Io sinceramente vorrei che la Fanucci desse segni di vita. Ma ad aspettare loro credo che diventerò ottuagenario.

nuovo libro uscito in questi giorni
http://www.amazon.com/Embassytown-China-Mieville/dp/0345524497

cIelo
Il primo romanzo di - attenzione!!! - fantascienza di Miéville

e intanto sulla home leggo di Kraken come vincitore del Locus.

Ho cominciato a leggere (ahimé tardi, ma meglio tardi che mai), Perdido Street Station. Mi sembra che l'incipit e i successivi capitoli siano decisamente lenti. Ancora non è successo niente...

Fino a pagina 200 circa NON succede niente in effetti.

Forse il posto più giusto era nel 3d delle piccole soddisfazioni della vita, comunque...goodreads ha dato la possibilità ai lettori di fare una domanda a Miéville, gli stessi lettori potevano poi votare la domanda e le prime dieci avrebbero avuto risposta. Ebbene la mia non era tra le prime dieci e nemmeno tra le più votate, in realtà non sapevo cosa chiedere a parte le solite cose "cosa ti ispira", "tornerai nel Bas Làg" eppure



La lista completa è qui
http://www.goodreads.com/topic/show/566606-ask-china-mi-ville#comment_id_31606311

Miéville ha lasciato anche un ringraziamento dove scrive "I’m sorry I can’t answer them all. I’ve done the top ten, as agreed, and also done a few other answers to questions I couldn’t resist responding. " e infatti è stato così carino che ha risposto anche alla domanda meno votata, che per me era geniale tra l'altro.

Finito Perdido Street Station.
Ora sto leggendo la "nuova" traduzione del Signore degli Anelli per disintossicarmi.

La critica dovrebbe essere un po' più articolata, mi scuso in anticipo per la sintesi.

Per 200 pagine c'è solo una cartolina. Un po' poco per invitare a proseguire la lettura, per quanto la cartolina presenti strane visioni. In questa parte sembra che tutto debba essere "weird" e "steampunk" per forza.

Poi la vicenda si snoda, e non è nemmeno narrata malaccio; certo per un romanzo di queste dimensioni, le sottotrame sono praticamente nulle; ma si capisce subito dove si andrà a parare (non come).

Alcuni pezzi sembrano inseriti per "faccio vedere cosa riesco a immaginarmi" (caro pezzo con l'ambasciatore, sto parlando con te!), ma non c'entrano una beata fava e secondo me fare come il Weaver (zac!) su quella parte non sarebbe stato brutto.

Un buon romanzo ma non tutto quel popo' che si è letto in giro. Sarà che il genere non mi attira di per sé; ma mi aspettavo più trama e meno fronzoli.

ps: se l'idea della città "strana" e delle fazioni vi attira, prendetevi un manuale di Planescape e leggetevi di Sigil, dei Godsmen e dei Mercykiller

critica un po' sbrigativa, ma in fondo, cercando di essere oggettivo, concordo. Poi, nella sfera del personale, essendo un fanatico dell'ambientazione, ho amato quelle prime duecento pagine. Dopo anni dalla lettura della trama non ricordo quasi niente, ma quelle immagini mi sono rimaste impresse nella mante

Dai! Come si fa a non amare i dragomini come Teafortwo?

Su Perdido Street Station c'ho sbattuto subito il grugno con quelle sue pagine iniziali, postea mi piaciucchiava sino all'apparizione delle falene estinguitrici, che hanno dato flavor e ritmo in più alla mia lettura. Ho gradito il ragno e, sostanzialmente, anche il finale. Ma un 200 pagine (non so dire bene quali) gliele avrei tolte.

Per l'apprezzamento va considerato anche il quando il dato testo è arrivato,
era una cosa che sapeva di nuovo, di diverso e con delle qualità.
Però di Mieville leggerei altro è che sono scombussalto con le letture... la pila degli arretrati non fa che innalzarsi verso audaci vette...

Sfortunatamente colui che per primo aveva descritto Miéville come "uno che picchia la gente fuori dai pub" non bazzica più per questo forum e si sente...in ricordo di questa battuta, che ho sempre trovato simpatica, posto il link di qualcun altro che ha avuto la stessa idea e ha costruito un blog in cui China picchia chiunque si metta sulla sua strada http://couldtheybeatupchinamieville.wordpress.com/
Lo stesso China in una recente intervista ha detto di apprezzare questo sito e di farsi delle belle risate nel leggere le "sue" avventure.

Sempre in questa intervista China fa un po' autocritica su Perdido che definisce un po' discontinuo come linguaggio, preferendogli invece The Scar che considera più lineare.

non condivido la sua ideologia ma farei comunque il tifo per lui

E intanto ho finito Embassytown, bello davvero. Commento qui http://www.goodreads.com/review/show/183016735