Ho finito ieri l'interminabile
I pilastri della terra di Follet (interminabile perché l'ho cominciato a ottobre e me lo son portato dietro insieme alle letture di altri libri). Be', è davvero notevole. Gli darei quattro stelline, però. Pagine fitte ma gradevoli, narrazione un po' perbenista, persino nelle scene meno "perbene"

, alcuni eventi li ho intuiti prima, altri mi sono sembrati pura
Tyche, altri puro Deus ex machina. Dopo la prima metà , ho cominciato a gustare pagine che sapevano di già letto. Ma nel complesso, tutto bene. Eccellente rievocazione storica.
Ho cominciato a leggere
Il marchio di Merlino, Io Lancillotto (traduzione deforme e fantasiosa, visto che il titolo originale è
Clothar the Frank). Bella copertina, bella impaginazione. Per quanto riguarda la narrazione c'è da dire più di qualcosa: è piacevole da leggere, laddove c'è; sono a pagina 41 ed escluse le prime quattro pagine,
è tutto dialogo. Comincia da pagina 11, meno pagina 41, meno le prime quattro pagine di narrazione, fanno
26 pagine di dialoghi. Ma non mi dispiace,
andiamus avantim! - citando il mio prof di latino - il racconto si fa interessante.
