Icewind Dale


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Drachen
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MessaggioInviato: Mer 09 Lug 2003 11:45 am    Oggetto: Icewind Dale   

Sono a metà del primo libro delle Lande, molto divertente, come già la trilogia su Drizzt.
Salvatore è un mestierante ma mi cattura moltissimo e leggo i suoi libri ad una velocità stratosferica.
Orgoglioso membro del comitato "Felliniani..ci avete rotto"
Nikita
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MessaggioInviato: Dom 13 Lug 2003 14:24 pm    Oggetto: Re: Icewind Dale   

Drachen ha scritto:
Sono a metà del primo libro delle Lande, molto divertente, come già la trilogia su Drizzt.
Salvatore è un mestierante ma mi cattura moltissimo e leggo i suoi libri ad una velocità stratosferica.


La trilogia delle lande non l'ho letta, ma ho letto quella degli elfi scuri, sempre di Salvatore, e sempre su drizzt, e devo dire che non mi ha impressionato più di tanto...
Secondo me, purtroppo, la maggiarparte dei libri su D&D sono un pò troppo pacchiani e scontati... è bello, per chi ha giocato di ruolo, cercare di riconoscere quali magie ha usato o quali mostri ha incontrato durante l'avventura, ma il divertimento secondo me finisce lì... Crying or Very sad
Nkz
Jon Snow
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MessaggioInviato: Dom 13 Lug 2003 15:11 pm    Oggetto:   

Sono perfettamente d'accordo con te, Nikita: anch'io ho letto la Trilogia degli Elfi Scuri e la penso al tuo stesso modo. Una riserva la esprimo per il personaggio di Drizzt che pur non essendo originalissimo come tipo di eroe "lacerato tra due mondi" per così dire, è molto affascinante.
Complimenti per il tuo Avatar! Death Dealer di Frank Frazetta!!! WOW! Very Happy
Io sono la spada nelle tenebre.
Drachen
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MessaggioInviato: Dom 13 Lug 2003 17:59 pm    Oggetto: :)   

solitamente la roba pacchiana mi piace assai Laughing
non a caso adoro i Manowar Twisted Evil

poi se vogliamo esprimere un giudizio sulla sua capacità di fare trame o di descrivere le situazioni... BRRRR.... c'è veramente poco.
io ritengo che non sia da tutti catturare la lettura in modo tale da divorare un libro.
Per intenderci, la Bradley sarà anche più brava, più profonda, più complessa e meno pacchiana, ma è una palla mortale. Razz
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Jon Snow
«Maia»
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MessaggioInviato: Lun 14 Lug 2003 14:48 pm    Oggetto:   

Come bravura, l'attuale stato dell'arte è GEORGE R.R. MARTIN.
Seguito a ruota da NEIL GAIMAN.

"OTHER BANDS PLAY, MANOWAR KILL."

Grande Drachen!
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Drachen
«Grande Dragone di Yamato»
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MessaggioInviato: Lun 15 Set 2003 9:37 am    Oggetto:   

Ho finito il secondo! Very Happy
bene bene... spero (e credo) che il mio tato Bruenor non sia morto. Cool
cmq mi prende bene, e Entreri è un villain che mi esalta.
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Negróre
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MessaggioInviato: Gio 18 Set 2003 14:20 pm    Oggetto: Primo della Trilogia delle Lande   

Ho letto soltanto il primo e lì mi sono fermato.

Il personaggio di Drizzt è già il più affascinante in questo libro e, prossimamente, su consiglio di un mio corrispondente, proverò ad attaccare la trilogia dedicata a Drizzt (che occhieggia intonsa dagli scaffali della mia pericolante libreria: troppo peso...).

Non mi è piaciuto tanto, anzi: penso che il libro mi sia stato rovinato dal cattivo, troppo stupido.
In compenso, alcune scene (per esempio la battaglia di Drizzt in quella specie di caverna/rifugio) me le sono godute.

Salvatore per me è un autore strano. Ho sempre pensato abbia le potenzialità per scrivere qualcosa di notevole, ma lui stesso dice di non averne la voglia (secondo me ha tentato di farlo, in parte, con il Demone, ma dopo un inizio molto promettente si è perso in tremila battaglie esasperanti).
Lo capisco, da molti punti di vista, però... peccato. :-/

Quando penso a Salvatore, penso "peccato".

Qualcuno ha letto i suoi libri più recenti: si è focalizzato di nuovo su Drizzt? Come sono?
Un sorriso, Andrea
Drachen
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MessaggioInviato: Lun 22 Set 2003 11:05 am    Oggetto: Re: Primo della Trilogia delle Lande   

Negrore ha scritto:

Non mi è piaciuto tanto, anzi: penso che il libro mi sia stato rovinato dal cattivo, troppo stupido.


su questo ti do ragione.
cmq sia la trilogia di Drizzt, per ora, è decisamente meglio delle Lande.
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Drizzt
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MessaggioInviato: Gio 25 Set 2003 22:28 pm    Oggetto:   

Come sicuramente avrete avuto modo di dedurre dal nick qui di fianco, chi vi, uh, scrive è un grande appassionato di Drizzt Do' Urden e di Salvatore in generale.
Non mi trovo molto d'accordo sulla definizione di pacchiano riferita *anche* ai libri di Salvatore, perchè fondamentalmente ritengo i libri fatti di storie, oltre che di ambientazioni. Cioè, un libro può avere la migliore ambientazione di sempre e risultare stopposo e poco intrigante a causa della storia mal concepita o dello stile narrativo ostico e poco scorrevole. Voi mi direte: ma come può uno scrittore creare un'ottima ambinetazione ed una pessima storia? Diamine, certo che si può! Ci sono decine e decine di libri basati sulle stesse dinamiche (horror, sci-fi, fantasy, avventura, quello-che-volete-voi), ma che hanno alla lettura esiti completamente differenti. A mio avviso conta la storia. L'ambientazione è importante certo, ma vedetela un pò come una rappresentazione a teatro: se gli attori sono bravi e la sceneggiatura è coinvolgente, le quinte coi buchi e i rappezzi scompariranno come per magia, fateci caso.
Detto questo, è ovvio che gradire o meno gli scritti di qualcuno è una scelta evidentemente dettata dal gusto. Cioè, quello che piace a te non piace a me e viceversa. Ma ritenere Salvatore, ehm, pacchiano o scontato nelle sue storie ambientate su (e sotto) Faerun è un pò...come dire...ecco si, un pò azzardato...magari può non piacere o non impressionare, ma non credo che possa definirsi scontato, a meno che non si vogliano definire scontati anche un nel pò di autori contemporanei, a parte qualche, assai rara, eccezione.
Drizzt
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MessaggioInviato: Ven 26 Set 2003 12:35 pm    Oggetto: Re: Primo della Trilogia delle Lande   

Negrore ha scritto:
Ho letto soltanto il primo e lì mi sono fermato.

Il personaggio di Drizzt è già il più affascinante in questo libro e, prossimamente, su consiglio di un mio corrispondente, proverò ad attaccare la trilogia dedicata a Drizzt (che occhieggia intonsa dagli scaffali della mia pericolante libreria: troppo peso...).

Non mi è piaciuto tanto, anzi: penso che il libro mi sia stato rovinato dal cattivo, troppo stupido.
In compenso, alcune scene (per esempio la battaglia di Drizzt in quella specie di caverna/rifugio) me le sono godute.

Salvatore per me è un autore strano. Ho sempre pensato abbia le potenzialità per scrivere qualcosa di notevole, ma lui stesso dice di non averne la voglia (secondo me ha tentato di farlo, in parte, con il Demone, ma dopo un inizio molto promettente si è perso in tremila battaglie esasperanti).
Lo capisco, da molti punti di vista, però... peccato. :-/

Quando penso a Salvatore, penso "peccato".

Qualcuno ha letto i suoi libri più recenti: si è focalizzato di nuovo su Drizzt? Come sono?


Devi comunque tenere presente che il libro che hai letto rappresenta l'esordio di Salvatore nel mondo della narrativa in generale...in effetti, benchè la trilogia degli elfi scuri si ponga cronologicamente indietro rispetto agli eventi narrati ne "Crystal Shard/Le lande di Ghiaccio", è stata scritta dopo. Probabile quindi che quello che possiamo identificare come il cattivo di quel libro sia effettivamente troppo stupido, ma bisogna tenere presente che Salvatore per tutta la lugnhezza del libro non fa altro che ripeterlo, facendo apparire evidente l'influenza che ha la reliquia sulla mente degli individui dotati di molta ambizione e poco cervello.
Per quanto riguarda la serie "Demon's Wars" e il mondo di Corona in generale, ho avuto l'occasione di leggere il primo libro della serie e non mi pare affatto male...gli altri purtroppo sono in attesa, ma il tempo per leggere è ormai per me un bene tanto prezioso quanto raro!
Quando avrò letto il tutto potrò esprimermi, pure se di primo acchitto trovo un pò strano che Salvatore abbia affermato di non aver voglia di scrivere qualcosa di "notevole", considerando il fatto che la serie di "Demon's Wars" è per stessa ammissione dell'autore più "adulta", rispetto a quanto scritto per la Wotc. Poi può esserci riuscito o meno, ma si tratta sempre di valutazioni soggettive legate al gusto di ognuno...
Nei libri successivi è ovvio che la presenza di Drizzt risulti fondamentale, pure se in un paio di libri - "Spine of the World/L'ora di Wulfgar" e "Servant of the Shard/Servitore della Reliquia" nello specifico - l'amico drow non compare affatto!
kingkilium
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MessaggioInviato: Mar 30 Mar 2004 21:04 pm    Oggetto:   

Approfitto del thread per chiedere consiglio a Drachen e a "Drizzt" ( Razz ) riguardo il mio prossimo acquisto: sono alle ultime pagine del terzo libro della trilogia dell'elfo scuro, trilogia che mi ha molto appassionato. Sono indeciso se comprare Le lande di ghiaccio, o buttarmi su altro; di certo voglio leggere qualcosa di Salvatore, mi piace molto.
Sul sito dell'Armenia ho visto l'elenco dei libri di Salvatore che sono stati tradotti, anche nella collana "Sentieri delle Tenebre" c'è Drizzt? Se si, qual'è la collocazione cronologica dei racconti?
Illuminatemi Smile
Drachen
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MessaggioInviato: Mar 30 Mar 2004 22:10 pm    Oggetto:   

il mio consiglio è di leggere tutto, prova in biblioteca se proprio non sei sicuro dell'acquisto. non so te, ma io non ce la faccio a non sapere come va a finire.
attualmente ho finito il 3° libro dell'Eredità (mi manca il 4°) e poi attacco con I sentieri delle tenebre (altri 4 libri).
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-Kruppe-
«IppoPato» IppoPato
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MessaggioInviato: Mer 04 Ago 2004 23:42 pm    Oggetto:   

Forse dimenticate quale fosse l'origine delle storie basate di D&D (per la precisione AD&D) che erano resoconti nudi e crudi delle partite giocate. Dubito che, a parte un party, sia facile far convivere un nano, una ragazza, un barbaro e un drow. Mi pare che sia un gruppo che poco ci acchiappa, che dite? Fantasticare poi sulla sua formazione e dilungarsi poi nelle avventure di questi quattro non deve essere facile, senza perdere le caratteristiche principali dei personaggi.

Poi posson piacere o meno, sicuramente, però si basano sempre su dei "mondi" in cui bene e male sono degli aglomerati ben definiti e con confini ben delineati, quindi ogni tanto risultano stereotipi dei personaggi (il troppo buono, quello che fa venire il diabete solo a leggere le sue frasi) ma inseriti in un contesto simile è difficile fari altrimenti. Sinceramente preferisco gli antieroi agli eroi, i personaggi oscuri che fanno il loro "lavoro" da eroi senza essere troppo buoni, ma son gusti personali (avete presente Dhammon Grimwulf ???).

E non dimenticate gli Harpell, che secondo me meritebberero più pagine nei libri di Drizzt, soprattutto quello che va in giro su una rana, mitico!
kingkilium
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Gio 05 Ago 2004 15:58 pm    Oggetto:   

Drachen ha scritto:
il mio consiglio è di leggere tutto, prova in biblioteca se proprio non sei sicuro dell'acquisto. non so te, ma io non ce la faccio a non sapere come va a finire.
attualmente ho finito il 3° libro dell'Eredità (mi manca il 4°) e poi attacco con I sentieri delle tenebre (altri 4 libri).


Ti comunico che sono andato in frenzy Very Happy
Ho iniziato da pochissimo Il servitore della reliquia, ho già acquistato Il mare delle spade e mi sono già informato sulla data d'uscita italiana del primo volume della nuova trilogia che Salvatore sta scrivendo Very Happy (ottobre)
Appena finiti I sentieri delle tenebre leggerò i primi 3 libri di Ed Greenwood su Elminster e poi mi butterò sui 5 volumi su Cadderly scritti sempre da Salvatore.
Ormai i Reami Dimenticati mi hanno assimilato ^^
Palin
«Re sotto la montagna»
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MessaggioInviato: Gio 05 Ago 2004 17:17 pm    Oggetto:   

PatoGK ha scritto:
Forse dimenticate quale fosse l'origine delle storie basate di D&D (per la precisione AD&D) che erano resoconti nudi e crudi delle partite giocate.


Anche di Dragonlance si diceva la stessa cosa, ma è stato smentito tutto.
Al contrario, tutti i libri delle ambientazioni di Advance (a parte, appunto Dragonlance) sono usciti col chiaro intento di presentare l'ambientazione.

Per quanto riguarda l'eterogeneità dei famosy "party" bisogna anche considerare i vari racconti fantasy prima di d&d (o a cavallo). A parte quelli con un solo protagonista (Howard per esempio) troviamo Tolkien (la compagnia dell'Anello), Leiber (Fafrhd e il Gray Mouser) e altri. Direi che il concetto di "party" non è prerogativa di d&d. Quanto al perché le compagnie dovrebbero formarsi sta allo scrittore deciderlo e presentarcelo in maniera coerente.
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
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