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Autore Messaggio
Melian
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 24 Nov 2004 15:44 pm    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

Messer Forestiero ha scritto:
Io non sono disposto ad accettare gli abeti in pianura, i salici nel deserto, l'uva di maggio

Non per contraddire, ma nella Norvegia del Nord ci sono gli abeti a bassissime quote nonchè in riva al mare. Very Happy
Vi assicuro che la vista è piuttosto insolita.
Ciao
OdhenMaul
«Balrog?»
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MessaggioInviato: Mer 24 Nov 2004 15:50 pm    Oggetto:   

Athos Camelicus ha scritto:
Oppure, ricordandoti di star trattando un argomento fantasy, ti inventi di un campo coltivato a sgurzi (C) TM che crescono nel periodo dell'anno da te preferito


Il vecchio avanza fra gli alti filari, sfiora le foglie viola coi palmi callosi. Procede senza fretta, il passo strascicato. Un cane lo segue annusando la scia forte di tabacco.
L'uomo si volta, il viso è rugoso, gli occhi piccoli; una mano si solleva a ripararli dal sole del tramonto. Si china, carezza l'animale malandato, vecchio come lui.
- Visto Burz? Come crescono bene i nostri sgurzi. Quest'inverno faremo soldi a palate tue e io...
- Perché ne venderai parecchi o perché, da quando me li hai fatti mangiare da cucciolo, hai un cane parlante?
Il vecchio non rispose subito, la fronte rugosa si corrucciò, poi sbottò:
- In verità non ho ancora capito se tu sei un'allucinazione causata dall'eccessivo consumo di sgurzi o parli davvero... comunque non importa...
- Se lo dici tu. Il cane sorrise bonario.
L'uomo lo imitò e riprese a camminare fra i suoi sgurzi.

Laughing ecco, ora la discussione è adatta al canale Wink
Palin
«Re sotto la montagna»
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MessaggioInviato: Mer 24 Nov 2004 16:20 pm    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

Messer Forestiero ha scritto:
E mi stupisco perché nessuno finora si sia interessato a questo aspetto. Vi dirò di più: da questo punto di vista io vedo tutto sommato uno scarso interesse per la natura da parte degli autori attuali. Sì, gli eventi si svolgono spesso in una foresta, ma gli scrittori raramente ti fanno sentire veramente dentro a una foresta, con le sue immagini e i suoi rumori, come succede con Tolkien, per il quale l'amore per la natura era parte integrante di un luminoso sense of wonder.


(se non si capisce, quella qui sotto è un'iperbole)

Il qui presente Andrea D'Angelo (o d'Angelo?, la prima secondo il libro) mi ha costretto a leggere il suo primo volume con l'enciclopedia botanica in mano dato che nessuno stupido albero è chiamato 'albero' ma ognuno ha il nome della specie e qualche volta della sottospecie... Smile
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
melusina
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MessaggioInviato: Mer 24 Nov 2004 16:36 pm    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

palin ha scritto:
Il qui presente Andrea D'Angelo (o d'Angelo?, la prima secondo il libro) mi ha costretto a leggere il suo primo volume con l'enciclopedia botanica in mano dato che nessuno stupido albero è chiamato 'albero' ma ognuno ha il nome della specie e qualche volta della sottospecie... Smile


questa qui sotto è invece un'appendice al mio post precedente
Esistono ovviamente le dovute eccezioni... Rolling Eyes
Melusina
Che nessuno mi guardi quando nel buio della mia dimora dismetterò le vesti e parlerò coi pesci e coi serpenti. [by Anna Maria Bonfiglio]
Messer Forestiero
«Nazgul»
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MessaggioInviato: Mer 24 Nov 2004 16:58 pm    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

Antonio ha scritto:
A meno che, Messere, non ci piacciano certe introduzioni alle fiabe di un certo Gozzano Rolling Eyes


Per San Michele del Periglio! Non me l'aspettavo, messere. Conosco poco i Moderni (in senso lato, visto che Gozzano è morto nel '16): bellissimo, un gioco tra la filastrocca e il surrealismo. Sono un impenitente passatista, ma queste son cose che mi piacerebbe leggere: ne ha scritte altre di queste Gozzano?
A proposito, lo sa che io sono un estimatore di Burchiello?

melusina ha scritto:
Ovvero non ci piaccia inventare mondi fantastici alternativi. Certo il mondo reale è già coerente di per sé e questo semplifica molto il lavoro dello scrittore, ma se la narrativa si chiama fantastica è oltremodo discordante limitarla ai canoni della realtà, soprattutto nel caso in cui le immagini siano suggestive metafore... come un salice nel deserto. :win


Non limita affatto la fantasia rispettare la verosimiglianza e la sensatezza delle cose. La regola della fantasy è "vale tutto"? Spero di no. Non si sta parlando di letteratura nonsense o surreale. Potete inventare climi incredibili e farci crescere le piante più improbabili, ma se volete chiamare un albero "salice", e considerarlo come tale, non potete metterlo in un luogo arido e non aspettarvi quantomeno una critica per la trascuratezza (se non per l'ignoranza). Lei crede davvero che lo scrittore fantasy il quale ponga un salice nel deserto o nella steppa (o l'uva di maggio, è uguale) abbia scelto una "suggestiva metafora" e invece al 99%non ignori o conosca confusamente ciò di cui parla perché non si è dato pena di documentarsi? Io direi che è la pigrizia di farsi una cultura (sono tristemente pronto a scommettere che qualcuno sceglierebbe la parola "salice" perchè magari gli suona bene Sad).

Melian ha scritto:
Non per contraddire, ma nella Norvegia del Nord ci sono gli abeti a bassissime quote nonchè in riva al mare.

Gulp! E' vero! Certo, Lei capisce bene, io pensavo a un clima continentale, non certo a quello dell'estremo Nord per cui naturalmente gli abeti appaiono a una certa quota. Le ricordo però che il territorio norvegese non si può comunque considerare pianeggiante.
In effetti è un paesaggio grandioso.
melusina
«Sorella Bene Gesserit»
Messaggi: 1528
Località: Amburgo
MessaggioInviato: Mer 24 Nov 2004 18:46 pm    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

Messer Forestiero ha scritto:
Non limita affatto la fantasia rispettare la verosimiglianza e la sensatezza delle cose. La regola della fantasy è "vale tutto"? Spero di no. Non si sta parlando di letteratura nonsense o surreale. Potete inventare climi incredibili e farci crescere le piante più improbabili, ma se volete chiamare un albero "salice", e considerarlo come tale, non potete metterlo in un luogo arido e non aspettarvi quantomeno una critica per la trascuratezza (se non per l'ignoranza). Lei crede davvero che lo scrittore fantasy il quale ponga un salice nel deserto o nella steppa (o l'uva di maggio, è uguale) abbia scelto una "suggestiva metafora" e invece al 99%non ignori o conosca confusamente ciò di cui parla perché non si è dato pena di documentarsi? Io direi che è la pigrizia di farsi una cultura (sono tristemente pronto a scommettere che qualcuno sceglierebbe la parola "salice" perchè magari gli suona bene Sad).

Messere, sono d'accordo con lei sulla sensatezza delle cose ed è per questo che ho parlato di coerenza. Tuttavia ciò non toglie che uno scrittore può sempre decidere di intraprendere due strade che non seguono il "senso" della nostra realtà, ma che rimangono comunque irreprensibili scelte:
1) inventare leggi fisiche relative al suo mondo fantastico, che rigenerino tutta la sensatezza che noi così bene conosciamo;
2) NON riscrivere la fisica per il suo mondo fantastico, ma avvalersi di strategemmi - tra l'altro molto noti al fantasy, quali la magia - per spiegare un elemento impossibile che probabilmente ritiene necessario ai fini della trama.

Messere, mi permetta di dire che non si può elevare l'opera di Tolkien - il quale invero scelse di ambientare il suo mondo in una simil-Terra dal punto di vista floristico e in parte faunistico - a metro di giudizio sull'impegno e sulle capacità degli scrittori fantasy: se uno scrittore decide consapevolmente di usare la parola "salice" in un'ambientazione desertica, beh... voglio dargli il beneficio del dubbio, continuare la lettura della sua opera e alla fine decidere se la sua scelta è stata dettata davvero o meno da una motivazione obiettivamente valida.
Fermo restando, non ho dubbi, che esistano anche scrittori pigri e ignoranti. Ma non tutti. Very Happy
Melusina
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Antonio
«Nano»
Messaggi: 114
Località: Castelvetro
MessaggioInviato: Gio 25 Nov 2004 0:49 am    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

Messer Forestiero ha scritto:
ma queste son cose che mi piacerebbe leggere: ne ha scritte altre di queste Gozzano?


Che io ricordi, sì. Ne usava di sovente per introdurre fiabe, e quelle da me citate sono solo le prime che ho rintracciato in rete dall'ufficio. Qui a casa, consultando l'edizione della Fabbri di "Fiabe e novelline" (della collana "I grandi classici della fiaba") trovo, per esempio, "La lepre d'argento" introdotta con:

Quando il filtro e la sortiera
preparavano gl'incanti
(ascoltate tutti quanti!)
c'era, allora, c'era... c'era...


e "Il nastro dell'impazienza" con:

Nel bel tempo che fuggì,
quando ancor la settimana
numerò tre giovedì,
c'era in terra a noi lontana


Ma dovrebbero essercene delle altre.

Messer Forestiero ha scritto:
A proposito, lo sa che io sono un estimatore di Burchiello?


E di grazia, Messere, dove lo leggete il Burchiello? Ho letto poche cose, qualche sonetto sparso, e mi risultava che quanto pervenutoci fosse inattendibile per attribuzione e testi.

Vostro 'Ndò
"Signore, se lei fosse mio marito le darei un caffè avvelenato"
"Signora, se lei fosse mia moglie lo berrei quel caffè"
(attribuita a Winston Churchill)
eNKay
«Gwaihir»
Messaggi: 11084
MessaggioInviato: Gio 25 Nov 2004 13:58 pm    Oggetto:   

Queste sono discussioni molto interessanti.

Ma qualcuno mi darebbe qualche consiglio su cosa guardare (libri, siti web)?
26 / 27 gennaio 2009

I giorni della memoria.
OdhenMaul
«Balrog?»
Messaggi: 2443
MessaggioInviato: Gio 25 Nov 2004 14:00 pm    Oggetto:   

OdhenMaul ha scritto:
Vabbè su, rinuncio a prenderti per i fndelli come gli altri (anche se lo meriteresti) e ti consiglio di visitare il sito del ministero delle politiche agricole. Qui:

http://www.politicheagricole.it/


EnKay ha scritto:
Queste sono discussioni molto interessanti.

Ma qualcuno mi darebbe qualche consiglio su cosa guardare (libri, siti web)?


Hai visitato il mio link? Vedi che, cercando materiale per una notizia, mi siono imbattuto in un titolo che parlava di un glossario dell'agricoltura sul sito indicato, magari c'è altro Rolling Eyes

Tanto per non sbagliare, son partito da qui:

http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/internet/news/2004-11-24_3318932.html
Messer Forestiero
«Nazgul»
Messaggi: 422
MessaggioInviato: Ven 26 Nov 2004 13:00 pm    Oggetto:   

Antonio ha scritto:
Messer Forestiero ha scritto:
A proposito, lo sa che io sono un estimatore di Burchiello?


E di grazia, Messere, dove lo leggete il Burchiello? Ho letto poche cose, qualche sonetto sparso, e mi risultava che quanto pervenutoci fosse inattendibile per attribuzione e testi.


L'ho letto in antologia e in un'edizione che raccoglieva (credo) tutti i sonetti. Non sapevo di queste difficoltà di attribuzione. Non ho letto introduzioni e apparati per cui ignoravo gli eventuali problemi filologici.

Ma siamo Lontani dal Topico, faceva giustamente notare messer Enkay. Al quale dirò che nonostante la mia difesa della verosimiglianza non sono un esperto di materia campestre.
Che d'autunno il giogo sui buoi richiami il villico all'aratro e poi si semini il cereale, che d'inverno le nevi lo proteggano mentre il seme dorme nel profondo, che in primavera la pianta si levi dalla terra fertile, che di prima estate (giugno la falce in pugno) sia tempo di mietere la spiga matura che indora i campi e poi spigolare, che in agosto bruci la stoppia, tutto ciò è arcinoto e per ora non Le sono utile.
virae
«Waylander»
Messaggi: 2952
Località: Dros Delnoch
MessaggioInviato: Ven 26 Nov 2004 13:09 pm    Oggetto:   

EnKay ha scritto:
Queste sono discussioni molto interessanti.

Ma qualcuno mi darebbe qualche consiglio su cosa guardare (libri, siti web)?



Credo di aver preso questo link in un'altra discussione. Comunque mi è parso molto ben fatto e quantomeno pertinente per cui te lo giro:
http://digilander.libero.it/alberiitaliani/boschi/introduzione.htm
""The earl and the legend will be together at the wall. And the men shall dream, and the men shall die, but shall the fortress fall?"
[Legend- Gemmell]
Athos Camelicus
«Balrog»
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Località: Tra le aspre colline liguri
MessaggioInviato: Gio 23 Dic 2004 18:11 pm    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

Messer Forestiero ha scritto:

<cut, cut>
gli scrittori raramente ti fanno sentire veramente dentro a una foresta, con le sue immagini e i suoi rumori, come succede con Tolkien, per il quale l'amore per la natura era parte integrante di un luminoso sense of wonder.

Palin ha scritto:

<cut, cut>
mi ha costretto a leggere il suo primo volume con l'enciclopedia botanica in mano dato che nessuno stupido albero è chiamato 'albero' ma ognuno ha il nome della specie e qualche volta della sottospecie... Smile

Pero', non e' detto che il chiamare gli alberi con il loro nome scientifico dia al lettore la sensazione di trovarsi realmente dentro ad una foresta: uno dovrebbe utilizzare una nomenclatura precisa soltanto se cio' e' giustificato dallo svolgersi della trama (che so, un "particolare" albero che serve per un determinato incantesimo)... altrimenti hai davvero letto un libro di botanica, ah ah ah!
Anche io voglio cimentarmi con un romanzo fantasy, ma non mi sento pronto per una trilogia.
Comincerò con una biologia
Darkelf
«Balrog»
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Località: Cerco di tornare a Valinor...
MessaggioInviato: Dom 02 Gen 2005 14:46 pm    Oggetto:   

E' un problema che nella mia pignoleria mi sono posta spessissimo e ho risolto nella maggior parte dei casi. In primo luogo perché ormai di piante ne so, in secondo luogo perché laddove non so, mi documento. Enciclopedia, soprattutto, ma visto che c'è Internet... basta cercare la "cosa" in questione e ti dicono tutto. Io ho trovato anche le abitudini sessuali dei conigli selvatici, in questo modo(mi capitava spesso di doverli cacciare perché i miei personaggi al cibo ci pensano parecchio... e così... Rolling Eyes ).
"Power is no match for true strength, Illidan. That is why I chose your brother over you." Tyrande Whisperwind
Palin
«Re sotto la montagna»
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Località: Solace
MessaggioInviato: Dom 02 Gen 2005 14:49 pm    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

Athos Camelicus ha scritto:
Palin ha scritto:

<cut, cut>
mi ha costretto a leggere il suo primo volume con l'enciclopedia botanica in mano dato che nessuno stupido albero è chiamato 'albero' ma ognuno ha il nome della specie e qualche volta della sottospecie... Smile

Pero', non e' detto che il chiamare gli alberi con il loro nome scientifico dia al lettore la sensazione di trovarsi realmente dentro ad una foresta: uno dovrebbe utilizzare una nomenclatura precisa soltanto se cio' e' giustificato dallo svolgersi della trama (che so, un "particolare" albero che serve per un determinato incantesimo)... altrimenti hai davvero letto un libro di botanica, ah ah ah!


Ma chi ha parlato di nome scientifico? Se uno dice "Pino mugo" ha nominato specie e sottospecie senza citare un nome scientifico... Smile
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Sababa
«Hobbit»
Messaggi: 70
MessaggioInviato: Lun 03 Gen 2005 14:05 pm    Oggetto: Re: Conoscenza (o ignoranza) della natura   

palin ha scritto:
Athos Camelicus ha scritto:
Palin ha scritto:

<cut, cut>
mi ha costretto a leggere il suo primo volume con l'enciclopedia botanica in mano dato che nessuno stupido albero è chiamato 'albero' ma ognuno ha il nome della specie e qualche volta della sottospecie... Smile

Pero', non e' detto che il chiamare gli alberi con il loro nome scientifico dia al lettore la sensazione di trovarsi realmente dentro ad una foresta: uno dovrebbe utilizzare una nomenclatura precisa soltanto se cio' e' giustificato dallo svolgersi della trama (che so, un "particolare" albero che serve per un determinato incantesimo)... altrimenti hai davvero letto un libro di botanica, ah ah ah!


Ma chi ha parlato di nome scientifico? Se uno dice "Pino mugo" ha nominato specie e sottospecie senza citare un nome scientifico... Smile


Anche perchè immaginati un romanzo così:
"Kajin deglutì, strinse con più forza la spada e si addentrò nel bosco di pinacee. Al guerriero sembrò di essere entrato in una grotta: la temperatura era scesa di colpo e la luce era oscurata dalle fronde dei pini montanae. Quasi inciampò nella radice nascosta dal sottobosco di un picea excelsa. Riacquistando l'equilibrio imprecando, Kajin continuò la marcia.
I larices deciduae intorno a lui gli davano una strana sensazione.
Improvvisamente, la bestia che stava cercando balzò dai rami di un pinus cembra. Kajin strinse la sua lama con due mani, pronto al combattimeto..." Laughing




I nomi scientifici delle piante sono stati presi dal sito sopra linkato. In caso di nomi plurali, l'autore ha provveduto a declinarli al nominato plurale. Se è presente qualche errore, fa lo stesso. Non ho 5 e mezzo in latino a caso Mr. Green
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