendere una discussione con voi.
Die
«Elfo»
Messaggi: 219
MessaggioInviato: Gio 22 Apr 2010 12:56 pm    Oggetto:   

ZaRaKiBi ha scritto:
Ehm. Salve a tutti. Sono l'autore del libro. E vengo in pace. Very Happy


Ciao, volevo chiederti se esiste un estratto del tuo romanzo disponibile online. Bazzicando sul sito dell'editore non ne ho trovato traccia. Grazie!
Pawin
«Balrog»
Messaggi: 1023
Località: Sardegna
MessaggioInviato: Gio 22 Apr 2010 13:08 pm    Oggetto:   

ma no, ma no. Nessuno ce l'ha con te. Non vedo cosa tu possa aver detto per offendere qualcuno.
I primi commenti riguardano chi pubblicizza un autore parlando della sua età, nessuno si riferiva a te.

Mentecatto è quello che pensano gli editori dei lettori fantasy, tu leggi di tutto percui non fare quella faccia Wink

Il legame entro tardi/malcontento non l'ho capito.

La mia trama era volutamente banale, tranquillo. Citavo la trama di diversi film per bambini.

Ancora non capisco cosa abbiano capito gli altri della trama dopo aver visto il trailer.

Volevo pescarti da quel sito per farti venire qui, ma ero sicura che saresti arrivato da solo.
Orbene: parlaci della trama del libro. Non chiedo altro. Lascia perdere il genere o altri ragionamenti. Se vuoi parla anche di quelli ma dopo.
Procopio ha scritto:
Comunque, anche qui voglio dire la mia. Io so esattamente cosa dire del mio libro. Chi era alla presentazione tenutasi ieri pomeriggio lo ha potuto verificare, alcune persone che non conoscevo mi hanno detto di essersi fermate per caso e di essere rimaste colpite dalle mie parole. Potrei riempire paginate e paginate, raccontando di me, di com'è nato, di cosa ho sentito, di cosa ho vissuto. Ma a pochi interessano queste cose.
Riempile queste pagine! Hai una discussione intera a tua disposizione. A pochi interessa? Sei capitato in un forum pieno di quei pochi. Twisted Evil
Parla del libro.
Anonimo (DH)
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 22 Apr 2010 13:33 pm    Oggetto:   

Preciso che la critica sull'età non è rivolta a te, quanto al sistema imperante attualmente, dato che molti annunci sull'uscita di libri sottolineano la giovane età dello scrittore invece del contenuto del libro. Si legge spesso"ha iniziato a 14 anni a scrivere", "a 12 ha fatto la prima stesura", "a 10 pensava già allo svolgersi delle vicende" e roba simile: queste cose non hanno alcun valore. Si soffermano su ciò che non conta: a me non interessa chi e quando ha scritto il libro, non mi interessa della sua vita. Conta se l'idea del libro è valida e sviluppata bene. Il soggetto in questione dev'essere il romanzo, non l'autore; è vero che dietro a un libro c'è sempre una persona, ma in questo caso viene dopo, non prima.
Se voglio acquistare un prodotto devo prima poter valutare la sua qualità e questo non posso farlo se mi baso su quanto so dell'autore e basta.


Il termine mentecatto era riferito a una mentalità diffusa su cosa si pensa di chi legge fantasy, non certo a te. Cosa che certi comunicati delle case editrici fanno passare; vuoi perchè considerino davvero il genere in questa maniera, ma che sfruttano perchè fa fare soldi, vuoi per mancanza di attenzione nel fare le cose. Ci vuole precisione e impegno in ogni progetto di qualsiasi campo; ci sono delle case editrici che questo non fanno. E invece dovrebbero, specialmente per sostenere e aiutare giovani autori come tu sei.
G.C.
«Apprendista Mago»
Messaggi: 3692
Località: Rivendell
MessaggioInviato: Gio 22 Apr 2010 14:00 pm    Oggetto:   

ZaRaKiBi ha scritto:

G.C. ha scritto:
Leggendo le note sull'autore faccio una considerazione: se questo è l'aspetto carismatico di chi ha scritto il libro avrebbero potuto evitare.

Non volevo apparire carismatico. Volevo apparire me stesso. Mi dissero "scrivi un curriculum", io risposi: "cosa ci devo scrivere?", loro: "Sii te stesso". E così è stato. Ma permettimi una domanda: si può cogliere il carisma dal curriculum di una persona? Wink Da "è nato a - studiato là - insegnante di" si può davvero trarre qualcosa?



No, ma la tua è una presentazione e non un curriculum.
Da questa ne viene fuori un quadro che non fa onore al personaggio, aggiungendo che hai operato una scelta scolastica in base all'orario di inizio delle lezioni dai un chiaro messaggio a chi legge.
Come si diceva sopra: se non hai nulla da dire non dire nulla. Parla del libro e fornisci eventualmente dati anagrafici.
Se si intende presentare una nuova edizione occorre (regola del marketing) esporre i pregi, il resto non è interessante. Wink
La mia critica è comunque diretta a chi cura il tuo lancio, non a te sia chiaro. Smile
ZaRaKiBi
«Hobbit»
Messaggi: 6
MessaggioInviato: Gio 22 Apr 2010 15:02 pm    Oggetto:   

Ok. Scusate per l'incomprensione, è che, leggendo tutti i messaggi di fila, qualcosa evidentemente mi è sfuggito. Sono già più sollevato.

Procedo senza quote, perché all'incirca avete posto le stesse questioni.
Allora, il legame entro tardi/malcontento è poco visibile, e me ne rendo conto. A 14 anni, come molti ragazzi della mia età, non avevo idea della scuola da seguire. Così ho scelto di fare il liceo scientifico, solo ed esclusivamente per quella ragione. Si è rivelata infatti una scelta sbagliata che ha molto infierito sulla stesura del libro. Detta così può ancora apparire inutile, ma chi si ferma a pensare "perché ha voluto scrivere una cosa del genere? Non poteva limitarsi a liceo scientifico?" pian piano arriva a capirlo, molto più facilmente se ha avuto una storia analoga. Io sono un ragazzo abbastanza ermetico, non dico mai niente se non c'è un motivo.
E poi, non potevo sputare pubblicamente sui miei professori, sarei apparso come il classico ragazzino che ce l'ha con il prof perché gli ha dato il voto basso, mentre la storia è un attimo più complessa e arriva addirittura al preside. Wink

Per il trailer, neanche i miei amici hanno capito niente, neppure chi ha letto il libro. Io sono un appassionato di cinema. E al momento della creazione non avevo né attori, né soldi, né molto tempo. Eravamo io, il computer, e la mia libera fantasia. Così è venuta una cosa, come ho detto, dadaista, che punta più ad affascinare che ad altro. Voi l'avete visto su Youtube, ma vi assicuro che proiettato sul telo fa venire i brividi, lo dico senza modestia.

E adesso. Parlerò del libro. Cercherò di essere il più chiaro possibile.
I protagonisti sono questi tre ragazzi orfani, Zamato - Raekow - Kirin, allevati da un vecchio maestro di arti marziali, il Maestro Robert. Crescono vivendo di furtarelli fino all'età di 15 anni. Una sera, subito nel primo capitolo, i tre trovano Robert in punta di morte, traboccante di sangue, mostrando squarci animaleschi. Prima di esalare l'ultimo respiro il buon Robert riesce a pronunciare il nome dell'assassino: un nome in codice - Bloodiel.
Nei tre nasce la sete di vendetta, ma quello che hanno a disposizione è solo il nome dell'assassino, e una lettera che questi ha lasciato. Poco dopo si aggiunge, appunto, la ragazza, Kuna, che sostiene di essere la nipote del maestro defunto di cui i tre non hanno mai sentito parlare.
Durante il viaggio, i quattro seguono delle tappe ben precise, seguendo le indicazioni di Bloodiel o risolvendone gli enigmi, tappe brutali, irreali, sicuramente più grandi di loro, raccogliendo di volta in volta indizi per svelare la sua identità. Ed è così che si trovano faccia a faccia non solo con la verità che riguarda l'assassino, ma anche con l'identità del loro padre adottivo, e soprattutto di se stessi, del loro passato, delle loro origini, scoprendo durante il percorso di questa avventura dei poteri che non immaginavano di possedere.
Quello che ho cercato di fare è rendere la storia il più realistico possibile nonostante gli elementi fantastici. I personaggi stessi si rifiutano di credere all'orrore che si propone loro finché non riescono più a trovare risposte logiche. Questi "orrori" di cui parlo sono i seguaci dell'assassino da lui mandati per fermarli (o almeno... è così che si crede fin dall'inizio, ma non voglio spoilerare troppo). Anche i "poteri speciali" che scoprono di avere li danneggiano. Vedete: di solito abbiamo il mago che padroneggia il fuoco. A me non bastava che il personaggio ci riuscisse, dovevo renderlo vivo, dovevo spiegare il momento, l'attimo in cui accadeva, il bruciore, il dolore, lo stato mentale...
Come ho accennato prima, infatti, per me la resa dell'aspetto psicologico è cosa fondamentale, ancor più che etichettare l'opera con un genere. I quattro personaggi hanno caratteri differenti, e differenti sono i modi in cui affrontano le varie situazioni. Allo stesso tempo cresce una sorta di rivalità (no, non per conquistare la ragazza Wink), desiderio di superarsi e di superare e... e non posso dire di più, perché anche il loro modo di pensare rivela dei colpi di scena. Premetto però che i miei "eroi" sono prima di tutto "anti-eroi". Non sono i ragazzi a cui ci si affeziona facilmente. Non sempre si condivide il loro percorso, a volte si apprezza uno, altre volte l'altro (queste sono parole della mia editrice). Non rappresentano il bene, combattere le ingiustizie non è tra le loro prerogative.
Ora, non immaginatevi il ragazzaccio di strada che punta ad affascinare il cuore della lettrice, ho cercato di allontanarmi da ciò il più possibile, come ho detto volevo essere prima di tutto coerente con i loro rapporti inter (e intra) -personali.
E per quanto mi riguarda, posso dire con convinzione che quello che provo e ho provato mentre scrivevo è genuino. La mia penna è la passione, non volevo fare la solita cosa trita, ritrita e commerciale (e direi che il mio curriculum ne è una piena dimostrazione Wink).
Purtroppo devo fermarmi, ma credo anche di aver detto abbastanza, forse pure troppo. Se a questo punto sarò riuscito a farmi considerare diversamente da come sono apparso inizialmente, ne sarò felice. Smile

@Die: Non esistono estratti reperibili su internet, ma se mi dai un po' di tempo potrei presentare qualche passo proprio su questo topic Wink
Zweilawyer
«Elfo»
Messaggi: 260
MessaggioInviato: Gio 22 Apr 2010 15:05 pm    Oggetto:   

Dai Zarakibi, metti online un capitolo così possiamo farci un'idea. Due domande:
1) Perchè una copertina del genere, così sciatta e banale? Sembra fatta con paint e mi ricorda molto quelle dei romanzi pubblicati a pagamento.
2) Hai dovuto versare qualcosa alla Sassoscritto a titolo di contributo/pagamento per la pubblicazione (lo chiedo per curiosità personale)?
G.C.
«Apprendista Mago»
Messaggi: 3692
Località: Rivendell
MessaggioInviato: Gio 22 Apr 2010 15:18 pm    Oggetto:   

ZaRaKiBi ha scritto:

@Die: Non esistono estratti reperibili su internet, ma se mi dai un po' di tempo potrei presentare qualche passo proprio su questo topic Wink


No, te lo cancellerei, non è concesso promuovere le proprie opere a fine commerciale, anche se in fondo non lo è.
Meglio sarebbe pubblicare qualche stralcio su un blog o similare e... distrattamente mettere in firma il collegamento. Wink
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