Personalmente credo che se nel libro di Tolkien, si parlasse di religione, o perlomeno anche se ne accennasse, perderebbe tutto il sapore della guerra per la sopravvivenza.

Insomma, voglio dire che se nel Signore degli Anelli, si fosse accennato a qualche dio, la sua verginità, cioè la sua differenza con il mondo reale, si perderebbe, facendo diventare la storia un pò troppo vicina al presente.

E poi che piacere ci fosse nel creare un mondo tutto suo, con l'aggiunta di dio o di altri??!!??

E meglio così....

Ehm... che libro hai letto, nello specifico? Chi è Iluvatar? Chi sono Manwe, Varda e tutti gli altri?

secondo me non si basano sugli dei ma molte volte sulla fortuna come nel fosso d helm e davanti alle porte d mordor!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Non ripeto tutto quello che è stato detto perchè è inutile ma comunque anche secondo me gli dei lì sono in tutto e vivendo si prega, il tempio è tutto il mondo. Comunque nel Silmarillion mi pare che gli elfi preghino, attraverso i canti credo, invocando le divinità.

Questo è vero... però sono presenti nelle azioni e nelle parole dei popoli...

Ed in molte canzoni, dove e' invocata spesso Varda (meglio conosciuta tra gli elfi come Elbereth Gilthonien )

Gilthoniel!

oops!

Io aggiugnerei al discorso di non voler relegare la religione ad una fantastica, non volerla nemmeno legare ad una riconducibile nella nostra realtà perché i valori umani che esprime sono universali. Forse affermazione azzardata ma credo in spirito.

Se poi è vero che il canto della creazione crea dei e creato, ammetto, non mi sono mai posta il problema dei luoghi di culto perché la sensazione percepita dal lettore è a mio avviso quella di essere parte di questo mondo. Il culto organizzato è una mediazione di cui non si avverte la necessità essendo il rapporto individuo-mondo diretto. L'aria fra le ali dell'acquila appunto.

Ci si affida ai Padri, questo si. Nella lotta contro ciò che è manifestamente male ( è una fortuna che esista qualcosa di incontrovertibilmente male, confortante direi ) in risposta ci si affida alle lotte passate ed alla protezione della propria gente. E anche gli elfi, forse dirò ora una eresia, vedono gli avatar e gli dei come fratelli maggiori, creature antiche e sagge ma nella sostanza non di diversa natura da loro.

Gli dei non sono dei perché non sono diversi dagli umani ma tutti partecipano dell'essere, solo in diversa profondità. Ed è in perfetto assetto con la storia dell'uomo più piccolo , l'uomo comune e invisibile, l'hobbit, come risolutore della storia. Insomma, io vi vedo solo coerenza.

Acquila? Cos'è, uno strano animale mezzo rapace e mezzo pesce?

E poi, la creazione crea creato?

E' il troppo lavoro!
Ma Acquila giuro che non l'avevo mai scritto prima!

Nonostante tutto spero che fosse comprensibile, scusatemi ma ho la brutta tendenza a fare ogni cosa di corsa. Meglio che torni al mio dovere.

Loro almeno stanno all'aria aperta. No, il programmatore. Compongo le mie magie con arcane linee di codice