La nascita di un mondo fantastico


Autore Messaggio
FantasyMagazine
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mer 13 Giu 2012 12:29 pm    Oggetto: La nascita di un mondo fantastico   

La nascita di un mondo fantastico

J.R.R. Tolkien, David Eddings, Terry Brooks, Guy Gavriel Kay e George R.R. Martin: le geografie immaginarie di mondi reali nella finzione letteraria.

Leggi l'articolo.
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Mer 13 Giu 2012 12:29 pm    Oggetto: Re: La nascita di un mondo fantastico   

Se si vuole creare una saga d'ampio respiro, la creazione del mondo e la sua caratterizzazione sono elementi necessari. Ma che sia prima di avere la storia da raccontare o dopo varia da scrittore a scrittore: per Eddings ha funzionato come scritto nell'articolo, per altri invece nasce la storia o i personaggi e dopo ci si cala nella creazione dell'ambientazione dove si svolgono le vicende.
thyangel83
«Gollum»
Messaggi: 729
Località: Ovunque
MessaggioInviato: Ven 15 Giu 2012 21:58 pm    Oggetto:   

Mi trovo personalmente d'accordo con le metodologie di Tolkien e di Eddings.
La mappa normalmente è la prima cosa a cui penso, prima di scrivere un libro. Talvolta viene proprio "prima" della storia stessa. Altre volte, nasce nella testa, poi la trasporto su carta qualche tempo dopo, ma sempre in una fase non avanzata della scrittura.
Ogni posto ha le sue peculiarità. La città X deve essere diversa da quella Y, ma forse la città K avrà somiglianze con Y, dettate da uno o più motivi. E' fondamentale, a mio avviso, cercare di tenere sotto controllo un po' tutto quanto: le lingue dei popoli, le usanze, la vegetazione che cambia da territorio a territorio, così come gli animali; il cibo e il vestiario; le tecniche di battaglia, le radici storiche e il modo di preparare tisane o alcolici, che saranno sicuramente diversi tra elfi, nani, umani, streghe-elefante o giaguari giganti.
Beh, questo è il modo in cui la penso io. Mi fa piacere che coincida sia con quello di Tolkien che con quello di Eddings, in sostanza. Più di così, non potevo sperare...
If you don't see me, don't think that I am not behind you...

Mio blog personale: www.onwriting.eu
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Barbagianni
«Balrog»
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MessaggioInviato: Sab 16 Giu 2012 12:32 pm    Oggetto:   

Da buon master di D&D che fa partire le campagne a livelli bassi prediligo il metodo opposto Wink

E non guardo mai le mappe dei libri fantasy. Se dal racconto non si capisce, vuol dire che non si spiega bene. E poi mai che ci fosse una vera mappa medievale con le proporzioni sbagliate, i nomi messi a caso e continenti solo immaginati.
Quando qualcuno dice 'io non credo nelle fate' da qualche parte una fata si segna nome, cognome e indirizzo.

Trolls? Io odio i trolls! - Willow
Palin
«Re sotto la montagna»
Messaggi: 15146
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MessaggioInviato: Sab 16 Giu 2012 12:40 pm    Oggetto:   

Barbagianni ha scritto:


E non guardo mai le mappe dei libri fantasy. Se dal racconto non si capisce, vuol dire che non si spiega bene. E poi mai che ci fosse una vera mappa medievale con le proporzioni sbagliate, i nomi messi a caso e continenti solo immaginati.


E perché? In un mondo dove i maghi volano (a volte anche sui satelliti del mondo) e dove esistono le sfere di cristallo e i demoni servitori, perché mai uno dovrebbe compilare una mappa sbagliata? Shocked Per fare dispetto a chi la trova? Mr. Green
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
thyangel83
«Gollum»
Messaggi: 729
Località: Ovunque
MessaggioInviato: Dom 17 Giu 2012 14:42 pm    Oggetto:   

Citazione:
E perché? In un mondo dove i maghi volano (a volte anche sui satelliti del mondo) e dove esistono le sfere di cristallo e i demoni servitori, perché mai uno dovrebbe compilare una mappa sbagliata? Per fare dispetto a chi la trova?

Arguta osservazione.
Citazione:
Da buon master di D&D che fa partire le campagne a livelli bassi prediligo il metodo opposto

E non guardo mai le mappe dei libri fantasy. Se dal racconto non si capisce, vuol dire che non si spiega bene. E poi mai che ci fosse una vera mappa medievale con le proporzioni sbagliate, i nomi messi a caso e continenti solo immaginati.

Avendo giocato a D&D capisco cosa intendi dire. In effetti, quando si scrive un libro, occorre che l'ambientazione sia sufficientemente chiara anche senza mappa. Tuttavia, prendi ad esempio Timeline di Crichton. Scritto bene, ma la mappa manca. Ti immagini che i personaggi compiano un giro X e invece dopo 50 pag. scopri che hanno fatto il giro Y. Forse non cambia molto nel corso della narrazione, ma è quantomeno spiacevole.
Penso che la mappa sia un supporto, per chi legge, ma anche per chi scrive (pensa a mondi "incasinati" tipo la Terra di Mezzo"...); le mappe non devono prevaricare o essere una scusa per fare venire meno la chiarezza dello sviluppo della trama, però sono di sicuro un aiuto.
Imho, ovviamente.
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