@ Thy: un'ultima cosa. E' ovvio che sentir parlare di un autore senza averlo letto risulta noioso... Però magari mette curiosità di conoscerlo, e questo è positivo.

Io ho solo difeso il valore delle opere della LeGuin nella storia del Fantasy, aggiungendovi il mio apprezzamento personale.
Poi, i classici possono anche non piacere (a me capita spessissimo) a livello personale, è normalissimo, ma che il gusto personale sia metro per un giudizio di valore universale, no, non è corretto.

Voscenza avvotescamente mi perdonerà,
ma il giudizio personale è ininfluente e risibile, le referenze sono ben altra cosa - almeno fintanto che un riconoscimento come quello di Grand Master e Premio Gandalf - hanno un loro valore, o lo avevano negli anni di conferimento.

Io semplicemente mi rifiuto di parlare dell'autrice solo dal punto di vista del mio gusto, tu ti rifiuti di vederla sul piano della storia del genere oltrepassando il tuo monadico punto di vista personale, che evidentemente ti vale come metro omnivalutante.

Voltati e rivoltati la frittata da sola finché ti diverte, ognuno ha le sue ragioni e se le tiene.

Oh, il post della Kinzica mi è piaciuto con i suo pro e contro basato sui gusti personali, a me il valore assoluto di un autore o le sue referenze interessano poco. Se voglio capire perchè piace, o perchè leggerlo, preferisco sentire le opinioni personali di chi quell'autore l'ha letto e apprezza.
E' come se per fare leggere Gaiman a qualcuno sciorinassi la lista dei premi che ha vinto anzichè raccontare di ciò che scrive e perchè a me piace.

Un paio di cose sul perchè non leggerla

Kinzica ha scritto:

2) perchè è lontana da quello a cui siamo abituati oggi: poca azione, molta introspezione. Però offre delle aperture così liriche e belle che imho è un peccato perdersele.

Appunto se cerco molta molta introspezione e filosofia allora mi rileggo il Padiglione d'Oro di Mishima, ma non perchè fantasy e introspezione non vanno a braccetto perchè la prima deve intrattenere, tutt'altro, non leggerei Miéville altrimenti del quale non condivido nemmeno le idee politiche. E' che a livello di prosa e lirismo Mishima dà dei punti alla Le Guin benchè anche il suo giovane protagonista sia antipatico forte.

Kinzica ha scritto:

4) perchè non ci è piaciuto il primo cap di un suo libro. Se è così, allora, leggete gli Harmony ^_^

Gnè gnè gne, anche se hai messo le faccette Sono andata un po' oltre il primo capitolo dei suoi romanzi ma l'Harmony non lo leggo di sicuro, Semmai se non vi è piaciuto il primo capitolo leggetevi Ende e lì si che c'è approfondimento, introspezione e una gran bella storia.

Ehm... ragazzi: vi dico quello che penso sul titolo di Gran Master.

E' un'onorificenza conferita ai grandi del fantastico e credo che la le Guin se la meriti in pieno. Ho letto molte cose sue e credo che esistano pochi autori poliedrici come lei. E' capace di scrivere cose di sapore e tono diverso, contenuti sociologici come interiori e personalistici.

Anche se per alcune cose non mi piace del tutto, non resisto: quando è disponibile u n suo libro me lo leggo aviamente, per poi riservarmi la libertà di dire se mi è piaciuto o meno.
Ha scritto cose che mi hanno incantato e altre chre mi hanno annoiato, ma in tutti casi non ho potuto fare a meno di pensare: il mio gusto è mio e melo tengo, ma provolone, è grande.

Non so cosa ne pensate, ma imho il titolo di Gran Master se lo è meritato sul campo.

Francesco, già te lo dissi una volta ma te lo ripeto perché evidentemente il mex non è giunto: la voscenza mi pare che ti faccia comodo o meno a seconda dei casi, e la cosa mi fa girare alquanto le palle perché si chiama opportunismo.
Per il resto, certo che il mio metro di giudizio conta più di qualsiasi altra cosa, mi sembra logico e naturale. ovrei valutare le cose con la testa altrui?

Andrea, dici che era tutto Italiano? Dalla tua ultima risposta, dove quoti le mie mele rispondendo con le tue pere è evidente di no. E ti assicuro che sono perfettamente in me.

Marina, è stancante soprattutto per gli altri.
Credo tu capisca almeno questo.

Fine della discussione. Chi vuole sapere come la penso, dato che qui ho scritto in Fenicio (o Sumero, non ricordo, tale è la mia padronanza delle lingue morte), parlando di pere, si legga questo:
http://www.fantasymagazine.it/libri/5445/i-draghi-di-earthsea/
È del 2004, ma la penso ancora come allora. Consideratela del 2013.

Qui finisce la mia partecipazione a questa frustrante discussione.