Ciao a tutti!
Dopo aver letto il libro mi sembra che definire solo "discreto" Il Figlio del Vento sia un po' riduttivo... a me è piaciuto molto!
Non mi sembra poi che manchino le atmosfere... a cominciare proprio dall'inizio! La descrizione di Harj-Deille (la città segreta harjni) me l'ha fatta immaginare come se la stessi guardando in un film... e con tanto di colonna sonora
!
E non mi sembra nemmeno che - analizzando i dialoghi - i personaggi si assomiglino tutti. Al massimo si può dire che ogni tanto ci sia qualche personaggio che prende in giro il suo interlocutore facendo propria una frase dell'altro (es. quando Marcus prende in giro Mihai dicendo "E come potresti altrimenti pentirtene amaramente?"). Da questo punto di vista effettivamente c'è stato una sorta di "scambio" tra i personaggi, ma dopo tanto tempo trascorso nel romanzo era inevitabile, i rapporti tra i personaggi si sono evoluti... e non mi sembra, ripeto, che in questo modo tutti assomiglino a tutti.
Ha poi senso parlare di... "razze"? C'è solo una razza nel libro: la razza umana. Semmai ci sono quattro etnie.
Per quanto riguarda i collegamenti con la prima trilogia: secondo me non sono eccessivi. Anzi, così fanno riflettere sui cambiamenti avvenuti nel mondo in cui è ambientato il romanzo a dieci anni di distanza dai fatti narrati in precedenza, e ciò aggiunge interesse alla lettura.
Le scene d'azione non mancano: senza entrare nei dettagli (non voglio creare uno spoiler...) ci sono dei combattimenti che non riuscirete ad interrompere a metà lettura... garantito! Ma del resto in tutti i libri di Fabiana Redivo è difficile interrompere a metà ... almeno per me. Questo libro non fa eccezione, e sono sicuro che vi coinvolgerà nella lettura così come ha coinvolto me. Consigliato!