Salve a tutti, posto qui il commento sul primo numero di Effemme che ho appena finito di leggere.
Innanzitutto ringrazio FM per aver creato quella che è probabilmente l'unica rivista di questo tipo sul fantasy che avrò la possibilità di leggere. L'altra è Locus Magazine che mi convince di meno, non essendo focalizzata sul fantasy.
Da Effemme mi aspettavo una vera e propria rivista, non una specie di brossura libraria, con immagini a colori, ma l'impatto negativo è scomparso una volta iniziata la lettura.
I vari articoli su Martin creati da Martina Frammartino (bel nome

) sono semplicemente perfetti. Professionali, eleganti, specifici e appassionati senza scadere nel fanboysmo. Molte cose sullo Zio non le conoscevo, in effetti è un grande autore, in tutti i sensi. Purtroppo non sei riuscita a farmi proseguire la saga, visto che non si sa se finirà mai, ma ti ringrazio lo stesso per la passione. Seguo saltuariamente anche il tuo blog, quindi so che sei una delle figure di spicco del fandom fantasy italiano. Alcune notizie sono datate, ovviamente, ma non per questo gli articoli sono invecchiati.
I racconti mi sono piaciuti, anche se generalmente non apprezzo gli autori italiani, figuariamoci in forma di storie brevi. Il migliore è senza dubbio "Il Mokambo", ma ho apprezzato "La fata delle pozze" per la sua originalità . Quello che invece mi ha deluso è il racconto di Gaiman. Per dirla tutta ho letto "American God" e mi è sembrato lo scritto fantasy più sopravvalutato di tutti i tempi. Nemmeno questa storia breve riesce a farmi piacere questo autore.
Gli articoli extra-librari non mi hanno interessato molto, ma qui è questione di gusti personali. Sono ben scritti, ma semplicemente non sono di mio interesse. Ognuno ha le proprie passioni.
L'articolo che mi ha colpito di più è stato quello sul parco a tema di Harry Potter. Ne avevo già sentito parlare, ma vagamente al TG e, grazie a Marina Lenti, adesso ho una voglia matta di fare un salto a Orlando. Secondo me è qualcosa che un appassionato degli HP deve assolutamente vedere.
Il tributo a Clark Ashton Smith mi ha spiazzato. Ne avevo già sentito parlare, ma nell'articolo viene approfondita la sua vita e il suo concetto di scrittura. Adesso sono obbligato a passare su qualche sito per recuperare Zotique. Grazie per l'inattesa segnalazione.
In conclusione il primo numero di Effemme mi è piaciuto un sacco. Nonostante la diffidenza iniziale per il formato, la qualità degli articoli è incontestabile. Complimenti a tutti per aver creato questa rivista!