Arriva il Re Nero. Incontro con Mark Menozzi


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FantasyMagazine
«Balrog»
Messaggi: 4381
MessaggioInviato: Gio 29 Apr 2010 14:37 pm    Oggetto: Arriva il Re Nero. Incontro con Mark Menozzi   

Arriva il Re Nero. Incontro con Mark Menozzi

Esordisce nella narrativa fantasy con il romanzo "The King Il Re nero" edito da Fazi Editore
Abbiamo avuto l’opportunità di leggere in anteprima il romanzo scritto da Menozzi e da questa interessante lettura è scaturita la voglia di sapere qualcosa di più sull’autore e sul romanzo. ATTENZIONE SPOILER

Leggi l'articolo.
(ianel )
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 29 Apr 2010 14:37 pm    Oggetto: Re: Arriva il Re Nero. Incontro con Mark Menozzi   

Sono alle prese con questo romanzo!Mi piace moltissimo,la storia è coinvolgente!Adoro il fantasy, ma soprattutto i libri scritti bene come questo!
By ianel97
(valentina bianchi)
«Ospite»

MessaggioInviato: Gio 28 Ott 2010 17:36 pm    Oggetto: Re: Arriva il Re Nero. Incontro con Mark Menozzi   

Un idraulico che non ha finito il liceo, che non aveva mai scritto nient'altro prima e con l'hobby di guardare la tv. No, davvero, dev'essere senz'altro un romanzo bellissimo! E di sicuro la sua amicizia con uno scrittore affermato non è l'UNICO motivo di pubblicazione, eh...
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Dom 31 Ott 2010 13:23 pm    Oggetto: Re: Arriva il Re Nero. Incontro con Mark Menozzi   

(valentina bianchi) ha scritto:
Un idraulico che non ha finito il liceo, che non aveva mai scritto nient'altro prima e con l'hobby di guardare la tv. No, davvero, dev'essere senz'altro un romanzo bellissimo! E di sicuro la sua amicizia con uno scrittore affermato non è l'UNICO motivo di pubblicazione, eh...


Ho letto le pagine che sono in rete. Lo stile è da migliorare: un errore degli esordienti è pensare che più si scrive, migliore è l'opera. Il troppo uso di aggettivi e avverbi appesantisce la lettura, facendole perdere scorrevolezza. Queste sono cose che s'acquisiscono con l'esperienza o con il supporto di persone che l'hanno già raggiunta. In questa prima opera ciò manca; è stato scritto di peggio, ma anche di meglio. Così come il soggetto della trama.
Questo è il giudizio che è sorto da quanto ho letto, che si basa sull'opera, non su chi è l'autore.
La professione o il titolo di studi non sono titoli che possono esprimere il valore di un'opera. Il giudizio lo si può esprimere solo con la lettura: chi è l'autore, cosa fa, che studi ha effettuato, non centra nulla. Una persona laurata scrive meglio di un diplomato? Può avere acquisito più mezzi per scrivere meglio, è una possibilità, non una certezza. Così come una persona che ha "solo" un titolo di studi di scuola superiore può aver intrapreso un percorso personale per rendere al meglio questo percorso.
Lasciamo stare le etichette: è l'opera che parla, l'autore deve essere messo da parte. Valida o meno che sia, lo è a prescindere dal titolo di studi, dalla professione o dagli hobby che chi scrive ha.
Sui motivi che hanno spinto Fazi a pubblicarlo non posso saperlo; posso dire che potevano fare altre scelte, giudicarle magari anche negativamente, ma non essendo presente all'interno della casa e aver visto come sono andate le cose, non posso giudicare: comportarsi diversamente è solo fare illazioni, possbili, ma non confermabili se non con prove certe.
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