Ecco delle mie FF:
Storia di 2 fuorilegge ,e...
2 celebrità a confronto
Irato, Severus Piton camminava a grandi passi nel suo studio, imprecando.
"Ma come ha potuto quell'imbecille di Silente permettere a quattro stupide ragazzine di creare il giornaletto '''Hogwatrs's boys'''????" pensava, digrignando i denti e pestando i piedi. "Beh, daltronde non è tutta colpa sua, se il momento più bello della mia vita è rovinato!!! Serpeverde ha vinto la coppa di Quidditch, e io ho accettato in un momento di euforicità , di tenere un intervista con delle ragazze che perdono metà del loro tempo scrivendo come attrarre i ragazzi o come farsi un amante senza essere scoperte!!!! Pessimo l'articolo, poi, su dove nascondere l'amante!!!! Si vede che sono proprio delle principianti!!!!...Beh, io non ne ho mai avuti di questi problemi!!!! Non ho mai avuto la fidanzata, figuriamoci l'amante!!!!"
Piton fu costretto a interrompere i suoi pensieri (che avevano preso una via decisamente diversa dall'argomento iniziale), perchè qualcuno aveva bussato alla porta del suo ufficio.
"Eccole!" pensò "le pervertite!!!"
Piton spiò dalla serratura, e poi aprì la porta. All'inizio la sua espressione fu di pura indifferenza, ma poi fu difficile mantenerla quando si ritrovò di fronte a un mare di ragazze vocianti...
- Eeeh?? Che-che cosa?? Che ci fate tutte qui, ragazzine!!! Mi avevate detto che eravate in quattro per l'intervista!!!! Fuori! Fuori! Via tutt...!!!-
Le ragazze, al contrario, iniziarono ad entrare tutte nel suo ufficio, e in qualche secondo era completamente invaso!
- Ehiiiiiiiiii, fuooooooooooriiiiiiiii!!!!- gridò Piton, ma pareva impotente, davanti a quel mare di streghe al settimo cielo.
L'insegnante ebbe difficoltà a farsi strada e ad entrare nel suo ufficio, ma quando fu dentro, prese a urlare furiosamente: - Ehi, voi!! Non toccate la mia scrivania!!! Voi due, non toccate i miei documenti!!! Cretine, la in fondo, non aprite il mio armad...-
- Uaaaaaaaaaahhhh!!!- presero ad urlare le ragazze, poichè tutta la biancheria di Piton era finita fuori dall'armadio...
- Fatemi passare, fatemi passare!- diceva Piton mentre cercava di raggiungere le ragazze in fondo, rimuginando varie maledizioni senza perdono e sacrileggi che aveva dimenticato da tempo, e che non sapeva neanche di ricordare, ma che al momento (chissà cooome!) ricordava benissimo.
Ma troppo tardi. Le ragazze avevano acciuffato dei boxer lilla chiari e li sventolavano davanti a tutte. Poi uscirono alla velocita della luce dall'ufficio di Piton (Piton al loro posto ci avrebbe impiegato anni luce), certamente per mostrarli a tutta la scuola.
- BASTA TUTTI!!!!! 50 PUNTI A TESTA PER OGNUNA DI VOI SE NON USCITE IMMEDIATAMENTE DAL MIO UFFICIO, DANNAZIONE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!-
Non volendo far diventare Serpeverde l'ultima in classifica con 0 punti, tutte le ragazze corsero via dalla stanza, mentre i boxer di Piton, richiamati dal proprietario con l'incantesimo d'Appello, volavano sopra le loro teste.
Terribile. Davvero terribile. Piton, che se ne stava nel suo ufficio buio a rimurginare l'accaduto (anzi la disgrazia) del giorno prima, era ancora più irato, finchè decise di tranquillizzarsi un pò uscendo dal suo ufficio. Infatti non sopportava tutto quel frastuono proveniente dalla vicina Sala Comune di Serpeverde, che aveva organizzato una gran festa dopo cena per celebrare la meritata coppa di Quidditch. Così uscì dalla stanza, ma appena mise piede fuori, il muro della parete, come se l'avesse aspettato apposta, si aprì, e un mare di ragazze vestite di verde scuro e argento lo tirarono dentro la Sala.
- EEEEEEEEh!!!- gridavano tutti, e Piton cadde a terra, trascinato da tante mani che in quel momento, però, non sembravano neanche notarlo.
Lo fecero sedere su un divano e quattro o cinque ragazze lo abbracciarono senza alcun timore...
- Ehi, ma cosa diavolo...-
- Oh, lo sa professore, lei è stupendo- disse una ragazza dai capelli corvini avvinghiata a lui, alla sua sinistra.
- Ma cosa dici, Florence,- disse una ragazza dai capelli corti castani e ricci e dal volto paffutello, che se lo teneva ben stretto.
-lui è ben altro che stupendo!!! E' così sexy, soprattutto sotto la doccia!!!-
Un'altra che gli accarezzava il petto gli disse: -e quando dorme!!! Ha dei pettorali bellissimi!!!-
- ORA BASTA!- disse Piton, si scostò tutte di dosso e se la diede a gambe, uscì fuori dalla Sala e si mise a correre, ma sentiva dall'enorme scalpiccìo di piedi sul pavimento che lo inseguivano.
Corse per tutti i sotterranei e si ritrovò nella Sala d'Ingresso, vuota.
Ma che vuota!!! Sentì un esplosione di voci alla sua destra, e vide un mare di persone vestite gialle e rosse inseguire per le scale un ragazzo mingherlino occhialuto dai capelli corvini scompigliati. Potter!
Il ragazzo scese le scale a capitombolo e si unì al professore. I due aprirono i portoni di quercia e uscirono il più in fretta possibile dal castello, tuffandosi nelle tenebre e nel silenzio del parco.
Corsero fino alla capanna di Hagrid e poi si inoltrarono tra i primi alberi della foresta proibita...
Ansanti, stettero cinque minuti in silenzio, tenendo le orecchie tese per cogliere il minimo rumore o il minimo agguato alle spalle. Tutti i ragazzi che prima li inseguivano parevano essersi ritirati.
Ad un certo punto, Piton, ripreso fiato, fece ad Harry la domanda che più gli premeva sapere da un pò di tempo.
- Potter, dimmi una cosa! Lo so che lo sai, e non provare a mentirmi, perchè lo capirei. Come fa tutta quella gente a sapere certe cose su di me? Mi spiano?-
Harry guardò Piton minaccioso, ma allo stesso tempo curioso e abbastanza calmo.
- Ah, intende dire...ehm...che...insomma...lei è...un bel fustacchione??-
- Potter, non prendermi in giro!! Si, hai capito, comunque! Come fanno? Dimmelo!-
- Ah...ha presente quando l'anno scorso la Umbridge è scappata sotto i colpi del bastone di Pix?-
- Si...- disse Piton con sguardo indagatore.
- Bene, ha lasciato nel suo ufficio tutte le sue cose, e uno studente del sesto anno di Serpeverde è andato a rubare le sue microspie...-
- Microspie? La Umbridge aveva delle microspie?-
- Si, e lui le ha vendute ad una ragazza del quarto anno, che...beh, insomma, era invaghita di lei...-
- Che???-
- Ehm...si, e lei ha messo quelle microspie nel suo ufficio...e quando ha scoperto...beh, insomma...certe cose su di lei...ehm...le ha fatte vedere a tutte le ragazze di Serpeverde...e ora ha contaggiato tutte...sono tutte innamorate di lei!!- concluse Harry imbarazzato.
Piton guardava nel vuoto, pensando...
"Ecco come hanno fatto quelle vipere a sapere che uscivo dal mio ufficio, quando mi hanno trascinato nella Sala Comune...wow, ho fatto innamorare di me tutta la scuola!!!"
- Ok, grazie Potter, davvero gentile...e ora, se non ti dispiace, torno nella Sala Comune a festeggiare...ciao ciao...-
Ed Harry, sbalordito, vide Piton fischiettare allegramente, mentre si incamminava verso il castello. Quando lo vide finalmente salire le scale del portone, aprirlo, essere accolto da un mare di voci urlanti, e, abbracciando delle ragazze, essere risucchiato nel casino, pensò: "Certo che la celebrità da proprio alla testa!!" e "Ma in fondo il povero vecchio Piton non si merita un pò di attenzione, visto che nella vita non ne ha mai avuta?" e ancora, "e poi sono io quello che ama essere famoso! Tsk! Tutta gelosia!!!"
Fine!
La mosca dietro la sfera.
Tutti, quel pomeriggio, erano a pranzo nella Sala grande, tranne una persona: lei, Sibilla Cooman, colei che aveva predetto il destino di Harry e Voldemort, colei che... in un semplice bigliettino di tanti auguri sapeva vederci i più grandi presagi di morte...!!!
Lei, appunto, era sola soletta nella Torre Nord, a pregustare un lugubre pranzo, e a sorvegliare il destino di chiunque...quando, ad un certo punto, una mosca passo davanti alla sfera.
L'effetto fu immediato: i riflessi si ingrandirono a dismisura, facendo apparire un mostro dagli occhi di fuoco...chi, chi non poteva essere se non... Voldemort?
La professoressa lanciò un urlò che fece quasi spaccare i vetri, ora ricoperti del suo pranzo che aveva fatto volare per lo spavento. Una posata, il coltello, invece, volò in aria, spaccando min due la sfera.
Il cuore le batteva a mille. Doveva fare una cosa: avvertire tutti, al castello. Ma come? Se, secondo le sue previsioni, Voldemort era davvero a Hogwarts, non era prudente uscire dalla Torre... cosa fare?
Avrebbe potuto usare un mantello dell'invisibilità , se solo lo avesse avuto...
Intanto, ecco un altro presagio: il fumo della sfera stava uscendo a poco a poco...
Gli occhiali di traverso, vide senz'ombra di dubbio...il Marchio Nero!!!
Si mise a tremare febbrilmente, tanto che si ricoprì con la prima cosa che trovò: uno scialle nero...
"Idea" pensò "spedirò una Strillettera nella sala Grande"
Detto fatto.
Aprì una busta rossa, ci urlò le sue parole, e poi chiuse. Ma...altro incidente! Occhio Malocchio, il suo gufo, non era ancora tornato dalla Transilvania!!!
" E adesso? L'unica speranza è andarne a prenderne uno della scuola nella Guferia..."
E così, guardandosi indietro ogni cinque o sei passi, o facendo ridicoli giri sul posto, arrivò alla meta.
Stava per attaccare la Strillettera, quando, inavvertitamente, non avendola chiusa bene, con le sue mani tremanti, si aprì.
L'ultima ora era stata quella di Pozioni, e così Ron e Harry stavano consumando un pasto con aria cupa e lugubre.
- Verde marcio!- si lamentò Ron - verde marcio doveva essere! Ed invece la mia era verde fosforescente! Almeno, mi sarei meritato qualche voto in più per l'estetic...-
- IL SIGNORE OSCUUURO!!! E' QUIII!!! L'HO VISTO AVANZARE, NELLA MIA SFERA DI CRISTALLO, E POI E' ESPLOSA!!! IL SIGNORE OSCURO STA PER VENIRE DA NOIIII!!!-
- Aaaah, chi è che urla?- disse Ron.
- Si direbbe la Cooman...- disse Hermione - credere a quelle fandonie è sbagliato, ma finoa questo punto...!!!-
Tutti, nella Sala Grande, erano ammutoliti e spaventati, tutti tranne Hermione, l'unica che continuava a mangiare.
- Restate tutti qui- disse Silente, con espressione seria e grave. Si alzò, seguito dalla Mcgranitt, dalla Sprite e da Vitious.
L'esplosione di voce e rumori aveva fatto spaventare la Cooman, che era abituata al lugubre silenzio della sua torre, al tal punto da non rendersi conto che quella era la sua voce. L'unica cosa che fece, fu scappare, dove non lo sapeva. Urlava anche lei, ogni tanto sbatteva contro qualche armatura, facendola cadere, con un fracasso da farla spaventare ancor di più. Poi, intravide una porta che si apriva, e si ci tuffò dentro.
Non appena Silente aprì la porta della Sala Grande, un essere nero irruppe nella sala, correndo all'impazzata.
Quasi tutti gli alunni corsero verso il tavolo degli insegnanti, spaventati a morte anch'essi, gridando: - E' voi-sapete-chi!!!- , - Il Signore Oscuro è tornato!!!-
Il tavolo degli insegnanti cadde con un gran trambusto, e con esso si fracassarono tutti i piatti, i bicchieri e le posate. Parecchi lanciarono urla di dolore.
Harry vide il professor Silente balbettare "Sonorus" alla sua voce, e poi dire: - Silenzio!- con voce definitiva. La scena si bloccò. Era delle più ridicole: Hagrid era cuduto sul tavolo, spezzandolo in due. Draco Malfoy (uno dei primi a scappare) stava in braccio di Tiger, un ragazzo del quinto anno aveva la divisa strappata, mettendo in mostra ampie mutande a righe,e Piton sfoggiava una bellissima capigliatura arancione burrobirra. Harry glielo indico a Ron un attimo prima che il professore facesse un'incantesimo smacchiante. Ma non era finita per lui: scivolando sul tavolo rotto Neville gli cadde a dosso. Con suo immenso orrore si tolse con fatica il più veloce che poteva, ma riinciampò sul tavolo e rotolò giù per le scale, sbattendo contro il tavolo di Corvonero. Piton aveva uno sguardo omicida. Ma per fortuna, Silente non gli diede il tempo di togliere una cinquantina di punti a Grifondoro. Alzò gli occhi al soffitto, e disse: - Forse ci dovrebbe dare qualche spiegazione, professoressa Cooman-
Tutti alzarono lo sguardo. non si sapeva come, ma la Cooman era finita sul lampadario. E sotto, giaceva un pezzo di stoffa nero.
con un incantesino, Silente fece scendere la professoressa.
- I-il...Signore Oscuro! Stà per venire qui!- disse tremante.
- Suvvia, Sibilla!- disse la professoressa Mcgranitt - non avrà di nuovo dato un'occhiata a quella sfera...-
- Esatto!-
- Beh, ma perchè non ci racconta tutti i fatti, e ci spiega perchè ha creato quest'enorme confusione?- disse Silente divertito.
Date le spiegazioni, Silente chiese, molto gentilmente: - Mi potresti spiegare di nuovo l'aspetto di ciò che hai visto nella sfera?-
- E-era tutto nero! E peloso! Gli occhi rossi! Occupavano quasi tutto il colto! E aveva una spece di corno qui, sul viso, e...molte braccia...-
La povera (si fa per dire) professoressa, si accorse un secondo tardi che quello che aveva detto era ridicolo, e che non assomigliava affatto ad un essere umano.
Tutti scoppiarono a ridere ( apparte Calì e Lavanda, si intende), ed Harry guardò per un attino Malfoy. Anche lui rideva, malignamente, e diceva qualcosa a Tiger, che finalmente lo aveva posato a terra. Non poteva crederci che per almeno una volta della vita avrebbe dovuto condividere qualcosa con Malfoy...ma poi lui disse: -Paura, Potter? Buuuu!!!- e tutto ritornò normale.
- Mi sa che ha fatto più paura a te, Voldemort- disse Harry, e con suo immenso piacere Malfoy fece una smorfia e si ritrasse a sentire quel nome.
ke ne dite????