Ah... il Natale.
(pubblicità : per chi volesse, uno dei racconti cui tengo di più parla proprio del natale. Lo trovate
Qui)
Io adoro il Natale, è sicuramente il momento dell'anno che preferisco. Sarà che è diventato consumistico, sarà che si sono perse le tradizioni, sarà che non ci sono più le mezze stagioni, ma io a Natale mi sento più buono. Più malinconico, anche.
A Natale mio papà mi manca sempre più del solito (e allo stesso tempo è più presente che mai). Perché è grazie a lui che io vivo il Natale con la gioia nel cuore.Mio padre era tedesco, e ha trapiantato le sue tradizioni in casa nostra.
La preparazione del Natale, in casa Nehren, inizia un mese prima, con l'Avvento (non ambrosiano). La prima cosa che si prepara è la corona: agrifoglio, aghi di pino, bacche rosse e quattro candele anch'esse rosse. Poi viene il presepe, piccolino, e l'addobbo della casa.
La prima domenica d'avvento la famiglia si riunisce vicino alla corona, si accende una candela, e si canta Stille Nacht tutti insieme.
La seconda d'avvento le candele accese saranno due, la terza tre e così via. Quando cantiamo, al buio, illuminati solo dalle candele, c'è sempre una fiammella dell'avvento (di solito la prima) che brilla più forte e più alta delle altre, a ricordarci che il papà è lì che canta con noi. Dal primo dicembre, poi, si inizia a sfogliare il calendario dell'avvento, che segna i 24 giorni fino alla vigilia. Poi c'è il mio onomastico, la festa di Sankt Niklaus, il 6 dicembre. Tradizione vuole che quel giorno si riceva in dono una statuetta raffigurante San Nicola (Babbo Natale) in cioccolato. Da mangiare rigorosamente entro sera.
La festa vera e propria comincia (e finisce, in realtà ) il 24. La mattina io preparo l'albero, mentre mia madre e mia cognata (e quest'anno spero anche la mia fidanzata) prepar5ano le tartine per la sera. Dopo 3 orette buone a litigare con l'albero (rigorosamente vero), che viene sempre un'adorabile schifezza, ci si rilassa e ci si innervosisce, finendo di preparare tutto il necessario per la festa della sera.
Alle 19.00, con tutti i parenti intorno, inizia la festa. Quattro o cinque canzoni a lume di candela, tutte in tedesco tranne una in latino, fatte con calma e sentimento, a ringraziare di quel che abbiamo e a ricordare la nascita del nostro Signore. Poi, con la flemma tipica di un rinoceronte impazzito, si scartano i regali. Dopodiché, una cenetta sobria e qualche chiacchiera, un bel gioco da tavolo per chi ne ha voglia, e (quest'anno è la mia prima volta!) a mezzanotte a messa.
Il giorno di Natale, poi, io mi trasferisco a casa della fidanzata, per continuare i festeggiamenti.
Il 26 un pranzo a casa mia con mia sorella e la sua famiglia (anche loro festeggiano, privatamente, il 24 sera).
Quel che desidero per questo Natale?
Il compimento di un progetto, per nulla segreto. Vorrei sposarmi, o almeno programmare il amtrimonio, entro fine anno 2005.
Per il resto, arriverà quasi sicuramente il cofanetto dell'estesa e qualcosa d'altro... ma se avrò Nata da me la sera delle Vigilia, gli altri regali saranno bene accetti ma poco importanti.