Lo stralisco; Motu-iti; Mattia e il nonno


Autore Messaggio
FantasyMagazine
Balrog
Messaggi: 4381
MessaggioInviato: Lun 11 Feb 2008 3:24 am    Oggetto: Lo stralisco; Motu-iti; Mattia e il nonno   

Lo stralisco; Motu-iti; Mattia e il nonno

Leggi la recensione.
ape
Hobbit
Messaggi: 0
MessaggioInviato: Lun 11 Feb 2008 3:24 am    Oggetto: .. sperando di non essere fuori luogo   

Nella speranza prenda col beneficio d'inventario quanto le dico, mi permetto di fare alcune puntualizzazioni sulla sua recensione, quindi citando alcuni brani le sottolinerei alcune correzioni:

1. …remotissimo (remoto è già superlativo)

2. ...di carattere eziologico: scoprire il perché le cose sono quello che sono (dovrebbe usare l'articolo "il" davanti al perchè correzione giustificata dal significato di eziologico che significa ricerca, indagine, studio delle cause)

3. Tou-Ema verrà ingannato da un rivale e tutto il suo popolo lo esilierà con un certa recondita voluttà, facendolo diventare un mostro e, come nelle più radicali tragedie, rivoltando questo mostro contro se stesso. (senza contare l'uso della "e" dopo il punto, è poco calzante definire edenico il villaggio: noi che non abbiamo letto il libro abbiamo difficoltà a capire la contraddizione di questo villaggio così poco paradisiaco a causa del carattere degli abitanti da Lei descritto successivamente alla definizione che ne ha data)

4. È la parabola perfettamente delucidata (vocabolo che è poco usato in linguaggio comune, è quasi un apax, quando si poteva meglio definire semplicemente emblematica, esemplificativa ecc.)

5. di quell’atteggiamento suicidale ( vocabolo desueto e poco efficace in luogo di autodistruttivo, autolesionista)

5. …un tratto più sensuoso ( sensuale andrebbe meglio) e selvaggio, una sottile follia erotica ( sottile si usa con sottile vena: la follia non è sottile ma prorompente, altrimenti contradditio in terminis) , per far decollare il libro verso le vette mistiche (cambierei l’ordine e direi “mistiche vette”) raggiunte solo nel del Cantico dei cantici.

6. …in compagnia del nonno morto ( se il nonno è morto come si fa ad usare il temine “in compagnia”?), attraverso le strade della morte (il bambino è vivo e non attraversa le strade della morte: per certe scelte “stilistiche” lasciamo fare agli scrittori che possono permettersi licenze poetiche e non ai critici”).

7. La morte, se è vero (il se è vero chi lo dice lei o l’autore?) che il suo dio si chiama Plutone, è pur sempre la nostra più grande ricchezza. Il suo regno (diceva Eraclito) è talmente vasto che, ovunque vai, non trovi confini. Questo libro è una delle guide migliori che sia possibile reperire. In particolare, meglio di un libro dei morti tibetano o egiziano, o di una lamina orfica, ci disinibisce dalla paura, di fronte a questo facile mistero, di ridere e piangere. È un romanzo che vi farà fare entrambe le cose. Parlarne oltre non serve. (tutto il periodo non funziona: l’incidentale che fa riferimento ad una citazione che va messa in corsivo deve prevedere l’esatta dicitura della fonte da cui si è tratta: di Eraclito ci restano frammenti e questi vanno citati in lingua originale tra parentesi con il testo da cui si traggono e l’indicazione del numero del frammento chi recensisce non può permettersi libertà se non motivandole e poi la citazione è fuori luogo e la si poteva omettere. In ultimo questa è una citazione dal testo o Sue considerazioni?)

8. Ancora di meno serve parlare ( mi passi l’espressione ma come incipit è bruttino)

9. E, poi, forse, un contato (troppe virgole e ricordarsi che un periodo non comincia mai con “e” a meno di una licenza poetica, che non è questo il caso. “contatto” è importante rileggere per evitare errori di battitura)

10. Il romanzo non risponde negativamente a queste domande: le demolisce. (due punti e non il punto e virgola…e poi “come si possono demolire le domande”?

11. Il pittore si mette a dipingere per il bambino, Madurer, e scopre che non è possibile conoscere il mondo né con la pittura né in un altro modo. Scopre che conoscere è una forma di distrazione e che la distrazione non può nulla contro il dolore, il quale riguarda tutti, non solo chi muore; che morire, infatti, è un destino comune e quotidiano da cui non ci salva né la creatività né l’immaginazione (che il pittore ha imparato a reputare virtù distinte). Infatti il bambino alla fine muore, perché si deve morire; e il pittore capisce che quando facciamo parlare l’immaginazione, figuriamo proprio la morte e il suo essere senza confini, il suo essere eternità e totalità. La morte è nera solo perché non ha immagini (noi, tecnicamente, immaginiamo solo in assenza di immagini). Il bambino muore e il pittore smette di fare il pittore. E questo è il più commovente (e lo è doppiamente, per la mente e per il cuore) lieto fine che la nostra letteratura contemporanea abbia mai conosciuto. Lo Stralisco è una grandioso libro fantastico sul fantastico. (Se le considerazioni sono Sue dovrebbe motivarle meglio e poi il periodo è pieno di errori ortografici e sintattici)

La recensione di per sè non è entusiasmante spero non se ne abbia a male.
Tommaso Didimo
Hobbit
Messaggi: 3
MessaggioInviato: Mar 12 Feb 2008 17:00 pm    Oggetto: risposta ad Ape   

Rispondiamo alle recenti obiezioni di Ape (ed emmegi):

1)

C’entriamo poco con il fantasy (e rispondiamo anche a Emmegi).
È vero: recensiamo soprattutto fantastico in generale o sui generis. Ci è sembrato che, in un sito che certamente non difetta in completezza e informazione sull’argomento, il nostro miglior contributo potesse consistere nell’allargare la visuale. Allargamento che ci permette, attraverso un ragionamento sui generi e sulla loro commistione, di fare un discorso sulla letteratura e su come ogni variazione del fantastico, a partire dal fantasy, sia letteratura. Non aspiriamo alla profondità, ma alla larghezza.

2)

Come facciamo critica (rivolti a Ape).
Le sue obiezioni sarebbero senza meno valide se uno volesse fare critica come lei immagina che si debba fare. Cosa che, appunto, noi non facciamo e non abbiamo intenzione di fare. I nostri articoli non hanno carattere né filologico, né storico, né giornalistico, né esclusivamente informativo. Secondo un senso corrente di scienza non ambiamo a partecipare ai sacri riti di quella boutade che va sotto il nome di scienza umanistica. In (cauta) coerenza con ciò che intendiamo per fantastico e fantasy, anche il nostro modo di parlarne è una "infra-sottile" (inframince) e giocosa maniera di mescolare i generi (la recensione con il saggio, questo con la narrativa) e di forzare in chiave espressiva il linguaggio, al fine di parlare “anima” (di “fare anima” direbbe Keats). Inscenare ad alto livello i processi dell’anima pensiamo sia il lavoro di chi pratica il fantastico.

3)

Su alcune correzioni.

Grazie per i consigli, specie dove mettono in rilievo certi momenti faticosi (e certe grossolane sviste). In generale, però, tendiamo a usare la lingua per giocare. Senza che questo ci impedisca di comunicare notizie e impressioni, preferiamo che la suggestione e la complicazione con cui forniamo questo servizio coinvolgano il lettore in un gioco attivo. Come dice il nostro comune Todorov, in questo consiste la differenza fra la letteratura e gli altri mezzi espressivi. In questo senso troviamo particolarmente fuorvianti i suoi suggerimenti sul divieto a camminare nella morte o a demolire le domande (penso che intenda questa frase in senso letterale, altrimenti le sarebbe chiaro che una domanda, come ogni proposizione, è dialetticamente smontabile e devastabile). Sono metafore. Le metafore, appunto, servono a innescare un movimento di doppia lettura che rende attivo e partecipe il lettore. Senza metafora la satira diviene invettiva; l’erotismo pornografia; la scienza qualcosa di morboso. Scartare le metafore, privilegiando una lettura letterale della realtà è un modo attenuato per descrivere la terribile realtà della pazzia.

La ringraziamo per l’attenzione che ci ha dedicato, sperando che questo lavoro comune serva a dare il meritato risalto al bellissimo lavoro di Piumini.
[/b]
franz
Mago Mago
Messaggi: 5731
Località: Milano
MessaggioInviato: Mar 12 Feb 2008 17:54 pm    Oggetto: Re: .. sperando di non essere fuori luogo   

ape ha scritto:
Nella speranza prenda col beneficio d'inventario quanto le dico, mi permetto di fare alcune puntualizzazioni sulla sua recensione, quindi citando alcuni brani le sottolinerei alcune correzioni...

...la recensione di per sè non è entusiasmante spero non se ne abbia a male.


Ringrazio per il tempo dedicato al lavoro di editing.
La responsabilità ovviamente è mia, che pubblico i pezzi. Condivido alcune segnalazioni di sviste ed errori, altre no. Le opinioni personali, per loro natura, valgono per lei ("come incipit è bruttino").
Non crede che sarebbe ridicolo se ora mi mettessi a fare correzioni sul suo intervento (errori ortografici, accenti, spazi e virgole mancanti o in eccesso)?
Che senso avrebbe?
Me lo chiedo anche del suo post.

FantasyMagazine è una testata registrata che vive della passione di coloro che scelgono di collaborare senza percepire alcun compenso, e che spera di rendere un servizio agli appassionati del genere fantasy. Non ha la pretesa di essere infallibile, ed è aperta a qualsiasi collaborazione.
Lei ritiene di scrivere recensioni migliori? Me le spedisca, se crede, e se avrò la stessa opinione, le pubblicherò immediatamente.
- Sei un pessimista o un ottimista?
- Sono un pessimo ottimista


Ultima modifica di franz il Mar 12 Feb 2008 18:29 pm, modificato 2 volte in totale
Marina
Bracchetto del Cheshire
Messaggi: 4980
MessaggioInviato: Mar 12 Feb 2008 18:08 pm    Oggetto:   

Abbiamo trasmesso: lo stile non si compra o lo si ha oppure no. Dura lex sed lex. Per tutto il resto c'è Mastercard Cool
Mostra prima i messaggi di:   
   Torna a Indice principale :: Torna a Commenti sulle recensioni Tutti i fusi orari sono GMT + 2 ore

Vai a:  
Non puoi inserire nuove discussioni in questo forum
Non puoi rispondere alle discussioni in questo forum
Non puoi modificare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi cancellare i tuoi messaggi in questo forum
Non puoi votare nei sondaggi in questo forum