Personalmente ho faticato un po’ a capirla.
Cioè perché la giovane figlia della Natura era irata invece di sentirsi libera e fuggire tra il respiro tanto amato del bosco?

Colui che dovrebbe essere il vero maestro e l’unico amante.

Posso approvare anche io il finale, perché del resto è una storia tua e mi è anche piaciuta.
Mi è mancato però, come ho scritto sopra, il ritorno alla libertà, alle sue origini. Lo spirito della Natura è rimasto tra quelle mura inanimate, perché?
Insomma per dirla breve sono rimasta con la sensazione di soffocamento che ha provato Ashea entrando in quel castello!

Stupendo!
Un racconto molto bello, ben lavorato, molto senito... credo che tutti abbiamo captato il senso del soffocamento. Innocenza - Maturità.
Saresti una buona direttrice della fotografia per dirla a parole mie. Hai descritto benissimo il passaggio dal bosco al castello, ho visto molti colori: Verde, Grigio, Rosso... però ho paura che alla fine è di nuovo Grigio.
Bello bello!
Brava!!!

Gwen della Provincia Bass ha scritto:

Non avrebbe assistito la sacerdotessa votata al culto sua Madre.

Qui forse hai perso un di...

Bel racconto, dall'inizio alla fine!
Ma c'è una cosa che mi sembra strana: la signora degli Alberi maledice il marito della figlia, ma considerando che la ragazza dovrà vivere con lui non mi sembra molto sensato...se lui non può avere figli è improbabile che li possa avere lei, a meno che non venga poi ripudiata o roba simile.
Insomma forse non è proprio ciò che bisognerebbe augurare al proprio genero

Gwen, scrivi piuttosto bene, e il racconto mi stava intrigando fino... alle ultime frasi del finale.
Oh, cavolo... perchè?
Insomma... perché la ragazza si trasforma tutto a un tratto in un'omicida? Esiste una causa- effetto simile, in psicologia, che si possa spiegare in assenza di una patologia? Non credo.
Una ragazzina di 14 anni che ha paura della prima notte di nozze, nello scoprire che il futuro marito (che le fa schifo) sta facendosi un'altra può generare una contradditoria gelosia. Sta bene. Ma ammazzare l'amante, perchè? Solo se la ragazza aveva una schizofrenia latente. O se stiamo parlando di un horror.
E poi: perché sgozzi l'amante e non lui? E' lui il fedifrago...
E poi: perché l'amante dell'uomo dvrebbe essere "figlia" della signora degli alberi? Che legame hanno? Potevo capire una "signora della terra"...
Salva questo finale, pliz!

Mi è piaciuto molto, se ti dicono che la chiusura è troppo corta è perchè avrebbero/avremmo voluto leggerne ancora.

Ecco la zampata del gatto...

Intenso! Ben fatto Gwen. Con un po' di cura in più avresti sicuramente ottenuto un risultato più pulito. Ci sono alcuni passaggi nella parte centrale un po' troppo lenti. Avrei giustificato maggiormente la fase finale, ampliandone l'effetto.

Non concordo con alcune critiche:
1) La ragazza, seppur per metà figlia d'uno spirito naturale, è pur sempre umana per l'altra metà, e quindi amorevolmente rispettosa della volontà paterna; com'è normale che sia se il racconto si ambienta in un medioevo para-classico (concedetemi il neologismo ). Dunque non trovo sbagliato che s'imponga sul marito con fierezza; poiché tale fierezza si addice, ed è a mio avviso implicita, allo spirito d'un essere per metà selvaggio.

2) Ne consegue evidentemente che la ragazza non desideri fuggire dal castello, per correre nei boschi come un novella Lady godiva . Lo spirito della natura è selvaggio come la natura stessa e non disdegna certo di permeare anche le oscurità rocciose della rocca. Sono anche pittosto esausto di leggere trasposizioni d'una propria personale tensione verso la libertà, concretizzata nell'atto mitizzato della "corsa attraverso i boschi". Le creature in armonia con la natura non sprecano certo tempo o energie con inutili corse, o risate felici grondanti lacrime di gioia...

Molti "presunti" amanti dello spirito naturale sono proprio coloro che lo rifuggirebbero non appena se ne trovassero realmente al cospetto. Per questo motivo e in mio modesto parere, non lo capiscono e parlano sempre a sproposito in merito a questo argomento.

Detto questo, concordo appieno con Gwen sull'atmosfera e sul finale, rimanendo fedele a quanto spiegato inizialmente.

Desirion