Il Silmarillion


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Autore Messaggio
Palin
«Re sotto la montagna»
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Località: Solace
MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007 17:29 pm    Oggetto:   

fantasyreader93 ha scritto:
nn l'ho letto, ma vorrei farlo, meglio in inglese o in italiano?


Se te lo puoi permettere, molto meglio in inglese, ovvio Smile
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Mar 27 Nov 2007 23:37 pm    Oggetto: Re: Il Silmarillion   

Il Silmarillion è il libro più bello di tutta la saga di Tolkien. Non solo perchè è scritto con un linguaggio semplice e sublime al tempo stesso, quello epico, ma perchè è in grado di regalare emozioni pure e intense come nessun altro romanzo.
Meloth
templare90
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Dom 30 Dic 2007 19:53 pm    Oggetto:   

i vostri commenti mi hanno lasciato itendere che questo libro sia una sorte di gioiello della letteratura del genere fantasy indispensabile per un fan..nonostante tutte queste belle opinione non ho ancora avuto ne l'oppurtunità ne il coraggio per avvicinarmici alcuni miei amici dicono che sia di una pesantezza esasperanta ma che allo stesso tempo regala emozioni tremende pur essendo molto complesso ...che mi dite che ce la posso fare PS(ho finito ora i figli di hurin e non sonoa bituato a tomoni) cmq dicono che sia più avvincente "l'hobbit" voi che mi dite?
gealach
«Falce di luna»
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Località: Karalis
MessaggioInviato: Dom 30 Dic 2007 21:46 pm    Oggetto:   

Bè... Lo Hobbit è, IMHO, una palla mostrusa. Passatemi il termine.
I tuoi amici hanno ragione, il Silmarillion è molto complesso ma una volta fatta l'abitudine al lignguaggio aulico- io lo paragono alla Bibbia...- scorre liscio e perfetto fino alla conclusione.
Non aspettarti comunque un romanzo con un principio, un percorso ed una conclusione ben definiti: come la Bibbia, infatti, è più un intreccio di "storie sacre", di racconti, anche se collegati tra loro dalla linea temporale.
I seek words of such surpassing beauty that they might melt the hardest heart of stone.
- Jacqueline Carey

All female dragons are queens. Just as female cats are queens.
- Robin Hobb
un muspeling
«apprendista incendiario»
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MessaggioInviato: Lun 31 Dic 2007 1:12 am    Oggetto:   

Difatti il Silmarillion è più che altro una mitologia, una Edda o un Kalevala della Terra di Mezzo.

Quanto a Lo Hobbit, beh a me non mi dispiace Affatto! E' paciocco, semplice ma, proprio per questo lo trovo Grazioso! Very Happy
Bran
«servitore di due padroni»
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Località: Era Hyboriana (Trento)
MessaggioInviato: Lun 31 Dic 2007 10:56 am    Oggetto:   

gealach ha scritto:
Bè... Lo Hobbit è, IMHO, una palla mostrusa. Passatemi il termine.


Secondo il mio personalissimo parere è forse il miglior libro di Tolkien Wink, sicuramente è quello che mi ha toccato più nel profondo. Il Silmarillion è senza dubbio il più epico, ma è lo stesso JRR a insegnarci che alla fine sono i "piccoli" a cavare le castagne dal fuoco Wink Smile
Nipote di Pick e di Julia ///
-Riuscite a vedere qualcosa?-
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Lord Carnavon & H. Carter, 26 novembre 1922
Davos Seaworth
«Cavaliere delle Cipolle»
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MessaggioInviato: Lun 31 Dic 2007 18:17 pm    Oggetto: Re: Il Silmarillion   

meloth ha scritto:
Il Silmarillion è il libro più bello di tutta la saga di Tolkien. Non solo perchè è scritto con un linguaggio semplice e sublime al tempo stesso, quello epico, ma perchè è in grado di regalare emozioni pure e intense come nessun altro romanzo.
Meloth


sicuro di averlo letto?
non mi risulta che sia scritto in modo semplice, bensì molto ostico e poi, scusa se il linguaggio è semplice non può essere epico, o sbaglio? mi sembra un ossimoro un po' inutile.
E poi, nonostante sia davvero molto interessante, dalla poesia cristallina ed è una perla della letteratura fantasy, non credo possa essere definito emozionante
meloth
«Eldar»
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MessaggioInviato: Lun 31 Dic 2007 21:28 pm    Oggetto:   

Il linguaggio epico è stato definito il linguaggio che più si avvicina alla perfezione, perchè semplice e sublime allo stesso tempo. Mai letto le opere di Omero? Ecco, quello è lo stesso stile usato da Tolkien. Il problema è che spesso noi lettori moderni abbiamo l'orecchio viziato dal linguaggio basso o infantile della letteratura moderna e non sappiamo apprezzare la bellezza del linguaggio antico. io l'ho studiato, l'ho compreso e l'ho amato e ripreso nel mio libro. Chi non conosce la letteratura epica antica non riuscirà mai a comprendere quella moderna, almeno così dice il mio professore di letteratura greca, e ne ha di esperienza!(non posso dire l'età!). Quanto alle emozioni contenute nel Silmarillion, posso capire perchè non vengano capite a pieno. Sono pure e nobili, innalzate verso la bellezza più sublime, scevre di ogni lordura moderna. Tolkien aveva questo difetto che molti gli hanno contestato e che io adoro. La storia di Beren e Luthien per esempio è una delle storie più belle che io abbia mai letto e anche la più coinvolgente, mi ha tenuta incollata al libro dall'inizio alla fine, così come mi era accaduto con l'Iliade, l'Odissea e l'Eneide di Virgilio. Rileggi questi classici, anche la Divina Commedia se ti va ma forse ti chiedo troppo, e vedrai che guarderai il Silmarillion con occhi diversi e lo riconoscerai per ciò che è in realtà:il lavoro di un genio.
Alby
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MessaggioInviato: Mer 02 Gen 2008 0:14 am    Oggetto:   

Ciao! C'è qualche fmers che avrebbe voglia di farmi uno schemino esplicativo dell'ordine in cui andrebbero letti i libri di tolkien...
Solo perchè ho un po' di casini in testa...
Cioè io ho letto lo hobbit(che a differenza di gealach a me è piaciuto tantissimo Wink ) e il signore degli anelli...
Dato che però saranno passati almeno 4-5 anni dall'ultima volta che li ho letti mi piacerebbe fare una cosa ben fatta e leggere tutto in ordine cronologico ovvero a partire dalla prima era per poi finire con isda che è l'ultimo(giusto? Confused )
Grazie mille...
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Melian
«Ospite»

MessaggioInviato: Mer 02 Gen 2008 15:42 pm    Oggetto:   

Si possono anche leggere "in ordine sparso" Wink
ma se proprio uno vuole fare il precisino

1. Silmarillion
2. Lo Hobbit
3. Il Signore degli Anelli

se da precisino si passa a pignolino Wink tra il Silmarillion e Lo Hobbit bisognerebbe infilarci I Racconti Perduti, Incompiuti e Ritrovati, perchè contengono altre informazioni sulla storia della Terra di Mezzo prima della Terza Era.
Alby
«Balrog»
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Località: Torino
MessaggioInviato: Mer 02 Gen 2008 17:37 pm    Oggetto:   

Grazie melian ma invece "i figli di Hurin" appena uscito dove si colloca?
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Bran
«servitore di due padroni»
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MessaggioInviato: Mer 02 Gen 2008 17:58 pm    Oggetto:   

Alby ha scritto:
Grazie melian ma invece "i figli di Hurin" appena uscito dove si colloca?


dentro il silmarillion Wink
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Alby
«Balrog»
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Località: Torino
MessaggioInviato: Mer 02 Gen 2008 18:16 pm    Oggetto:   

Ah... ma quindi leggere i figli di hurin non è uguale a leggere il silmarillion? perchè mi sembrava di aver sentito che i figli di hurin equivalesse ad un silmarillion ampliato e rivisto dal figlio di tolkien ma forse me lo sono sognato Rolling Eyes
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Bran
«servitore di due padroni»
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MessaggioInviato: Mer 02 Gen 2008 18:30 pm    Oggetto:   

no, i figli sono l'ampliamento di uno dei vari capitoli del silmarillion Wink
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Davos Seaworth
«Cavaliere delle Cipolle»
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MessaggioInviato: Gio 03 Gen 2008 23:44 pm    Oggetto:   

meloth ha scritto:
Il linguaggio epico è stato definito il linguaggio che più si avvicina alla perfezione, perchè semplice e sublime allo stesso tempo. Mai letto le opere di Omero? Ecco, quello è lo stesso stile usato da Tolkien. Il problema è che spesso noi lettori moderni abbiamo l'orecchio viziato dal linguaggio basso o infantile della letteratura moderna e non sappiamo apprezzare la bellezza del linguaggio antico. io l'ho studiato, l'ho compreso e l'ho amato e ripreso nel mio libro. Chi non conosce la letteratura epica antica non riuscirà mai a comprendere quella moderna, almeno così dice il mio professore di letteratura greca, e ne ha di esperienza!(non posso dire l'età!). Quanto alle emozioni contenute nel Silmarillion, posso capire perchè non vengano capite a pieno. Sono pure e nobili, innalzate verso la bellezza più sublime, scevre di ogni lordura moderna. Tolkien aveva questo difetto che molti gli hanno contestato e che io adoro. La storia di Beren e Luthien per esempio è una delle storie più belle che io abbia mai letto e anche la più coinvolgente, mi ha tenuta incollata al libro dall'inizio alla fine, così come mi era accaduto con l'Iliade, l'Odissea e l'Eneide di Virgilio. Rileggi questi classici, anche la Divina Commedia se ti va ma forse ti chiedo troppo, e vedrai che guarderai il Silmarillion con occhi diversi e lo riconoscerai per ciò che è in realtà:il lavoro di un genio.



Esordisco dicendo che ho già letto buona parte della Divina Commedia, conosco le opere omeriche e anche l'Eneide, pur essendo sicuramente più giovane di te.
Nel tuo messaggio ho colto un po' di arroganza che, a parer mio, potevi anche risparmiarti (che, oltretutto, è presente in tutti i tuoi post in questo forum)
Non voglio polemizzare (potrei replicare in mille modi) e quindi ti rispondo subito: trovo che sia molto opinabile definire il linguaggio epico "semplice", poichè il linguaggio deve adeguarsi all’argomento e dunque quello epico, può essere solo sublime, stupefacente.
Quanto all’idea di perfezione da attribuire al linguaggio letterario o a qualsiasi altra cosa è, come il bello, qualcosa di discutibile (nel senso canonico del termine) e soggettivo
Difatti,apprezzo sia la letteratura moderna, che non credo possa esser definita "lordura" (non mi sembra che Manzoni, Foscolo, Pirandello, Pavese, Calvino, per citarne alcuni, siano da disprezzare a tal punto, pur non riproducendo lo stile epico) che Omero,che ho letto e apprezzato (non sei l'unica e non chiedi troppo ), così come ogni romanzo di Tolkien, il quale cerca di artefare proprio lo stile del cieco di Chio.
Credo di esser riuscito ad andare oltre la storia e credo di aver compreso appieno l'epicità di Tolkien (fra l'altro ricordo che oggi è l'anniversario della sua nascita), tuttavia non mi è sembrato un libro emozionante, almeno questo è il mio parere, soggettivo (non sono meno intelligente di te, nonostante non abbia provato alcuna sensazione particolare)
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