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Inviato: Mar 02 Nov 2004 11:09 am Oggetto: The village |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 11:09 am Oggetto: - |
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Non è fantascienza... non è fantasy... non è questo... non è quello!
Poichè non ho visto il film ma mi hanno raccontato il finale (e secondo me basta eccome ad esprimere un giudizio, in questo caso) direi che non è neanche una storia. Ha più una connotazione ascrivibile al regno animale... genere bovino, in particolare.
Più precisamente, 'na bufala!
Ergo:
Questa recensione è troppo di manica larga
Alla larga! |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 11:22 am Oggetto: Re: - |
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metalupo ha scritto: | Poichè non ho visto il film [...] Questa recensione è troppo di manica larga |
Meta, dai... puoi fidarti quanto vuoi dei racconti, ma non mi puoi scrivere queste cose. |
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Drachen
«Grande Dragone di Yamato»
Messaggi: 1686 Località : reggio emilia
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 14:58 pm Oggetto: |
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tutto sommato un bel film.
c'è di sicuro una non troppo velata condanna alla paura post 11/9... anche se poi visto il finale non si capisce molto bene se Shyalaman giustifica o no l'isolazionismo.
formalmente però credo che il tema centrale sia un altro: paura e amore, in senso più generale.
sono a grandi linee d'accordo con la rece.
Ultima modifica di Drachen il Mer 03 Nov 2004 9:51 am, modificato 1 volta in totale |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 16:27 pm Oggetto: |
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Ho letto che in generale il film non vi è piaciuto molto... quindi posto le mie impressioni positivissime rigorosamente IMHO!!
THE VILLAGE
(regia: M. Night Shyamalan)
***** su 5 stelle
Capolavoro assoluto.
Non un "film di paura", ma un saggio complesso e formalmente perfetto sulla Paura.
Suspanse straordinaria. Personaggi umanissimi, scavati, rivoltati e rivelati filmicamente all'esterno. Continui ribaltamenti di prospettiva e colpi di scena devastanti. Crescendo di situazioni ed atmosfere che non lascia scampo. Stile di ripresa e regia geniali (a un certo punto, seguendo la protagonista cieca, anche lo spettatore in sala diventa "cinematograficamente" cieco!). Ascendenze colte (i film hitchcockiani sulla "congiura"; il Gotico di Poe e Lovecraft, ma anche di Tim Burton!) e rigore quasi matematico nello script e nei rimandi interni alla narrazione visiva. Contrasti poetici, visivi e concettuali. Musiche struggenti, effetti sonori incredibili, che sostengono a volte la narrazione.
Attori in stato di grazia, soprattutto il capovillaggio travagliato di William Hurt; e la bellissima e bravissima "esploratrice cieca" della giovane Howard: davvero un personaggio femminile forte e fragile, indimenticabile.
Finale sconvolgente per portata, stile, originalità , sorpresa; che lega tra loro in modo "superiore" tutti i dubbi, le deviazioni e le sospensioni precedenti. Portando a sua volta ad un'infinità di letture e significati altissimi: ne nascono discorsi sulla paura e sul coraggio, sull'uso del potere, sullo scontro di generazioni vecchie e giovani, sul controllo e anarchia, sullo Stato di Terrore e conseguente terrorismo psicologico... sulla moralità dell'uso del Male (menzogna) per fini che si pensano buoni (protezione dell'innocenza) e sulla conseguente ambiguità umana, forse irrisolvibile. Allegoria del Potere e del suo abuso: la bontà protettiva che si trasforma in ambiguo dominio.
E dal film non riceviamo risposte inesistenti e forzate! Nessun finale consolatorio, tutt'altro. Riceviamo bensì solo umanissimi dubbi e domande fondamentali, che facciamo nostri. Dai grandi Autori non dobbiamo aspettarci la pacca sulla spalla, ma lo schiaffo in faccia; e da Shyamalan abbiamo esattamente questo.
L'immagine metaforica più potente e precisa dell'America di Bush post 11 settembre; con enormi riferimenti anche "biblici" (Dio e Adamo/Eva, la Mela, la tentazione), non casuali visto che tipo di America ne viene spietatamente e teneramente ritratta: l'America ancestrale, che perde le sicurezze e si ritrae, si isola e cede alla paura; l'America più chiusa e pura, fanatica e naif della reazione estrema al progresso civile selvaggio (mi viene in mente la comunità religiosa di "Witness", di Peter Weir).
Ma non è solo quell'America bigotta; il discorso di "The Village" può essere allargato a questa nostra Terra che viviamo, nella quale il conflitto tra lotta e fuga, "tra freddo comfort e cambiamento, tra cieli azzurri e dolore" (Pink Floyd - "Wish you were here"), tra coraggio e paura... è e sarà sempre vivo e attuale.
Esercizio magnifico di stile, fatto da un indiano, sul passato, sul presente e sul futuro della Nazione guida, tra Progresso e Terrore Gotico. Shyamalan è un genio: dopo i bellissimi "Sixth Sense" e "Unbreakable" e il più discutibile e meno rigoroso "Signs", sforna finalmente il capolavoro... a 34 anni!
Cameo straordinario del regista, alla Hitch: è l'onnisciente capo guardia che si rispecchia nel vetro del mobiletto dei medicinali, il quale sta leggendo sul giornale la notizia della morte "sacrificale" del bambino seppellito all'inizio della pellicola... e cerca tranquillamente, spietatamente, di mantenere il controllo dello status quo.
Il miglior film dell'anno. |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 16:38 pm Oggetto: |
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Wella PB...
una domanda: ma quanti migliori film dell'anno escono, ogni anno? 26 / 27 gennaio 2009
I giorni della memoria. |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 16:48 pm Oggetto: |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 17:14 pm Oggetto: |
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Filippo jedifil ha scritto: |
Grazie Garr, sempre belle parole. |
Quelle che meriti... |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 17:19 pm Oggetto: |
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garrett ha scritto: | Filippo jedifil ha scritto: |
Grazie Garr, sempre belle parole. |
Quelle che meriti... |
E io che credevo di essere un simpaticone... passerò dal mio analista domani mattina. Grazie per la dritta, mitico!! |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 17:22 pm Oggetto: |
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Ragazzi, devo tirare fuori la faccina di Costanzo? 26 / 27 gennaio 2009
I giorni della memoria. |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 17:25 pm Oggetto: |
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Io smetto subito. Chiamatemi d'ora in poi Gandhi! |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 17:25 pm Oggetto: |
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Non sei simpatico affatto, ma molto furbo, quello si..
Il tuo è il sorriso del serpente...
Sorry NK, hai ragione. |
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Inviato: Mar 02 Nov 2004 17:28 pm Oggetto: |
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State 26 / 27 gennaio 2009
I giorni della memoria. |
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