L'eroe


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Autore Messaggio
Rikus
«Ex rivoltoso» Ex rivoltoso
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MessaggioInviato: Ven 31 Dic 2004 13:27 pm    Oggetto:   

Il cattivo antagonista devv'essere figo quanto il protagonista... (se non di più) Razz
Adoro i cattivi...anche loro hanno avuto una bella evoluzione. Very Happy
Internet è stata una grande scoperta, ma l' Uomo non era ancora pronto.
Melian
«Ospite»

MessaggioInviato: Ven 31 Dic 2004 15:25 pm    Oggetto:   

Il cattivo è per me sempre più intrigante dell'eroe, più affascinante, più intelligente, più complesso, capace di sfruttare quelle risorse che l'eroe teme sempre di utilizzare.
Sfortunatamente nella gran parte dei casi l'eroe deve vincere perchè la maggoranza del pubblico vuole il lieto fine. Fortunatamente nei libri che leggo la cosa non accade tanto spesso.
Belial, the MadHatter
«Gollum»
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Località: Inferno
MessaggioInviato: Sab 01 Gen 2005 21:07 pm    Oggetto:   

Melian ha scritto:
Sfortunatamente nella gran parte dei casi l'eroe deve vincere perchè la maggoranza del pubblico vuole il lieto fine. Fortunatamente nei libri che leggo la cosa non accade tanto spesso.

Potresti darmi la lista dei libri che leggi e in cui non accade? Mi interessano... Wink
Ciao,
Belial, the MadHatter
Solo nel silenzio la parola,
solo nelle tenebre la luce,
solo nella morte è la vita;
fulgido è il volo del falco nel cielo deserto.
Melian
«Ospite»

MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 17:23 pm    Oggetto:   

Sono più o meno quei libri che cito un 3d sì e uno pure.
Quei romanzi dove l'eroe è più un antieroe, il cattivo mette simpatia e nel finale non è poi così definito chi sia il vincitore, se l'eroe o il suo antagonista.
Elric e Corum sono un buon esempio e sono i miei personaggi preferiti del ciclo del Campione Eterno.
Nella Trilogia di Coldfire della Friedman trovi invece l'eroe forzatamente alleato con il suo acerrimo nemico per la salvezza del pianeta.
Andando sulla SF, la Trilogia del Milieu Galattico della May, propone una lotta tra due fratelli Jack e Marc Remillard che avrà conseguenze su tutta la galassia. La trilogia ha un sequel/prequel, costituito dai quattro volumi dell'Esilio del Pliocene in cui compare un nuovo genio del male che si contrappone a Marc Remillard. Questa quadrilogia non so se definirla Fantasy tecnologica o Fantascienza magica.
Ultimamente mi sono appassionata del Ciclo di Deathgate, della coppia Weis/Hickman, dove non è ancora mi è chiaro da che parte vuole stare il protagonista, mi mancano gli ultimi due libri. Anche la trilogia di Darksword presenta un protagonista piuttosto enigmatico e un finale amaro.
Lan
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 17:50 pm    Oggetto:   

L' "Eroe dell'azione " della seconda categoria e senz'altro più accattivante e carismatico di un semplice contadino sballottato ai quattro angoli del mondo, in certi casi addirittura, per combattere una "guerra" che nn gli appartiene.

Lo chiamo "Erioe dell'azione" perchè molto spesso questo tipo di eroe dimostra di essere tale compiendo gesta grandiose che danno prova di forza, di preparazione nelle arti del combattere. Da nn dimenticare che anche il coraggio e la lealtà sono caratteristiche di questo Eroe.

MA

L'Eroe della prima categoria io voglio chiamarlo "Eroe di spirito", in quanto anche se nn molto bravo, questo povero contadino, nel combattere e nell'affrontare situazioni di pericolo (certe volte per egli inpensabili), dimostra comunque Immane Coraggio e Forza di Volontà, Senso del Dovere e Altruismo.

E' vero: entrambi gli eroi sono coraggiosi! Ma il coraggio di un povero contadino, estraneo alle armi e al mondo "estraneo", che affronta un Troll, Shelob, Un Trolloc, Un Fade, e i più disparati Amici delle Tenebre e dell'Oscuro Signore, non ha forse leggermente più valore del coraggio del valoroso cavaliere preparato a tutto ciò?

P.S.: ovviamente questo è un ragionamento sulle due figure di Eroe in Generale...ci sono sempre le eccezioni Very Happy !
al'Lan Mandragoran, Custode di Aes Sedai Moiraine, Signore delle Sette Torri.
Leida80
«Stregona di Angmar»
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MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 18:06 pm    Oggetto:   

A me piace la seconda categoria. Rendere interessante l'eroe è per caso o per forza è molto più difficile, e infatti raramente riesce
Lan
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 18:38 pm    Oggetto:   

Leida80 ha scritto:
A me piace la seconda categoria. Rendere interessante l'eroe è per caso o per forza è molto più difficile, e infatti raramente riesce


Secondo me è più difficile rendere Eroe un contadino che prima nn era nulla, che un cavaliere a tutti gli effetti....cioè scrivere ( e quindi inventare) delle gesta tali da cambiare un contadino in un eroe è molto più difficile...

O sbaglio Smile ?
al'Lan Mandragoran, Custode di Aes Sedai Moiraine, Signore delle Sette Torri.
Lan
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 18:39 pm    Oggetto:   

Leida80 ha scritto:
A me piace la seconda categoria. Rendere interessante l'eroe è per caso o per forza è molto più difficile, e infatti raramente riesce


Secondo me è più difficile rendere Eroe un contadino che prima nn era nulla, che un cavaliere a tutti gli effetti....cioè scrivere ( e quindi inventare) delle gesta tali da cambiare un contadino in un eroe è molto più difficile...

O sbaglio Smile ?
al'Lan Mandragoran, Custode di Aes Sedai Moiraine, Signore delle Sette Torri.
Lan
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 18:44 pm    Oggetto:   

Secondo me è molto più difficile rendere eroe un semplicissimo contadino, che un cavaliere a tutti gli effetti....cioè dico: scrivere ( e qundi ideare) delle gesta così grandiose da mutare agli occhi del lettore un contadino in un eroe è davvero difficile....per rendere bene la figura di un eroe che già è tale all'inizio del racconto ( e quindi il racconto non è su come questo sia diventato eroe) "basta" mettergli alle spalle una storia affascinante e piena di imprese grandiose, oltre ad un portamento regale e autoritario, come deve anche essere il linguaggio...per carità, nn è facile...ma nn più difficile del primo caso.

O sbaglio Very Happy ?
al'Lan Mandragoran, Custode di Aes Sedai Moiraine, Signore delle Sette Torri.


Ultima modifica di Lan il Mar 04 Gen 2005 18:45 pm, modificato 1 volta in totale
Morwen2
«Baccador»
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MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 18:44 pm    Oggetto: Re: L'eroe   

Gwen della Provincia Bass ha scritto:

Parliamo dei protagonisti, ci sono due grandi scuole di pensiero (a voi allungare la lista)
1. i contadini che vengono catapultati nell'avventura senza saper bene per quale razza di motivo si sono lasciati trasportare del druido, sapiente, mago di turno;


dunque se penso a quelli di questa categoria penso a Shannara, e quindi li escluderei a priori. però ci sono personaggi come Bilbo o Frodo (oppure Sam), che mi piacciono

Gwen della Provincia Bass ha scritto:
2. gli eroi silenziosi, uomini implacabili con uno passato tormentato alle spalle, magari anche mezzi nobili. Dei guerrieri addestrati che sanno quello che fanno.


però alla fine sempre buoni? ne vorrei uno cinico e infame, anche se così si passerebbe da eroe ad antieroe.

vabbè dopo tutto questo torpiloquio, dico di preferire la seconda categoria, con qualce eccezione nella prima Wink
Belial, the MadHatter
«Gollum»
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Località: Inferno
MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 20:51 pm    Oggetto: Re: L'eroe   

Gwen della Provincia Bass ha scritto:

2. gli eroi silenziosi, uomini implacabili con uno passato tormentato alle spalle, magari anche mezzi nobili. Dei guerrieri addestrati che sanno quello che fanno.

Tra le due, mi sembra la categoria migliore, anche se magari ricordano troppo il cavaliere solitario del Far West...

Citazione:

1. i contadini che vengono catapultati nell'avventura senza saper bene per quale razza di motivo si sono lasciati trasportare del druido, sapiente, mago di turno;

Tralasciando Bilbo e Frodo (che contadini non erano), non riesco a ricordare nessuno che mi sia piaciuto veramente. Anzi, ne ho odiato profondamente qualcuno... Ad esempio Eragon...




Spoiler









... quando dopo il suo combattimento/allenamento con l'elfa, sente dire a dei maestri d'arma "Questo combattimento mi ha suggerito nuove tecniche": in quell'esatto momento avrei bruciato il libro! Come può essere che un contadino (o cacciatore) riesca in pochissimo tempo ad imaparare a tirar di spada, in modo tale da essere fonte di ispirazione per chi combatte da una vita (e tener testa all'elfa per un periodo di tempo non indifferente)?! Brom poteva essere un buon maestro, ma non sembrava così bravo... E l'eventuale abilità naturale non è così sfacciata...











/Spoiler



La situazione è questa: il contadino viene mandato allo sbaraglio, gli insegnano qualcosa e lui impara subito a destreggiarsi senza troppi problemi. Preferisco le cose più complicate... Anzi, le adoro. Per questo motivo mi è invisa tale categoria.
Ciao,
Belial, the MadHatter
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Aliser
«Balrog»
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MessaggioInviato: Mar 04 Gen 2005 21:28 pm    Oggetto:   

Direi che tutte e due le categorie hanno i loro lati positivi e negativi...


La prima categoria dipende molto dalle capacità dell'autore di sviluppare credibilmente un personaggio portandolo agli antipodi delle sue origini, nella seconda le cose sono un po' più semplici visto che l'eroe parte già tale ma è difficile mantenerne la credibilità.

In definitiva dipende molto dallo scrittore e dalle sue capacità farmi preferire una categoria piuttosto che l'altra.
Desirion
«Tuatha Dé Danann» Tuatha Dé Danann
Messaggi: 1619
Località: Tír na n'Og (To)
MessaggioInviato: Mer 05 Gen 2005 2:33 am    Oggetto:   

Rolling Eyes

Pensateci bene. Frodo e Sam, due eroi. Vero, fanno fuori l'anello sopportando pene indicibili. Infondo però... perchè ce la fanno? Perchè eroi non sono! Solo semplici persone (nel libro spiega anche che gli hobbit come gli elfi si muovono molto silenziosamente, il che direi ha aiutato!)
dall'inizio alla fine rimangono loro stessi, anche se il loro spirito viene sobbarcato di pesi.

Una cosa che ha dato in testa anche a me è come Eragon sia zompato in cima alla lista dei "grossi e cattivi" tirando due volte di spada...

Nihal per esempio si fa un culo come un canotto per arrivare a poter esprimere tutto il suo potenziale.

Insomma. Quello che volevo dire e che Frodo e Sam alla fine conquistano perchè, IMHO, sono e restano un faccendiere e un giardiniere... ecco la loro grande fortuna.

Certo però che Sam dimostra davvero di avere fegato! Infatti è da sempre il mio personaggio preferito in assoluto. Se Lo Hobbit parla di Bilbo, Il S.d.A. parla di Sam...
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eNKay
«Gwaihir»
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MessaggioInviato: Mer 05 Gen 2005 10:11 am    Oggetto:   

E' un po' come dire, preferite Frodo (o Sam, o Merry o Pipino) oppure Aragorn, Boromir ecc.?

Sì, perché nel Signore degli Anelli c'è più o meno ogni tipo di eroe...

Io comunque sono per il primo tipo citato da gwen! Mi piacciono le nullità che diventano eroi... mi ricordano me stesso (il prima)...
26 / 27 gennaio 2009

I giorni della memoria.
Perrin Aybara
«Fratello dei Lupi»
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Località: dreamland
MessaggioInviato: Mer 05 Gen 2005 10:38 am    Oggetto:   

EnKay ha scritto:
E' un po' come dire, preferite Frodo (o Sam, o Merry o Pipino) oppure Aragorn, Boromir ecc.?

Ci vorrebbe un bel sondaggio di Domy. Mr. Green
A me affascinano entrambe le categorie.
L'importante è che il passaggio da nullità a eroe sia descritto bene. Non dev'essere un salto a piè pari. L'introspezione del personaggio diventa in qualche modo fondamentale. E anche la caratterizzazione. Ogni sua azione e ogni suo pensiero devono condurre sulla strada dell'eroe.
Non devono esserci incoerenze.
L'eroe dal passato misterioso è altrettanto affascinante. Proprio perché la sua storia è ignota; ti riempie di aspettativa. E' difficile spiegare perché.
[connessione persa...]
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