Il Segreto di Krune


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Autore Messaggio
FrancescoFalconi
Gollum
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MessaggioInviato: Mer 05 Set 2007 15:48 pm    Oggetto:   

mikimago ha scritto:

Francesco, grazie per l'opportunità. Spero che tu approfitti della presenza del mio romanzo nella libreria di tua sorella per leggerlo. Wink


Ovvio, ne ho ordinato una copia in più. Sfrutto al massimo i miei benefit Laughing Laughing
Darklight
Balrog
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MessaggioInviato: Dom 09 Set 2007 15:28 pm    Oggetto:   

oggi l'ho comprato anche io, invogliato dalla recensione positiva qui presente.
Appena finisco il Signore della Magia lo leggo. Cool
"Because he's the hero Gotham deserves, but not the one it needs right now...and so we'll hunt him, because he can take it. Because he's not a hero. He's a silent guardian, a watchful protector...a dark knight. "
mikimago
Bombadil
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MessaggioInviato: Mar 11 Set 2007 9:20 am    Oggetto:   

Darklight ha scritto:
oggi l'ho comprato anche io, invogliato dalla recensione positiva qui presente.
Appena finisco il Signore della Magia lo leggo. Cool


Spero, Darklight, che lo sbalzo da Feist a me non sia troppo brusco. Wink

Scherzi a parte, grazie per averlo comprato. A lettura ultimata, mi auguro anche tu voglia farmi avere la tua opinione sul mio romanzo.
Segui la strada per tornare a Krune:


http://www.darioflaccovio.it/scheda/?codice=DF8722
Kiraliel Hydara
Custode delle Antiche Ere
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MessaggioInviato: Dom 07 Ott 2007 12:34 pm    Oggetto:   

Mikimago prima o poi ti arresteranno per il tuo libro... spacciare droga è reato! Mr. Green No seriamente, sono a pag.198 dopo essermi pappata stamani 40 pagine di fila e sarebbero state di più se non mi fossi dovuta alzare. Non riesco a staccarmi più Shocked non vedo l'ora di finirlo per scoprire tutto, intanto sto elaborando una teoria dopo aver scoperto "la cosa degli occhi" circa due capitoli prima (mi ha dato una soddisfazione del tipo Ho scoperto l'assassino prima dell'investigatore Mr. Green Cool ) e cerco di ricomporre il puzzle per vedere se qualcosa la indovino Razz .
Insomma direi che come giudizio di quasi metà lettura un BELLO ci può stare Very Happy Wink .
Ma sarà un libro unico oppure sono previsti seguiti?
Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Dom 07 Ott 2007 13:58 pm    Oggetto:   

Iniziato oggi. Sono a pag. 145
mikimago
Bombadil
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MessaggioInviato: Lun 08 Ott 2007 16:41 pm    Oggetto:   

Kiraliel Hydara ha scritto:
Mikimago prima o poi ti arresteranno per il tuo libro... spacciare droga è reato! Mr. Green No seriamente, sono a pag.198 dopo essermi pappata stamani 40 pagine di fila e sarebbero state di più se non mi fossi dovuta alzare. Non riesco a staccarmi più Shocked Ma sarà un libro unico oppure sono previsti seguiti?



Kiraliel, commenti come questi mi rendono felice e ritengo costituiscano l'apprezzamento migliore che uno scrittore possa ricevere.
Spero il resto del romanzo mantenga le aspettative che la storia sinora ha creato in te. In ogni caso, mi aspetto il tuo giudizio a lettura ultimata.

Quanto alla domanda finale, "Il segreto di Krune" è, sostanzialmente, autoconclusivo. Tuttavia ne riparleremo quando avrai ultimato la lettura (poi capirai il perché).
Segui la strada per tornare a Krune:


http://www.darioflaccovio.it/scheda/?codice=DF8722
Kiraliel Hydara
Custode delle Antiche Ere
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Località: IIPP Firenze
MessaggioInviato: Mar 09 Ott 2007 15:22 pm    Oggetto:   

Quando l'avrò finito posterò un commento, per ora sono a pag. 318 Razz .
Me lo sono letto anche in piscina Mr. Green e sta mantenendo benissimo le aspettative Wink .
Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Mar 09 Ott 2007 22:32 pm    Oggetto:   

Terminato!
Ecco le mie impressioni, sincere al limite della brutalità.

TRAMA:
mi è piaciuta, risponde a tutte le domande anche se lascia un po’ generico il punto cruciale su Jaat ma conosco già il motivo per cui è così. Adesso però da bravo, Michele, ti metti a scrivere anche il seguito di quella storia lì, se no ti strangolo con un volume di Harry Potter alla prima occasione Razz Very Happy
Unico difetto: le prime 70 pagine, te lo dico francamente, mi sono parse noiose e non mi acchiappavano per nulla. Poi c’è stato il picco-rivelazione su Jaat e il libro sembrava prendere finalmente quota, ma poi si è abbassato di nuovo x altre 70 pagine di viaggio altrettanto noiose (i lunghi viaggi nei libri per me sono sempre noiosi, niente di personale, ci metto dentro pure le parti del SdA e le parti dell’ultimo HP dove il trio vaga per mesi e mi ha fatto crescere una barba che Silente a confronto è nessuno).
Da lì in poi finalmente ha iniziato a ‘rollare’ e non si è più fermato fino alla fine.
Probabilmente le prime 70 hanno a che fare col fatto che devi descrivere la società di Marq Ta ed essendo una società ai miei occhi estremamente antipatica e bigotta ecco il perché del mio bzzzz…

Per quanto riguarda la struttura, mi pare ben congegnata, buchi non ce ne sono e tutto si incastra e trova una spiegazione finale (mostri compresi, temevo che mi avresti lasciata lì a chiedermi da dove erano usciti fuori, e invece no. Bravo).

Ah, ricordo di aver letto da qualche parte, forse in qualche altro forum, che tu non si credibile nelle scene di battaglia, che avresti dovuto consultare manuali di tattica… Tutte c****te, non dare retta. Qualsiasi autore famoso e qualsiasi manuale di scrittura ritiene sufficiente che se una scena è credibile per la cognizione media dell’uomo medio, allora va benissimo. E io di tattica miliatare non so una cippa (né mi importa saperne, se no mi leggevo un saggio in materia, non un romanzo che incidentalmente illustra qualche battaglia) ma le tue battaglie mi paiono convincenti. Se ci fossero state cose macroscopiche tipo Mareq Tha che con al sua preparazione si scaglia contro l’esercito nemico e ne fa polpette, capirei, ma non descrivi nulla del genere.
Certo, se poi uno si addentra magari in libri tecnici per aiutarsi a raccontare certi episodi, nulla di male, ma non l’ha certo ordinato il dottore e cmq è anche vero che questo è un vizio di tanti esordienti, che poi finiscono per sbrodolare in noiosi infodump in cui spiegano minuziosamente il dettaglio per fare vedere che “loro sì che hanno studiato”, mentre il lettore sbadiglia stancamente sulla pagina cercando con gli occhi lo stacco al paragrafo successivo.
Insomma, usando una metafora, senza dubbio il calzolaio, non essendo visagista, non capisce nulla di come sia fatto il trucco che rende bella una modella, ma è pur sempre in grado di vedere se grazie a quel trucco la modella è bella oppure se la rende un mostro, no?

AMBIENTAZIONE:
amo il Fantastico ma di solito non il fantasy (per me fra i due c’è un rapporto genus a specie). Perché di solito i fantasy sono:

1. copie carbone di Tolkien
2. calati in ambientazioni medioevali.

Ora se voglio leggere qualcosa tipo Tokien mi leggo gli originali, mentre aborro i fantasy medioevali per il semplice motivo che aborro il Medioevo e quasi tutto ciò che lo riguarda: mi annoia, mi stufa, non mi piace, mi fa orrore come vivevano, come la pensavano etc etc etc.
Ergo, alla luce di quanto sopra ho apprezzato molto il fatto che le tue ambientazioni nulla avessero a che fare coi punti 1 e 2. Una parte si svolge in un mondo che sembra rifarsi alla classicità, l’altra alla vita delle tribù nomadi. Ed ecco quindi un fantasy ‘originale’, che non me la mena con orchi, elfi, menestrelli, signorotti feudali… Una cosa ottima, per quanto mi riguarda (ciò non toglie che Krune sia un posto da scapparci di notte eh Laughing)

STILE:
Semplice (ma non semplicistico o elementare) , scorre via molto bene (una dote che sospetto frutto di numerose revisioni). Unico difetto: descrivi con dovizia i paesaggi ma tralasci le caratteristiche fisiche dei personaggi, così che non è facile farsi un quadro mentale. Ne riparlo dopo.

NOMI:
Non mi piacciono (per un fattore di gusto soggettivo) perché quasi tutti arabeggianti.
Mi sono stupita poi che l’editor ti abbia lasciato intonso il nome della dea. Perché è vero che semanticamente andrebbe benissimo per l’essenza del femminino, ma ha anche il difetto di essere una notissima rivista di moda e personalmente ogni volta che lo leggevo mi veniva davanti una copertina con la Schiffer o la McPherson (che fra l’altro si chiama Elle pure lei Laughing)… Dì la verità: l’editor è un uomo, e quindi non se n’è accorto…

PERSONAGGI:
ben tratteggiati psicologicamente, ma con il limite fisico che dicevo prima.
C’è qualche eccezione, ma confesso che in questo caso mi sono persa io: quando descrivi il polipone… Beh, lì incorri nell’eccesso descrittivo opposto e mi sembrava di leggere le istruzioni di incastro dell’IKEA Laughing Ho capito che ha i tentacoli e una faccia tipo pesce martello (credo) ma tutto il resto mi sfugge, dopo qualche riga ho lasciato perdere perché avevo perso il filo su come si montava il frontalino A nella scanalatura B che chiudeva il coperchio C Laughing
Non son riuscita a vedere nemmeno i due protagonisti, sui quali invece ho una chiarissima idea in termini di personalità. E sotto questo profilo Jaat mi piace moltissimo, mentre Mareq Tha all’inizio è odiosa come tutte le consimili, dopo cambia ma a dirti la verità non è che sia un carattere che mi faccia impazzire. Pur conoscendo il suo retroterra culturale, faccio fatica a capire il senso di certe sue parole o azioni. Non per mancanza di coerenza col personaggio in se stesso (la coerenza oggettiva c’è, e lì finisce il tuo lavoro, che x quanto mi riguarda è stato svolto bene), ma semplicemente perché quando come lettore ti manca l’identificazione (soggettiva, e qui chiaramente l’autore non ci può fare nulla) tendi a tenere il personaggio un po’ a distanza, non ti coinvolge granché.
Di bei personaggi ce ne sono cmq altri, sia in negativo (per es la madre della protagonista e la Sponsale, uno di quei personaggi di cui pregusti il momento in cui verrà tritato in qualche modo da un ordine supremo di giustizia universale Laughing ), sia in positivo (i genitori di Jaat, Cal).


In definitiva un buon libro, cui do senz’altro un sette e mezzo, e un buon esordio.
Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Mar 09 Ott 2007 23:01 pm    Oggetto: Re: Il Segreto di Krune   

Shauku de Belork ha scritto:
Inoltre difficile è stato immaginare le distanze e i tempi. Un lago di cui non si vedono le sponde opposte, aggirato per la via più lunga (da come è designato nella mappa) in meno di una giornata. Mentre metà di quella distanza, come appare nella mappa, affrontata un due giorni. Certo, son consapevole che una marcia forzata con un gruppo di una cinquantina di persone viaggia più lentamente di due, ma in ogni caso ho trovato strano queste distanze.


aggiungo una cosa a quetso riguardo, tanto x dare a Michele il suono dell' "altra campana" Laughing Io sono uno di quei lettori (probabilmente atipico nel fantasy), che NON guarda le mappe, che non gliene frega nulla delle mappe, che ODIA la geografia, che se alla fine si accorge che c'è una mappa magari la guarda giusto perché le cade l'occhio sopra ma non sta a leggere la storia con la cartina sotto al naso spostando i personaggi come i carrarmatini del Risiko. Non è una critica verso chi sente il bisogno di farlo, sia chiaro, intendevo solo dire che chi come me non guarda le mappe non sta a minimamente a pensare da che parte si stanno dirgendo i protagonisti, confidando nel fatto che lo sa già l'autore e tanto basta x far proseguire la storia. I tuoi punti cardinali? Per me dei semplici nomi che non mi sono premurata di appaiare ai nostri, eppure il racconto me lo sono goduto ugualmente con mucho gusto Cool e chissenefrega se andavano a Nord piuttosto che a Sud.

Ok, e con questo intervento mi sono tirata addosso almeno dodici post futuri di Un Muspeling in cui mi spiegherà in dettaglio perché le mappe sono fondamentali nel fantasy Laughing Wink
Gamberetta
Hobbit
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Località: Barca dei Gamberi
MessaggioInviato: Mer 10 Ott 2007 0:06 am    Oggetto:   

Marina ha scritto:
Ah, ricordo di aver letto da qualche parte, forse in qualche altro forum, che tu non si credibile nelle scene di battaglia, che avresti dovuto consultare manuali di tattica… Tutte c****te, non dare retta.

Intanto credo tu possa scrivere pure provolate, perché non siamo all’asilo e non è che offendi di meno a mettere quattro asterischi ipocriti.
Ora, quello che trovo affascinante è come tu dica che sono provolate le critiche mie sulle tattiche militari, quando ammetti candidamente che non solo non conosci la materia, ma neanche è tuo interesse conoscerla.
Che dire? Ottimo! Viva l’ignoranza! Non sia mai che leggendo un romanzo una possa imparare qualcosa! Guai! Pensa se leggendo un romanzo scritto in maniera accurata avessi imparato qualche particolare realistico sulle tattiche militari: ne avresti avuto la vita rovinata! Garantisco!

Marina ha scritto:
Qualsiasi autore famoso e qualsiasi manuale di scrittura ritiene sufficiente che se una scena è credibile per la cognizione media dell’uomo medio, allora va benissimo.

No, è tutto il contrario. I manuali e gli autori famosi consigliano d’informarsi sempre fin nei minimi dettagli perché anche se una cosa può andar bene all’“uomo medio”, ci sarà sempre qualcuno più informato, e fa parte dell’onestà intellettuale dell’autore rendere conto anche a costui.
Per esempio, Orson Scott Card, parlando di citazioni in lingue estere:
“Among your readers there will always be someone who speaks that language like a native. If you get it wrong, those readers lose faith in you - and rightly so. Wherever you can be truthful, you should be truthful; if your readers can see that you're acting by that credo, they'll trust you, and you'll deserve their trust. But if they catch you faking it, and doing it so carelessly that you can easily be caught, they'll figure that if the story wasn't worth much effort to you, it shouldn't be worth much to them, either. They may still like the story; but you have blunted the edge of their passion.”
Il che vuol dire che se io voglio far dire al mio personaggio una frase in giapponese, devo fargliela dire giusta, anche se l’“uomo medio” probabilmente non si accorgerebbe mai della differenza fra parole a caso e veri termini nipponici. O per venire a noi, se descrivo una battaglia, dev’essere tatticamente corretta anche se per l’“uomo medio” il cane è solo l’animale domestico.

Marina ha scritto:
Certo, se poi uno si addentra magari in libri tecnici per aiutarsi a raccontare certi episodi, nulla di male, ma non l’ha certo ordinato il dottore e cmq è anche vero che questo è un vizio di tanti esordienti, che poi finiscono per sbrodolare in noiosi infodump in cui spiegano minuziosamente il dettaglio per fare vedere che “loro sì che hanno studiato”, mentre il lettore sbadiglia stancamente sulla pagina cercando con gli occhi lo stacco al paragrafo successivo.

E invece lo ordina proprio il dottore!
INFORMARSI PRIMA DI SCRIVERE è uno dei principi cardine per scrivere qualcosa di decente!
In quanto ai troppi particolari tecnici, prendiamo il signor Tom Clancy e il suo primo romanzo La Grande Fuga dell’Ottobre Rosso. Il signor Clancy ha tenuto conto di ogni bullone, ogni giuntura, ogni minimo dettaglio di armi e mezzi, ogni virgola su uniformi e divise, e ogni sfumatura degli scontri navali. Il romanzo è tanto accurato e verosimile che inizialmente è stato pubblicato da un editore piccolo e specialistico, ovvero la casa editrice dell’Accademia Navale di Annapolis. Tra l’altro credo prima e ultima opera di narrativa pubblicata da tale editore, in mezzo a un catalogo di sole opere di tattica e tecnica militare.
Inutile aggiungere che Clancy ha venduto milioni di copie. Chissà, forse perché si è informato fino alla paranoia? Ma no, non è possibile, avrebbe dovuto prendere esempio dagli autori italiani (che tanto non hanno niente da invidiare ai migliori esteri) e scrivere i suoi romanzi di guerra inventando di sana pianta, minimo avrebbe venduto il doppio!
Paladino
Nano
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MessaggioInviato: Mer 10 Ott 2007 10:12 am    Oggetto:   

Dire le stesse cose senza offendere, no eh? Evil or Very Mad Confused


Negróre
dannatamente umano
Messaggi: 2562
MessaggioInviato: Mer 10 Ott 2007 10:18 am    Oggetto:   

Gamberetta ha scritto:
Inutile aggiungere che Clancy ha venduto milioni di copie. Chissà, forse perché si è informato fino alla paranoia? Ma no, non è possibile, avrebbe dovuto prendere esempio dagli autori italiani (che tanto non hanno niente da invidiare ai migliori esteri) e scrivere i suoi romanzi di guerra inventando di sana pianta, minimo avrebbe venduto il doppio!

Non ho tempo, ma intervengo lo stesso.
Punto primo, contesto che i milioni di copie venduti da Clancy siano dovuti al suo sano lavoro di studio dell'ambientazione. Ha certamente aiutato, ma la stai facendo davvero troppo semplice, Gamberetta. Ogni volta di più, quando ti leggo, ho la netta impressione che tu sia un'ottima critica, dotata di grande pedanteria, che però di scrittura capisca soltanto i propri gusti e non l'intero lavoro che c'è alle spalle di un romanzo.

Secondo punto, i tuoi pensieri sono taglienti, ben espressi... ma ogni volta cadi in queste frasi generiche, derisorie e denigranti come "avrebbe potuto prendere esempio dagli autori italiani" e fesserie varie.
Facendo di tutta l'erba un fascio, senza distinguere e senza considerare che non li hai letti tutti (i tanto odiati autori italiani), tu commetti come critica gli stessi errori che imputi a Giannone, reo - a tuo dire - di non informarsi sulle tattiche militari con puntigliosità.
Un sorriso, Andrea
mikimago
Bombadil
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MessaggioInviato: Mer 10 Ott 2007 10:21 am    Oggetto:   

Grazie per la disamina approfondita e puntuale, Marina.

Mi ripropongo, appena avrò un pò di tempo, di discuterne con te, punto per punto.

Per il momento, mi limito a dirti che, parafrasando il linguaggio romanesco (sono di ritorno dalla presentazione con Francesco Falconi e Licia Troisi al Romics), con le storie di Elle e del polipone a incastro "m'hai fatto tagliare dalle risate"! Laughing Laughing

Non entro nel merito della discussione con Gamberetta riguardo il discorso delle tattiche militari. Ho già affrontato con lei l'argomento e so già che tornarci su non porterebbe nessuno dei due a posizioni differenti da quelle espresse da entrambi nel nostro precedente confronto.
Segui la strada per tornare a Krune:


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Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Mer 10 Ott 2007 10:44 am    Oggetto:   

Gamberetta ha scritto:
Intanto credo tu possa scrivere pure provolate, perché non siamo all’asilo e non è che offendi di meno a mettere quattro asterischi ipocriti.


a vedere certi post mi sembra che a volte l'asilo ci sia eccome, e cmq se permetti il post e mio e tu non sei un mdoeratore, ergo io decido ipocritamente cosa mettere e cosa no, grazie.

Citazione:

Ora, quello che trovo affascinante è come tu dica che sono provolate le critiche mie sulle tattiche militari, quando ammetti candidamente che non solo non conosci la materia, ma neanche è tuo interesse conoscerla.


e infatti lo ribadisco: se scelgo un romanzo voglio leggere una bella storia. Non mi frega nulla se a rigor di 'tattica militare' nel corpo a corpo è più indicata la spada o lo spadone. Il ruolo d un racconto è quello di INTRATTENERE innanzitutto e queste baggianate non lo inficiano minimamente

Citazione:

Che dire? Ottimo! Viva l’ignoranza! Non sia mai che leggendo un romanzo una possa imparare qualcosa! Guai! Pensa se leggendo un romanzo scritto in maniera accurata avessi imparato qualche particolare realistico sulle tattiche militari: ne avresti avuto la vita rovinata! Garantisco!


ribadisco: se voglio IMPARARE qualcosa mi leggo un saggio, un manuale, un'enciclopedia. Non siamo ai tempi di Omero, in cui un poema serviva a fare tutte queste cose.E cmq sono arrivata alla mia veneranda età senza conoscere le tattiche militari e sono sopravvisuta bene ugualmente.


Citazione:

No, è tutto il contrario. I manuali e gli autori famosi consigliano d’informarsi sempre fin nei minimi dettagli perché anche se una cosa può andar bene all’“uomo medio”, ci sarà sempre qualcuno più informato, e fa parte dell’onestà intellettuale dell’autore rendere conto anche a costui.



guarda, ho letto TONNELLATE di consigli di scrittura made in USA, e tutti riportano quello che ho detto. E io sono assolutamnete d'accordo per i motivi già espressi. Ricordo che c'era anche un autore molto famoso che sosteneva questo, al momento non mi viene il nome ma te lo ripesco senza problemi.

Citazione:

Per esempio, Orson Scott Card, parlando di citazioni in lingue estere:
“Among your readers there will always be someone who speaks that language like a native. If you get it wrong, those readers lose faith in you - and rightly so. Wherever you can be truthful, you should be truthful; if your readers can see that you're acting by that credo, they'll trust you, and you'll deserve their trust. But if they catch you faking it, and doing it so carelessly that you can easily be caught, they'll figure that if the story wasn't worth much effort to you, it shouldn't be worth much to them, either. They may still like the story; but you have blunted the edge of their passion.”


ho forse detto che uno deve scrivere "a braccio"? Ho detto che va bene tutto quel che gli passa per la testa? Ho parlato solo di credibilità dell'uomo medio, e quindi se uno sbaglia innavvertitamente l'accento su sayonara chissenefrega, se ne accorgono in due. Inoltre, vorrei sottolineare, nella tua stessa citazione "Wherever you can be truthful, you should be truthful".
Non vedo da nessuna parte "vai, fai un corso accelerato di tattica militare e poi sarai degno di scrivere una scena".

Citazione:
E invece lo ordina proprio il dottore!



mancava il cicca cicca. Vuoi che lo aggiunga io?

Citazione:

INFORMARSI PRIMA DI SCRIVERE è uno dei principi cardine per scrivere qualcosa di decente!


ho capito. il romanzo di Giannone è un'indecenza, lettori di FM. Parola di Gamberetta Rolling Eyes

Citazione:

In quanto ai troppi particolari tecnici, prendiamo il signor Tom Clancy


vedo che hai qualche difficoltà a seguire la logica del mio discorso: ho detto che gli autori consumati non sanno gestire i dettagli tecnici? A me pareva di aver scritto 'esordienti', ma forse nei manuali di tattica di cui parli di due vocabili sono sinonimi...

Citazione:

Inutile aggiungere che Clancy ha venduto milioni di copie.


se è per questo anche Dan Brown o Moccia... Rolling Eyes Da quando vendere milioni di copie è sinonimo automatico di qualità? Non sto contestando Clancy, sia chiaro (lo specifico perché se no mi parti per la tangente sbagliata Rolling Eyes )

Citazione:

Chissà, forse perché si è informato fino alla paranoia? Ma no, non è possibile, avrebbe dovuto prendere esempio dagli autori italiani (che tanto non hanno niente da invidiare ai migliori esteri) e scrivere i suoi romanzi di guerra inventando di sana pianta, minimo avrebbe venduto il doppio!


Gamberetta, ma tu li leggi i post dgli altri o sei talmete infervorata a salire in cattedra a dire la tua che ti passano via come la Levissima? Ho forse detto che è un male se uno si vuole informare nel dettaglio? Ho detto solo che PUO' decidere di farlo, benissimo. Oppure no. ed essere credibile lo stesso, entro i limiti dell'uomo medio. Non tutti gli attori usano il metodo Strasberg eppure sono in grado di recitare ugualmete. Dove sta il problema? Forse l'autore del post che avevo visto eri e tu e ti senti punta sul vivo?
Marina
Bracchetto del Cheshire
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MessaggioInviato: Mer 10 Ott 2007 10:58 am    Oggetto:   

mikimago ha scritto:
Grazie per la disamina approfondita e puntuale, Marina.


di nulla, ci mancherebbe. Chiaramente è solo un parere di una lettrice (umilmente, non permetterei di dare ai mei giudizi il respiro universale che alcuni invece reclamano per i propri)

Citazione:

Mi ripropongo, appena avrò un pò di tempo, di discuterne con te, punto per punto.


occchei Very Happy

Oh, cazzarola, ora che ci penso, ho l'impressione di non aver citato correttamente l'espressione di cui sopra. Perderò qualche trilione di lettori del forum secondo te? Si sentiranno ingannati, defraudati, sminuiti? Mi faranno causa? Vorranno idnietro il loro soldi e mi trascineranno a Mi Manda Rai 3? ...

Citazione:

Per il momento, mi limito a dirti che, parafrasando il linguaggio romanesco (sono di ritorno dalla presentazione con Francesco Falconi e Licia Troisi al Romics), con le storie di Elle e del polipone a incastro "m'hai fatto tagliare dalle risate"! Laughing Laughing
.


phew, meno male che ne hai inteso correttamnete lo spirito con cui sono state scritte, data la natura di Internet c'era il rischio di fraintendere Wink
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