Non aprite quella porta


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Autore Messaggio
franz
«Mago» Mago
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 18:16 pm    Oggetto: Re: risposta a "non aprite quella porta"   

Ivo ha scritto:

Mamma mia, Franz, nessun pensiero (dico: nessuno) puo' essere piu' distante dalla mia opinione. Lo sai che Manzoni criticava anche la letteratura fantastica perche' a suo dire non aveva il vero per oggetto e allontanava dalla vera religione, cioe' la sua?
Io direi: cio' che vuoi per oggetto, dilettevole per iscopo e la confezione non conta.
Wink


Niente di strano. Avere opinioni diverse, intendo. Io interpreto il 'vero', come: scrivi di ciò che sai. E lo considero un consiglio prezioso. Riguardo la confezione abbiamo idee molto diverse.
Nella comunicazione, il contenuto del messaggio pesa per il 10% circa, il resto è forma
- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista
Ivo
«Necromante»
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 18:24 pm    Oggetto: Re: risposta a "non aprite quella porta"   

franz ha scritto:
Niente di strano. Avere opinioni diverse, intendo. Io interpreto il 'vero', come: scrivi di ciò che sai. E lo considero un consiglio prezioso. Riguardo la confezione abbiamo idee molto diverse.
Nella comunicazione, il contenuto del messaggio pesa per il 10% circa, il resto è forma


Confezione che vuoi... intendevo: letteratura, cinema, fumetto, pittura, musica... arti ricche e povere... figurativo e astratto... tutto e' sullo stesso piano. Personalmente ascolto dodecafonica e i Massive Attack, leggo libracci da edicola e i Grandi Capolavori, guardo film seri prendendoli per seri e film d'intrattenimento come film d'intrattenimento.
E' questo il punto, Franz: qui mi pare che si critichi NAQP come se TUTTI i film dovessero essero d'autore, o come se "trattare di fatti realmente accaduti" sia una cosa SACRA! E sia un dogma trattarli con vereconda sincerita'. Guarda che anche il film originale non c'entrava un fico coi fatti "reali" (ammesso che questa parola abbia un senso, visto che l'arte da sempre INTERPRETA). Cmq, per fortuna, non ci sono solo i film come "Sleep" o i documentari, ma anche le chicche di puro intrattenimento. Come, per l'appunto, questo NAQP remake.
Wink
franz
«Mago» Mago
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 18:30 pm    Oggetto: Re: risposta a "non aprite quella porta"   

Ivo ha scritto:

E' questo il punto, Franz: qui mi pare che si critichi NAQP come se TUTTI i film dovessero essero d'autore, o come se "trattare di fatti realmente accaduti" sia una cosa SACRA! E sia un dogma trattarli con vereconda sincerita'. Guarda che anche il film originale non c'entrava un fico coi fatti "reali" (ammesso che questa parola abbia un senso, visto che l'arte da sempre INTERPRETA). Cmq, per fortuna, non ci sono solo i film come "Sleep" o i documentari, ma anche le chicche di puro intrattenimento. Come, per l'appunto, questo NAQP remake.
Wink


Ivo, io non parlavo assolutamente di NAQP, che non ho visto. Stavo facendo un discorso generale e rispondevo all'equazione: fatto reale-film bello che mi pare insostenibile. Il dilettevole, nel mio metro di giudizio, ha grande importanza, quindi i film d'intrattenimento entrano eccome tra i film che considero ben riusciti (basta andare a leggersi le mie recensioni, scritte in tempi non sospetti, per averne la prova) Very Happy
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Ivo
«Necromante»
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 18:32 pm    Oggetto: Re: risposta a "non aprite quella porta"   

Tanto per intenderci... te la sentiresti di criticare Psycho o Il silenzio degli innocenti perche' non danno una versione "realistica" degli eventi? E guarda che stiamo parlando sempre dello stesso episodio, dello stesso serial killer, della stessa storia.

http://www.horrortv.it/edwardgeinf.htm

Wink
Ivo
«Necromante»
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 18:34 pm    Oggetto: Re: risposta a "non aprite quella porta"   

franz ha scritto:
quindi i film d'intrattenimento entrano eccome tra i film che considero ben riusciti


Allora promettimi una cosa: dai un'occhiata a NAQP remake, e poi riparliamone. Ma - ti prego! - guardalo per quello che e': un film d'intrattenimento.
Ciao,
Ivo
franz
«Mago» Mago
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 18:34 pm    Oggetto:   

Ivo, sei troppo veloce e spedisci mail prima ancora che abbia il tempo di rispondere. Leggi più su: stiamo dicendo la stessa cosa.
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Ivo
«Necromante»
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 18:39 pm    Oggetto:   

franz ha scritto:
Leggi più su: stiamo dicendo la stessa cosa.


Vero. Embarassed
Pero', lo stesso, affittati il dvd appena esce. Se ti piace l'horror, ti fara' trascorrere un'ora e mezza piacevole. Al limite, se ti fara' schifo, pregusterai il piacere di smontarmelo anche tu! Wink
Ciao,
Ivo
elvezio
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 20:20 pm    Oggetto:   

... Che casino... Nel senso che più ci penso più non riesco a capire cosa possa contare, nella valutazione di unfilm, se lo script tratti o meno di una storia reale e di come ne parla... Vorrei davvero che balubino capitasse di nuovo in forum per spiegare...

Sull'altra faccenda (intrattenimento vs autore) invece non ho dubbi in quanto non ho mai visto un film d'autore. Cioè, ne ho visti magari a miliardi ma quando guardo un film lo faccio sempre e solo con l'intrattenimento in testa e basta, sia esso Nekromantik, Basket Case, Il posto delle fragole, El topo o Guinea Pig. Questi titoli mi hanno "intrattenuto" mentre i film di Andy Warhol no (e... lo ammetto, dopo la prima ora scarsa ho smesso di vedere quello del tizio che dorme, ho visto tutto quello sui Velvet Underground solo grazie alla presenza di Nico ma era tosto anche quello... sono riuscito a vedermi completo quello di Kiarostami sui due tizi che dormono ma grazie al setting particolare). Non ho mai divisioni di genere, proprio non ci riesco. O un film intrattiene o no, ma a questo non si sovrappone mai precisamente il suo essere film autoriale o meno (... esempio: tutti i film di Carpenter sono autoriali ma non tutti mi intrattengono...)... O un film è ben girato, la forma esprime bene il contenuto, tute le parti quagliano ecc ecc o no...

Altrimenti si innesta un bel gioco di scusanti: "vai a vedere quel western di serie z, ma guardalo con l'ottica che è stato girato in 3 giorni in un asilo nido durante gli intervalli e avevano la cinepresa rotta e all'attore ha preso il maldipancia e volevano solo girare un western di serie z" e si scusa tutto. Vado a vedere un western di serie z? No, vado a vederne uno di serie A visto che ho un numero "finito" di film e libri che potrò vedere/leggere in vita...

Sono discorsi, come al solito, che sconfinano nel grande ombrello del de gustibus e che quindi, come quelli sulla politica, lasciano il tempo che trovano, come chi differenzia fra mainstream e generi in letteratura: chi legge solo mainstream sinperde dei geniacci di quello che viene definito "genere" e chi legge solo roba di genere... Poraccio, si perde un sacco di maestri mainstream. E poi... Il giardino di cemento di McEwan che romanzo è? Di formazione? Amour fou? O un racconto horror su una famiglia che seppellisce la madre in cantina e vede il cadavere mentre lentamente crepa il cemento? O Ali il magnifico di Paul Smail che cos'è? Manstream? Splendido affresco del disagio delle banlieu parigine? Storia della formazione emotiva e culturale di un serial killer? Boh..

I generi mi sono utili solo per mera semplicità di discorso (hanno un buon potere di sintesi), purtroppo servono agli editori per vendere gialli, noir, sf, hard sf, space opera, polar (voglio dire, polar! maddai...) invece di vendere... romanzi...

Romanzi e film... tutto il resto sono ammenicoli e merchandising...

Bella discussione però. bella perchè vedo e capisco esattamente i discorsi di Ivo e Franz e il bello è che... avete ragione entrambi, anche se sembra un controsenso... Una cosa che distingue NOTEVOLMENTE questo forum da certi altri che ho frequentato è che ci si confronta ma non si litiga e non si offende, è gran conquista....

Mmmm, già che ci siete entrambi ne approfitto e chiedo quanto ho chiesto in privato a Franz: da quanto ho capito HM è diretta da Ivo. Ivo, posso continuare a tentare di sottoporre recensioni e news (tutte quelle che ho inviato a FM si occupavano del "genere" "horror" Laughing e, nel caso, devo inviarle alla tua mail? )

Scappo a cucinare che quella belva della mia ragazza ha fame....

Elv
Ivo
«Necromante»
Messaggi: 290
Località: Genova
MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 21:51 pm    Oggetto:   

elvezio ha scritto:
... Che casino... Nel senso che più ci penso più non riesco a capire cosa possa contare, nella valutazione di unfilm, se lo script tratti o meno di una storia reale e di come ne parla...


Tutte le storie sono reali, e nessuno lo e'. Mi fai pensare alla fotografia "concerned" americana, da cui e' nata la triste etichetta di "fotografia impegnata socialmente" tanto cara in Italia, e quasi sempre proposta in opposizione alla foto "pittorica"... Uno dei padri della foto impegnata socialmente e' Lewis Hine... avete presente le foto degli immigrati italiani in USA? Ebbene: oggi sappiamo che moltissimi scatti di Hine erano delle "sole", ovvero foto costruite ad arte, com ampio uso di bimbi emaciati, fatti per sensibilizzare l'opinione pubblica. Sensibilizzare per sensibilizzare, va benissimo anche il "pittorico" (pensiamo alle potentissime "visioni" contro la guerra di Otto Dix)... quindi perche' prendere in giro il pubblico mostrando una realta' "ritoccata" spacciandola per realta' "assoluta"? Per giustificarsi, ovviamente. Per poter dire che cio' che "viene mostrato" e' tutto vero, e come tale va rispettato a prescindere dai valori artistici. Pensiamo a quanto guano fotografico c'e' stato propinato, e a quante "cacate carte" (permettetemi la dotta citazione a Catullo) dobbiamo portare rispetto a prescindere dal valore SOLO per il fatto che parlano della realta' (di solito una ridotta fetta di realta', filtrata attraverso i preconcetti e le convinzioni di chi fotografa/scrive/filma)... Quindi no: non possiamo salvare un'opera mediocre solo perche' al suo centro e' l'uomo o una sua storia "vera"... e cosi' sono riuscito anche a citare G. Lippi (editoriale ad Urania 1288).

elvezio ha scritto:
Altrimenti si innesta un bel gioco di scusanti: "vai a vedere quel western di serie z, ma guardalo con l'ottica che è stato girato in 3 giorni in un asilo nido durante gli intervalli e avevano la cinepresa rotta e all'attore ha preso il maldipancia e volevano solo girare un western di serie z" e si scusa tutto. Vado a vedere un western di serie z? No, vado a vederne uno di serie A visto che ho un numero "finito" di film e libri che potrò vedere/leggere in vita...


Su questo siamo perfettamente d'accordo. Estendo, persolmente, il gioco di scusanti anche al "realismo". Quanti film ci tocca vedere, orrendi, girati da cani, recitati anche peggio, che pretendono rispetto, torno a dirlo, perche' affrontano temi "veri"? L'autore, allora, non potrebbe essere proprio colui non ha bisogno di note a margine o dell "scuse" che nascono dall'uso dei "simboli" e delle "parabole" per raccontare la SUA realta'? Conosco tante persone che amano film come La sottile linea rossa perche' "sparano, s'ammazzano, e fanno la guerra" (e non importa se il film e' abbastanza pacifista), o amanti della violenza e della tortura che tengono da conto la loro copia delle 120 giornate di Pasolini tra gli altri film bsm. Dunque? Siamo proprio sicuri che la chiave di lettura di una storia sia sempre quella "voluta" dallo scrittore o dal regista?
Tutta l'arte, ahime', e' come le macchie Rorschach. Ognuno e' libero di vederci quello che vuole, e non c'e' possibile analisi univoca. Quindi tanti saluti alle discriminanti tra arte di serie A, B o Z, tanti saluti al "politicamente corretto", al "concerned", a migliaia di saggi scritti da eminenti critici, all'uso strumentale dell'arte per farne il veicolo di messaggi oggettivi.

elvezio ha scritto:
I generi mi sono utili solo per mera semplicità di discorso (hanno un buon potere di sintesi), purtroppo servono agli editori per vendere gialli, noir, sf, hard sf, space opera, polar (voglio dire, polar! maddai...) invece di vendere... romanzi...


Il che sarebbe innocuo. Peccato che gli editori si convincano tanto delle loro idee in questo senso da costringere l'horror a maschersi dietro all'etichetta noir (che vuol dire meno di horror).

elvezio ha scritto:
Mmmm, già che ci siete entrambi ne approfitto e chiedo quanto ho chiesto in privato a Franz: da quanto ho capito HM è diretta da Ivo. Ivo, posso continuare a tentare di sottoporre recensioni e news (tutte quelle che ho inviato a FM si occupavano del "genere" "horror" Laughing e, nel caso, devo inviarle alla tua mail? )


Per le news ci stiamo organizzando in questi giorni. Quanto alle recensioni, se vuoi, possiamo parlarne in privato.
Ciao,
Ivo
Leida80
«Stregona di Angmar»
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Località: Roma
MessaggioInviato: Mar 16 Mar 2004 22:01 pm    Oggetto:   

io non credo però che verità coincida con realtà. Amo le opere d'arte che parlano delle molteplici facce della verità, ma per dire la verità non c'è bisogno della realtà.
Io credo che la verità cui facesse riferimento Franz fosse appunto altra cosa dalla realtà.
Ivo
«Necromante»
Messaggi: 290
Località: Genova
MessaggioInviato: Mer 17 Mar 2004 2:25 am    Oggetto:   

Leida80 ha scritto:
Io credo che la verità cui facesse riferimento Franz fosse appunto altra cosa dalla realtà.


Diffido della realta', e ancor piu' della verita'. Wink
L'ultimo che ha provato a raccontarmi la verita', citava per fonte "suo cugino".
Cool
Leida80
«Stregona di Angmar»
Messaggi: 4986
Località: Roma
MessaggioInviato: Mer 17 Mar 2004 11:51 am    Oggetto:   

e chi ha detto che esiste "la" verità. Ognuno ha la sua. Ognuna è vera ognuna è falsa. Mi piace ascoltarle tutte e costruirmi la mia, che per altro è qualcosa "in movimento", pronta a cambiare quando se ne senta il bisogno.
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