Ursula K. Le Guin pressata a scrivere libri "più simili a Ha


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Autore Messaggio
Negróre
«dannatamente umano»
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Lun 13 Ago 2012 11:14 am    Oggetto:   

Melian ha scritto:
Negróre ha scritto:
Se si associa Le Guin al solo fantasy, le si fa torto.

Tranquillo, non mi piace nemmeno come autrice di fantascienza.

Mai stato più tranquillo, credimi. È abbastanza evidente che non tutti possano avere gli stessi gusti, così come il fatto che Ursula Le Guin non necessiti la mia difesa. Certo è che un editore che le chiede di scrivere come la Rowling è un idiota. E basta.
Un sorriso, Andrea
un muspeling
«apprendista incendiario»
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Lun 13 Ago 2012 14:11 pm    Oggetto:   

Fossi nella Le Guin direi al mio agente di cambiare editore, oppure di cercarsi un altro autore da rappresentare. Difficile da fare, sicuro, certo personale editoriale parla esattamente la stessa lingua monetadipendente degli agenti.
Però un discorsetto deciso, almeno per la soddisfazione, lo farei! Very Happy
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
Messaggi: 4980
MessaggioInviato: Lun 13 Ago 2012 18:19 pm    Oggetto:   

Negróre ha scritto:
[
Certo è che un editore che le chiede di scrivere come la Rowling è un idiota. E basta.


sì, ma vale anche l'inverso
Francesco Verso 1
«Hobbit»
Messaggi: 1
MessaggioInviato: Dom 02 Set 2012 11:09 am    Oggetto:   

Letto il post e il seguito della discussione, mi viene spontaneo un commento dal sapore vagamente provocatorio parafrasando il Chuck Palahniuk di "Cavie": qualcuno si è mai lamentato del fatto che Michelangelo lavorasse su "ordinazione" per conto di papa Giulio II e Paolo III o che Leonardo da Vinci venisse foraggiato dalla famiglia Medici, oppure che Mozart prendesse denaro a destra o a sinistra dall'arcivescovo di Salisburgo o da Giuseppe Bridi, industriale della seta? Questo per dire che uno può permettersi di snobbare un consiglio editoriale, bene, se invece non può farlo, bene lo stesso... Tutto dipende dalla qualità delle opere che uno si lascia alle spalle. Le ingerenze fanno parte del mestiere e chiunque ritenga che non esistano, né debbano esistere, forse vede le cose dall'esterno oppure non considera la scrittura o qualunque altra forma d'arte una professione come un'altra, un mestiere che ha committenti come clienti finali. Ma è così bello avere una visione idealistica delle cose, seppure la realtà sia spesso purtroppo un'altra. Anche se non sempre peggiore...
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Dom 02 Set 2012 12:27 pm    Oggetto:   

Non si tratta d'idealismo, ma di non accettare il conformismo, che porta all'appiattimento e alla perdita d'idee e di qualità. In Italia è stato attuato e infatti le librerie sono state invase da prodotti come Unika, Eroi del Crepuscolo, Amon, Bryan di Boscoquieto. Decisamente questa non è la strada da seguire, perché porta soldi solo nell'oggi, visto che il domani se l'è bruciato.
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
Messaggi: 4980
MessaggioInviato: Dom 02 Set 2012 12:40 pm    Oggetto:   

Francesco, ti sfugge una differenza fondamentale: se tu mi commissioni un libro, e io accetto, devo ovviamente sottostare alle tue richieste di committente. Fa parte di quel tipo di contratto.
Se invece sono io a scrivere i miei libri e poi offrirli a te editore che hai la facoltà di prenderli o lasciarli, se mi vuoi imporre cosa e come scrivere, al di là delle mere, doverose questioni di editing (che cmq non deve essere invasivo e invece pourtroppo gli editor invasivi esistono), ti mando cortesemente a stendere.
Aggiungo che ritengo di parlare con cognizione di causa, avendo sperimentato direttamente entrambe le formule.
Melian
«Balrog»
Messaggi: 1211
MessaggioInviato: Dom 02 Set 2012 15:34 pm    Oggetto:   

Francesco Verso 1 ha scritto:
qualcuno si è mai lamentato del fatto che Michelangelo lavorasse su "ordinazione" per conto di papa Giulio II e Paolo III o che Leonardo da Vinci venisse foraggiato dalla famiglia Medici, oppure che Mozart prendesse denaro a destra o a sinistra dall'arcivescovo di Salisburgo o da Giuseppe Bridi, industriale della seta? .

Be' si da il caso che pur lavorando su commissione Michelangelo la cappella sistina l'ha dipinta come voleva lui e non come la voleva Giulio II, non per niente i "mutandoni" li hanno aggiunti dopo. Hai citato persone che anche se lavoravano per qualcuno alla fine facevano come più o meno volevano loro, ma erano anche tempi e realtà diverse; una casa editrice un romanzo lo vuole vendere al pubblico, Giulio II voleva una stanza dipinta per sé.
E' la differenza tra i mecenati e i mercanti.
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