Fantasy di autori italiani vs Fantasy di autori stranieri


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Autore Messaggio
un muspeling
«apprendista incendiario»
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 17:23 pm    Oggetto:   

Guardate, questa discussione mi ha fatto venire voglia di scriverci un articolo con tanto di fonti.
Così, tanto per ma alcune affermazioni perentorie fatte qui dentro sono, non solo prive di fondamento, ma anche contrarie a quanto hanno affermato autori magari apprezzati dagli stessi perentori affermatori... Rolling Eyes

Ciò significa, ovviamente, che dovrò fare ricerca di fonti, affermazioni e consimili, ma già ne ho qualcuna di importante... Rolling Eyes Rolling Eyes Rolling Eyes
nisana
«Tai'shar Malkier»
Messaggi: 2264
Località: Cosmere
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 17:28 pm    Oggetto:   

Intanto ci dai qualche anticipazione? Perché sarebbe un peccato lasciar cadere una discussione così interessante!
Vita prima della morte. Forza prima della debolezza. Viaggio prima della destinazione.
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 17:33 pm    Oggetto:   

un muspeling ha scritto:
Guardate, questa discussione mi ha fatto venire voglia di scriverci un articolo con tanto di fonti.


Mettersi in fila: ho già fatto proposta per realizzare un articolo sull'argomento Cool
un muspeling
«apprendista incendiario»
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 17:40 pm    Oggetto:   

Vai vai, Mirco,
non c'è fretta, se l'articolo è fatto a dovere può aspettare anche per Effemme 10. Wink
M.T.
«Paladino Guardiano»
Messaggi: 2407
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 17:46 pm    Oggetto:   

Visto che l'interesse per l'argomento e gli spunti che sta dando il 3D, ho proposto un pezzo, così prima parlarne e con punti di vista differenti farne saltare fuori qualcosa di buono Smile
L'ho solo detto onde evitare "accavallamenti": magari da uno stesso argomento saltano fuori articoli differenti Smile
nisana
«Tai'shar Malkier»
Messaggi: 2264
Località: Cosmere
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 18:32 pm    Oggetto:   

In realtà, mi piacerebbe leggere i diversi pareri sulla questione: sarebbe meglio parlarne contemporaneamente, secondo me, in modo da non "dimenticarsi" di quanto detto in precedenza.
Vita prima della morte. Forza prima della debolezza. Viaggio prima della destinazione.
un muspeling
«apprendista incendiario»
Messaggi: 5312
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 20:10 pm    Oggetto:   

*Marketing mode on*
E perché mai? Basta accattarsi tutti i numeri - o abbonarsi - alla rivista e avrai tutti gli interventi anche se usciti in numeri diversi e potrai comunque confrontare i diversi articoli! Very Happy
*Marketing mode off*

Laughing
Elyria
«Anjin»
Messaggi: 4837
Località: fra la terra e il mare
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 20:24 pm    Oggetto:   

Io ne parlo dal... 2004? C'è anche un mio articolo su Effemme nonricordoqualenumero, dove dico le mie idee sul fantasy italiano. Certo, ci vorrebbe un aggiornamento perchè le cose cambiano.
Ho scritto almeno due racconti che giudico Med, uno è pubblicato su un'antologia, l'altro è qui sul forum chissaddove, nella sua versione iniziale.

Il fatto è che a volte ho paura di annoiare... a dire le stesse cose.
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
Elyria
«Anjin»
Messaggi: 4837
Località: fra la terra e il mare
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 20:25 pm    Oggetto:   

M.T. ha scritto:
un muspeling ha scritto:
Guardate, questa discussione mi ha fatto venire voglia di scriverci un articolo con tanto di fonti.


Mettersi in fila: ho già fatto proposta per realizzare un articolo sull'argomento Cool


TUTTI NOI desideriamo scrivere sull'argomento. Sarebbe bello un numero con tutti i nostri articoli ^__^
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
Reginald Graham
«Lo Stolto»
Messaggi: 1105
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 21:07 pm    Oggetto:   

Arrivando alla stessa meta sicuramente si percorrerebbero mille tragitti diversi. Ciò che contano, ora, non sono le doverose precisazioni personali, quindi opinabili e che facilmente non condivisibili, alle volte, quanto i fatti; le affermazioni, cioè dichiarazioni ufficiali, di chi vive nell'editoria da anni, di chi dall'editoria trae il proprio pane quotidiano, altrimenti rischiamo di mettere la nostra personale carta in tavola e fine.

Ma si, sono assolutamente concorde col buon Musp, Effemme è un ottima fonte di preziose informazioni. Smile
Melian
«Balrog»
Messaggi: 1211
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 21:18 pm    Oggetto:   

Per me entrambe le cose possono coesistere: l'articolo sulla rivista o il sito, con fonti e citazioni, e la discussione qui nel forum con i pareri personali, che in quanto provenienti da lettori intelligenti (e paganti) hanno diritto di cittadinanza tanto quando quello di scrittori, editori eccetera (altrimenti che caspio ci stiamo a fare sul forum)
❑ Single
❑ Taken
✔ Mentally dating a character that doesn’t exist
Elyria
«Anjin»
Messaggi: 4837
Località: fra la terra e il mare
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 21:33 pm    Oggetto:   

Reginald Graham ha scritto:
Arrivando alla stessa meta sicuramente si percorrerebbero mille tragitti diversi. Ciò che contano, ora, non sono le doverose precisazioni personali, quindi opinabili e che facilmente non condivisibili, alle volte, quanto i fatti; le affermazioni, cioè dichiarazioni ufficiali, di chi vive nell'editoria da anni, di chi dall'editoria trae il proprio pane quotidiano, altrimenti rischiamo di mettere la nostra personale carta in tavola e fine.

Ma si, sono assolutamente concorde col buon Musp, Effemme è un ottima fonte di preziose informazioni. Smile


Reggie, il pane quotidiano non lo trae nessuno di noi dall'editoria o dai suoi corollari. La conosciamo, la viviamo da anni, sappiamo il diritto e il rovescio, quello che si può dire e quello che non si può dire. Ma cerchiamo di campare con altri lavori, l'alternativa è di andare a far cartone, purtroppo.
Credo comunque che quanto diciamo sia degno di fiducia.
http://novatlantide.wordpress.com/

Caoticista nell'animo.
Reginald Graham
«Lo Stolto»
Messaggi: 1105
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 22:55 pm    Oggetto:   

Kinzica ha scritto:

Credo comunque che quanto diciamo sia degno di fiducia.


Assolutamente concorde! Per quanto concerne "gli esseri" capaci di vivere dell'editoria... no, non mi riferivo a nessuno di Voi.
Ci sono stati accenni a personaggi che hanno parlato della cosa, autori di calibro, riconosciuti e i cui testi troviamo esposti nelle vetrine delle librerie. Mi riferivo a quelli. Proprio a chi vive lì.

@Melian
Certo, le nostre opinioni sono importantissime e alle volte discordi (non siamo fatti con lo stampino, si dice, questo è indice della nostra unicità, e quindi naturale e positivo), ma esiste modo e modo di esporre una teoria. Non tanto la propria, quanto quella avvallata da numeri e cifre (perché io sono uno di quelli che ci crede), quindi l'unica chiarificatoria, che parli di fatti.
Ma il problema è grande e semplice: al di là delle dichiarazioni ufficiali di una casa editrice, ciò che vi è dietro (e parlo di accordi con editori esteri, valutazioni sul mercato, profitti preventivati, etc...) appartiene solo ad essa. Non possiamo sapere cosa realmente si dica nei suoi uffici ai piani alti.
Si potrà parlare dei fatti, quindi degli effetti, ma non di ciò che li ha causati. Alla fine ipotizzeremo, si, e voglio ripetere, se ipotizziamo assieme a chi vive nell'editoria (scrittori ovviamente, non editori) è meglio.
thyangel83
«Gollum»
Messaggi: 729
Località: Ovunque
MessaggioInviato: Sab 28 Dic 2013 23:44 pm    Oggetto:   

Sono ovviamente di parte e quindi non posso essere d'accordo con le posizioni drastiche di Melian, ma qualcosa penso di poter dire al riguardo.
L'editoria (e parlo della "grossa" editoria) non è qui per far cultura, ma per vendere. Punto e basta. E sa che per vendere ha due strade: - rivolgersi al pubblico "colto", a cui pertanto propina versioni viste e riviste dei grandi classici, ovviamente stranieri per quanto riguarda il fy, perché in Italia non è un genere con ampie radici; oppure rivolgersi al pubblico "medio", con cultura pari circa a quella di un paramecio, perciò deve puntare su storie semplici da afferrare. Non dico scritte male o poco interessanti, dico solo semplici, quindi senza concetti troppo complicati o con "sceneggiature" ardite, tranne che in pochi casi. In generale, gli autori italiani che in passato hanno tentato qualcosa di più elevato e sono stati presi in considerazione dall'editoria "alta", poi si sono presto bruciati. Poche le eccezioni.
Parlando dal punto di vista di chi scrive (in Italia, fy), è addirittura controproducente cercare di creare qualcosa di "profondo": può andare bene per discuterne su FM, ma dal punto di vista editoriale sarà difficile emergere. Questa è la verità, salve sempre poche eccezioni.

Come poi è già stato sottolineato, c'è il problema dell'editing, spesso assente, talvolta non all'altezza della situazione. Molti libri stranieri, firmati da un autore preciso, nascono in realtà da un team di lavoro ampio e organizzato. Una "fabbrica" della cultura, in cui non c'è solo chi mette il nome sulla copertina, ma file di editor, correttori bozze, ghost writers...
Questo segna una differenza di produzione notevole. Ma perché? Perché ad esempio negli USA lo scrittore che ha un medio successo mangia dei suoi libri. In Italia solo uno scrittore di eccezionale successo mangia di scrittura; di norma chi scrive lo fa dopo 10 ore di lavoro che magari non c'entra un tubo con la scrittura, coi figli che reclamano attenzione, con la moglie che ha bisogno di un favore, coi problemi del giorno dopo... Scrivere, qui, NON è una professione. Poi parliamo di qualità??
Per carità, non diamo colpa ai soli autori, che ne hanno sì, ma solo il 10%! Non è mica che qui non si sappia scrivere e negli USA tutti abbiano 3 lauree! Scherziamo?!? Il livello di cultura medio negli Stati Uniti mica è così alto, le scuole statali spesso fanno pietà! Ma quando decidono di investire su un prodotto, ad esempio un prodotto "libro", lo fanno con grande metodo professionale, mentre qui al di là della pubblicità (che conta, oh, se conta!) ai soliti 3-4 autori...nisba!
E' inutile confrontare la nostra realtà con quella che c'è oltreoceano.
Tuttavia, mi si può dire che non piace il romanzo di Tizio o Caio, o magari mio, ma non che tutti i romanzi italiani facciano schifo, perché mi pare un pregiudizio e basta. Ce ne sono di ottimi, magari da spulciare tra le autopubblicazioni o presso le piccole case editrici. Quest'anno sono stati il mio pane.
Mentre viceversa anche nel fy straniero, pur blasonato, non sempre si trovano romanzi eccelsi: da Brooks a King, passando per Paolini, si trovano libri che non si fanno notare per particolare fulgore. Perfino della Bradley devo dire che ho letto qualcosa che non mi ha convinto molto, ad esempio Il Giglio Nero con May e Norton. E se lo posso dire della Bradley...!
Insomma, tutte vere le difficoltà del panorama italiano, ma attenzione alle generalizzazioni...
If you don't see me, don't think that I am not behind you...

Mio blog personale: www.onwriting.eu
Facebook: https://www.facebook.com/l.calanchini?ref=hl
Sito web professionale: www.kosmos-group.it
Melian
«Balrog»
Messaggi: 1211
MessaggioInviato: Dom 29 Dic 2013 0:39 am    Oggetto:   

thyangel83 ha scritto:
Sono ovviamente di parte e quindi non posso essere d'accordo con le posizioni drastiche di Melian, ma qualcosa penso di poter dire al riguardo.


E che posizioni drastiche avrei espresso io in due, ripeto due, post tra l'altro nemmeno troppo lunghi?
Nel primo sollevavo la questione che in molti casi servirebbe un editor, e mi sembra che anche tu sia di quest'avviso.
Thyangel83 ha scritto:
Come poi è già stato sottolineato, c'è il problema dell'editing, spesso assente, talvolta non all'altezza della situazione....


Nel secondo parlavo dei pregiudizi sulla letteratura e sui lettori fantasy e tu scrivi
Thyangel83 ha scritto:
E sa che per vendere ha due strade: - rivolgersi al pubblico "colto", a cui pertanto propina versioni viste e riviste dei grandi classici, ovviamente stranieri per quanto riguarda il fy, perché in Italia non è un genere con ampie radici; oppure rivolgersi al pubblico "medio", con cultura pari circa a quella di un paramecio, perciò deve puntare su storie semplici da afferrare.


Mah, a me sembra che invece abbiamo gli stessi pareri.
❑ Single
❑ Taken
✔ Mentally dating a character that doesn’t exist


Ultima modifica di Melian il Dom 29 Dic 2013 0:47 am, modificato 1 volta in totale
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