Estasia - Danny Martine e La Corona Incantata


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Marina
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 11:40 am    Oggetto:   

Palin ha scritto:

Cominciamo con le note dolenti, la trama estremamente lineare e le situazioni spessissimo risolte con un deus ex machina in certi momenti decisamente fastidioso (su tutti il palazzo dell'Inverso) non fanno che distaccare il lettore dalla sospensione dell'incredulità che già mantiene a fatica per tutto il libro.



uhmmm... Io vorrei approfondire questo punto, anche in un'ottica generale. Perché questa storia del deus ex machina viene fuori spesso, è venuta fuori anche con Deathly Hallows, ma io ho l'impressione che sia un'epressione usata fuori dal suo contesto naturale. Mi spiego: x definizione (sto parlando di narrativa moderna e quindi al di fuori di quella che è l'accezione usata nella tragedia greca da cui è stata presa a prstito l'espressione) il deus ex machina è una soluzione che non si innesta con la logica della storia/ambientazione/personaggi. Ad esempio: Frodo, in cima al monte Fato, non risce a liberarsi dell'Anello. Improvvisamente appare in cielo un astronave, sbarca un omino verde che lo aiuta a sfilarsi l'oggetto e a buttarlo nel cratere. Questo è il classico deus ex machina perché gli alieni nella Terra di Mezzo ci stanno bene quanto uno strato di senape in una saint honoré.

Quello cui invece si assiste più spesso - e credo sia la mancanza lamentata da Palin qui e il diffetto di D.Hallows - non è propriamente il deus ex machina, ma l'eccessivo ricorso all' "aiuto dall'esterno". Ora, questo può anche annoiare il lettore, può appiattire la situazione e il ruolo dle prtagonista, tutto quel che volete, MA NON E' un deus ex machina. Perché non ti sbalza fuori dal mondo secondario, semmai ti fa dire che la trama è debole che il protagonista è una figura che deve ountellarsi altrove x muoversi in avanti. Faccio cmq notare che l'aiuto esterno è abusato anche da fior di scrittori, e ad es, anche il SdA ne è pieno. Frodo, da solo, sarebbe arrivato vivo forse fino al Puledro Impennato, per quella che è la mia impressione...
Palin
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 11:44 am    Oggetto:   

Beh, se arriva un aiuto dall'esterno che non è spiegato , l'effetto è quello. Sappiamo che:

[SPOILER]
Eufonio può essere richiamato usando il fischietto.
Ma gli altri come arrivano nel palazzo dell'inverso?

[/SPOILER]

Questo sbalza fuori dal mondo secondario, almeno per quanto mi riguarda Smile
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Valin
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 11:52 am    Oggetto:   

Io non sono molto d'accordo con quello che hai scritto e sinceramente uno si aspetta "qualche" considerazione in piu' che spieghi meglio una osservazione.
Anche io ho letto il libro e pur trovando alcune cose che non mi son piaciute, ritengo sia un buon libro fantasy.
Poi forse dimentichi che Estasia si tratta di un libro per ragazzi e quindi bisogna tenerne conto. Da qui la trama lineare o il linguaggio semplicistico come lo chiami tu, ma comunque credo siano scelte dell'autore e quindi non un difetto.
Mi da' molto fastidio ritenersi al di sopra di un editor che ha scelto di pubblicare questo libro piuttosto che un altro. Fatti assumere come editor e allora avrai la facolta' di scegliere tu i libri.

Per me Falconi e' all'altezza di altri scrittori italiani fantasy.
Ma e' la mia opinione
Palin
«Re sotto la montagna»
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 11:59 am    Oggetto:   

Valin ha scritto:

Mi da' molto fastidio ritenersi al di sopra di un editor che ha scelto di pubblicare questo libro piuttosto che un altro. Fatti assumere come editor e allora avrai la facolta' di scegliere tu i libri.


Mi sa che tu hai una gran confusione in testa fra la figura dell'editor e quella dell'editore... Rolling Eyes
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Valin
«Hobbit»
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 12:15 pm    Oggetto:   

Palin ha scritto:
Mi sa che tu hai una gran confusione in testa fra la figura dell'editor e quella dell'editore... Rolling Eyes


In ogni caso evitiamo critiche distruttive come la tua che non servono a nessuno perlopiu' se non giustificate
Edwin di Wytryn
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 12:58 pm    Oggetto:   

Marina ha scritto:
Palin ha scritto:

Cominciamo con le note dolenti, la trama estremamente lineare e le situazioni spessissimo risolte con un deus ex machina in certi momenti decisamente fastidioso (su tutti il palazzo dell'Inverso) non fanno che distaccare il lettore dalla sospensione dell'incredulità che già mantiene a fatica per tutto il libro.



uhmmm... Io vorrei approfondire questo punto, anche in un'ottica generale. Perché questa storia del deus ex machina viene fuori spesso, è venuta fuori anche con Deathly Hallows, ma io ho l'impressione che sia un'epressione usata fuori dal suo contesto naturale. Mi spiego: x definizione (sto parlando di narrativa moderna e quindi al di fuori di quella che è l'accezione usata nella tragedia greca da cui è stata presa a prstito l'espressione) il deus ex machina è una soluzione che non si innesta con la logica della storia/ambientazione/personaggi. Ad esempio: Frodo, in cima al monte Fato, non risce a liberarsi dell'Anello. Improvvisamente appare in cielo un astronave, sbarca un omino verde che lo aiuta a sfilarsi l'oggetto e a buttarlo nel cratere. Questo è il classico deus ex machina perché gli alieni nella Terra di Mezzo ci stanno bene quanto uno strato di senape in una saint honoré.


Concordo con le precisazioni di Marina circa il "famigerato" deus ex machina. Senza dubbio.

Poi ci sono sempre da fare dei distinguo grossi come case quando si tenta, in un modo o nell'altro, di fare paragoni fra autori italiani. Come ho detto in un articolo, per ora non trovo autore nostrano che ne ricalchi un altro: c'è una varietà impressionante. Sono tutti unici e ben distinguabili (anche per via, ovvio, del ridotto numero di questi esponenti).

Superiore o inferiore non esiste. In assoluto. Scherziamo? Non è possibile fare paragoni. Non osso paragonare un D'Angelo a una Witcher, una Troisi a un Giannone, ecc... Sono paragoni che non stanno in piedi. Se poi ci soffermiamo sul voluto taglio per ragazzi di Estasia, allora ci si rende ben conto che un raffronto del genere non sta in piedi.

Un saluto,
Luca
Marina
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 13:29 pm    Oggetto:   

Valin ha scritto:
In ogni caso evitiamo critiche distruttive come la tua che non servono a nessuno perlopiu' se non giustificate


no, qua ti sbagli Valin. Palin non è persona che critichi per il gusto di farlo, lui fornisce sempre, in piena onestà, il suo (legittimo) parere su un libro.

Palin, non ricordo i particolari dell'Inverso perché la mia lettura risale a molti mesi fa. Rileggerò il passo ma in ogni caso, da quello che contesti, a me sembra se mai un buco nella consequenzialità della trama, ma non, riepto, un deus ex machina Wink
GattaMatta
«neoroman» neoroman
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Località: Li castelli romani
MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 13:30 pm    Oggetto:   

Marina ha scritto:
Faccio cmq notare che l'aiuto esterno è abusato anche da fior di scrittori, e ad es, anche il SdA ne è pieno.


e questo che vuol dire?
Che siccome lo hanno fatto fior fior di scrittori allora invece che un difetto è diventato un pregio? Non credo!
Non lo si può criticare in scrittori, nostrani e non, con minor riscontro di un Tolkien? Non credo!

Io per esempio, proprio per questo abuso di soluzioni "facili arrivate dall'esterno", che mi stufano presto, ho abbandonato il libro dopo pochi capitoli.
Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto. (Alessandro Manzoni)
Palin
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 13:31 pm    Oggetto:   

Edwin di Wytryn ha scritto:
Sono paragoni che non stanno in piedi. Se poi ci soffermiamo sul voluto taglio per ragazzi di Estasia, allora ci si rende ben conto che un raffronto del genere non sta in piedi.


Non so, mi sembra una giustificazione debole, a meno che "per ragazzi" non significhi "per bambini", allora sì che si giustifica una riduzione del lessico e dell'intreccio... ma se ben segnalata in copertina. Ma non mi pare il caso di Estasia. Non mi pare che i ragazzi di oggi si facciano problemi a leggere le Cronache del Mondo Emerso o Harry Potter, o la Bussola d'Oro, che sono libri con una struttura decisamente più complessa. Io stesso ho letto i libri di Dragonlance a 14 anni... e non ho subito disfunzioni.

E comunque un confronto tra autori e opere dello stesso genere direi che sta in piedi sempre, ovviamente se portato su un piano in cui gli autori o le opere si intersecano. Se non è possibile fare questo, allora non esiste un metro di giudizio per Estasia e quindi si può dire tutto e il suo contrario.
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Marina
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 13:35 pm    Oggetto:   

GattaMatta ha scritto:

e questo che vuol dire?
Che siccome lo hanno fatto fior fior di scrittori allora invece che un difetto è diventato un pregio? Non credo!
Non lo si può criticare in scrittori, nostrani e non, con minor riscontro di un Tolkien? Non credo!


no, vuol dire semplicemente che non sempre l'aiuto dall'esterno è un difetto. Ma è necessario che sia ben costruito e si ALTERNI all'azione autonoma del personaggio (come infatti avviene nel SdA). Anche perché un romanzo senza nessun aiuto dall'esterno, incorre nell'opposto difetto del megasupereroe bello buono e con l'occhio azzuro. E di plastica.
Quindi, come in tutte le cose, è questione di dosaggio, e nessun ingrediente è cattivo in sé e per sé. Bisogna valutare come si inserisce nel contesto
Marina
«Bracchetto del Cheshire»
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 14:30 pm    Oggetto:   

Palin ha scritto:

Mi sa che tu hai una gran confusione in testa fra la figura dell'editor e quella dell'editore... Rolling Eyes


vabbè dai Giuseppe, capita di confondere le due figure, è una sottigliezza che non tutti i lettori possono conoscere e non se ne può far loro una colpa Wink

Allora visto che è venuta fuori, facciamo un po' di chiarezza anche x chi sta seguendo la discussione: l'editore è inteso come 'casa editrice' (o persona fisica che rappresenta la tale - es, se dico Franc Clun o Franco Forte, è sinonimo di Delos), l'editor è invece quella figura che si incarica di sistemare i testi che devono andare in pubblicazione, correggendo refusi, passi che non camminano, punteggiatura, scelta di vocaboli più appropriati ecc.
Negróre
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 14:54 pm    Oggetto:   

Marina ha scritto:
se dico Franc Clun

Posso dire anche Franco Cluno! Laughing

In ogni caso, oltreché per scrivere scemenze, intervengo per incasinare un po' la tua chiarificazione. Esistono case editrici in cui l'editore corrisponde all'editor, pur essendo le due figure distinte, per lavoro. Nella vecchia Nord - quella con cui ho cominciato, per capirsi - Gianfranco Viviani era sia editore che editor. Insomma, per.
Tutto chiaro? Mr. Green
Un sorriso, Andrea
FrancescoFalconi
«Gollum»
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 15:14 pm    Oggetto:   

Un appunto sul deus ex machina.
Forse è sfuggito qualche pezzo del libro o lo si è letto in modo frammentario e "semplicistico":

Compito di Danny non è solo quello di ritrovare le nove pietre e risvegliare la Regina, ma di riaprire le porte del Palazzo dell'Inverso (grazie alla moneta di Amos [pag 194] per il Custode dei Campi dell'Oblio[pag 411]).
Una volta recuperate le luci della Corona Incantata, Darmha si sarebbe risvegliata. Danny a quel punto avrebbe potuto aprire il Palazzo [pag 72].
Ma le cose non vanno esattamente così, Danny si trova a dover aprire il Palazzo senza aver ancora la pietra Bianca. E il sospetto di non farcela, di risultare debole nonché affetto dal morbo stesso di Estasia, lo assale nel capitolo del Dubbio. [pag 275]
Grazie alla Visione Ancestrale [pag 281] riesce a riacquistare fiducia in se stesso, e di conseguenza decide di aprire ugualmente le porte nel Sepolcro dell'Anziano [pag 407] .
Solo nel nono piano dell'Inverso, Danny capirà che la facilità con cui era risucito a recuperare le nove pietre, faceva parte di un disegno già prestabilito [pag 473], punto da cui si dipanerà la storia del Decimo Cancello e del proseguo di Estasia1.


L'Inverso è il fulcro dei personaggi di Estasia e dei loro opposti, il momento in cui i colori si contrappongono. Ecco perchè Danny si aziona solo al suo "inverso", solo nel nono piano. E' il culmine in cui tutta Estasia entra a far parte del gioco degli opposti. [pag 475-576-477]
Non c'è stata alcuna difficoltà letteraria nell'Inverso, né espediente deus ex machina per risolvere la trama, né tanto meno una mancanza di fantasia.
Lo volevo (e lo voglio tutt'ora) esattamente a quel modo.

edit: aggiunta rif. pag.
Palin
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 18:29 pm    Oggetto:   

Fin qua ci sono, il problema sta nel come compaiono i personaggi. Per Eufonio è chiaro, ammettiamo che Amos abbia dei poteri... ma gli altri? Ok, magia, ma dire magia non basta Smile
TK7 should, of course, be named Neville – Neville and Luna, a match made in heaven.
Marina
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MessaggioInviato: Gio 20 Set 2007 19:16 pm    Oggetto:   

Negróre ha scritto:
[In ogni caso, oltreché per scrivere scemenze, intervengo per incasinare un po' la tua chiarificazione. Esistono case editrici in cui l'editore corrisponde all'editor, pur essendo le due figure distinte, per lavoro. Nella vecchia Nord - quella con cui ho cominciato, per capirsi - Gianfranco Viviani era sia editore che editor. Insomma, per.
Tutto chiaro? Mr. Green



sì però non li incasinare, porelli, dai Wink Che poi nelle case piccole si faccia modello "metto su questo cappello", "tiro giù questo cappello" Laughing ok, ma facciamo finta che la teoria è uguale alla pratica Cool
Aho' ANdy, guarda che non mi sfuggi, ti ribecco sulla faccenda dei nomi eh, lascia solo che torni il Mago Twisted Evil Wink A proposito: Franc Cluno? Dopo Frank Strong mi fa un baffo Laughing Cool

Grazie Bolak per le precisazioni, hai fatto bene a postarle, non c'è mai come 'li'intepretazione autentica' x chiarire un libro. Rileggerò anch'io il passo, giusto per curiosità Wink
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